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Regione Marche, importante provvedimento in materia ambientale che riguarda anche Relluce

di Redazione Picenotime

Guido Castelli e Giorgia Latini

Guido Castelli e Giorgia Latini

Guido Castelli e Giorgia Latini

Nel corso della seduta odierna, la Giunta Regionale – su iniziativa dell’assessore Stefano Aguzzi - ha approvato una delibera molto importante per quel che concerne la gestione dei rifiuti nel territorio marchigiano e che trae spunto da alcuni quesiti posti dalla provincia di Ascoli e da quella di Fermo. “Il provvedimento – hanno commentato gli assessori Guido Castelli e Giorgia Latiniadottato dall’esecutivo e che ora sarà trasmesso al consiglio regionale per la definitiva approvazione, si concretizza in una interpretazione autentica di quanto previsto ai capitoli 12 e 13 del piano regionale dei rifiuti del 2015. In particolare l’atto, tra i diversi chiarimenti forniti, va nel senso di superare i molti dubbi interpretativi che si erano addensati  sulla nozione di “impianto esistente”,  di “ampliamento e modifica”, nonché su quella di  “edifici sensibili”.

Negli ultimi anni - hanno ulteriormente precisato gli assessori regionali piceni – la disciplina dei rifiuti e degli impianti ambientali – in particolare nella provincia di Ascoli Piceno – ha scontato incertezze e dubbi interpretativi che hanno pesantemente condizionato la gestione amministrativa dell’emergenza che si protrae da anni. Abbiamo ritenuto necessario e doveroso superare queste criticità che negli anni scorsi hanno alimentato polemiche e divergenze molto aspre tra gli attori istituzionali". 

Da sindaco di Ascoli e da componente dell’allora giunta comunale – hanno concluso Guido Castelli e Giorgia Latini – sperimentammo direttamente la perniciosità derivante dal carattere non univoco di alcune previsioni del piano regionale dei rifiuti. Proprio a margine della vicenda dell’impianto di Relluce non mancarono interpretazioni amministrative che condizionarono pesantemente la programmazione ambientale dell’ambito territoriale numero . Questo intervento, che dovrà essere approvato in via definitiva dal consiglio regionale, è stato sviluppato di concerto con il presidente della Commissione Ambiente Andrea Maria Antonini che aveva seguito tutto l’iter del procedimento.”


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