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Ascoli Piceno, presentato il progetto 'Orien.Ta.Re.'. Assessore Ferretti: ''Importante dirigere i giovani''

di Redazione Picenotime

lunedì 18 ottobre 2021

Se è vero che per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio, è vero che per orientare un bambino ci vuole un'intera comunità. E' stato presentato stamattina nella sala de Carolis-Ferri il progetto "Orien.Ta.Re.", finalizzato a rafforzare l'impegno verso il mondo dell'educazione, della scuola, dei giovani e della comunità educante. ''Questo progetto riguarda una serie di incontri e luoghi aperti a ragazzi e famiglie - ha commentato l'assessore alla cultura Donatella Ferretti -. Vogliamo orientare i giovani. Riteniamo che questo aspetto sia cruciale non soltanto per l’individuo ma per l’intera società che potrà beneficiare di persone motivate e preparate. Orientare vuol dire prendere la direzione giusta. Ringrazio il sindaco per aver appoggiato e sostenuto questo progetto''. A seguire gli interventi di tutti gli altri presenti.

Professor Arturo Verna, dirigente scolastico liceo Stabili Trebbiani: ''Ringrazio tutti i nostri partner. Senza di loro sarebbe stato impossibile strutturare il progetto. L’orientamento ha un senso più profondo. Esso ha un compito molto più ampio, non ha solo una finalità istituzionale. Orientare significa mettere in atto la propria coscienza. Questa necessità nasce dal disorientamento che tutti noi stiamo vivendo in questa società complessa. Il progetto tende a costruire comunità''.

Dottor Domenico Fanesi, coordinatore Ambito Sociale Territoriale XXII: ''Stiamo uscendo dal mondo pandemico e questo è molto importante. Quello che andremo a vivere sarà un mondo diverso. Ad esempio il mondo Dad non morirà ma proseguirà anche dopo la pandemia. Questo è un mondo in cui noi non ci troveremo, ma per i ragazzi invece sarà un mondo in cui confrontarsi. Il mondo è cambiato radicalmente. La pandemia in questo ha dato un’accelerazione fortissima. Questo è un progetto di cui si sente la necessità''.

Dottor Cristian Flaiani, Simbiosi Formazione: ''Condividiamo questi pensieri al 100%. La società critica e complessa ci pone il problema di transitare i giovani dal quartiere al mondo facendoli sentire appartenenti sia al quartiere che al mondo. Il lavoro è dappertutto, manca soltanto l’orientamento. I ragazzi devono essere accompagnati a capire cosa accade nel mercato del lavoro. Un giovane che si sente valorizzato è un giovane che resta nella comunità''.

Dottoressa Emanuela Tranquilli, T&P Consulting: ''Con il progetto Orientare ci viene data la possibilità di essere strumento di orientamento. Senza la fondazione Carisap questo non sarebbe stato possibile. Confronto e transizione sono due valori a noi cari. T&P Consulting si occupa di orientamento all’interno delle aziende. Fornire ai nostri manager gli strumenti per saper riconoscere i talentiè importante. L'obiettivo è connettere il sistema scuola con l’impresa. Deve essere una scuola orientante. Avremo due sedi operative, una in centro a piazza Roma, l’altra nella biblioteca di Monticelli. Due realtà diverse: una che vive il centro storico, l’altra più periferica''.

Dottoressa Gina Di Pietro, project manager e coordinatrice del progetto: ''Abbiamo speso tanto per questo territorio che resta pur sempre un territorio fertile. Dobbiamo pensare a come questo progetto possa trovare nuovi bisogni da soddisfare, e come possiamo essere in grado di soddisfarli. Il progetto non si riferisce solo ai giovani, ma anche alle famiglie. Ci sono grossi problemi a livello sociale e la famiglia deve tornare protagonista di questa società''.


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