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Giulia, vittima del sisma. La mamma: “Era la mia principessa, da sei anni la nostra vita è cambiata”

di Valentina Trenta

giovedì 25 agosto 2022

C’è un dolore che non si addormenta mai, che suona una melodia malinconica, che ha separato la vita delle persone tra un prima e un dopo, ed è quello che provano da sei anni i familiari delle vittime del sisma. È stato un tragico destino quello che ha sconvolto Arquata, Capodacqua e Pescara del Tronto. Proprio qui, trascorreva le sue vacanze la piccola Giulia, nove anni, insieme alla sua famiglia, il papà Fabio, la mamma Michela e la sorellina Giorgia. Tornava da Roma a Pescara tutte le volte che poteva, durante l’estate e tutti i fine settimana, quel posto era il luogo della libertà, delle carezze della nonna, degli amici, delle proprie radici. Nulla lasciava presagire che un terremoto così violento potesse arrivare e sconvolgere per sempre la vita di questa bellissima famiglia. 

Si prova tanto dolore, oggi come sempre. Il 24 agosto è una giornata che ci ha cambiato la vita. È un giorno in bilico tra l’immenso dolore per la perdita di Giulia e la gioia perché, dopo 17 ore sotto le macerie, Giorgia è tornata da noi.” 

Sono queste le parole che Michela, la mamma della piccola Giulia, pronuncia con grande compostezza e dignità. “Abbiamo fondato l’Associazione ‘Immensamente Giulia’ proprio per farla continuare a vivere, per farla crescere in un certo senso. In questo modo, sentiamo di tenerla per mano. Lei vive e cresce con le donazioni, con gli eventi, con le persone che la nominano. Così Giorgia è affianco a noi, e Giulia è come se attraverso l’Associazione fosse riconosciuta, esistesse ancora.”




Una vita apparentemente normale quella della famiglia Rinaldo-Massaro, cercano di condurre la quotidianità di ogni giorno e lo fanno soprattutto per Giorgia. “Ci dà la forza di andare avanti, di fare la vita di una famiglia, è la nostra forza, ogni singola azione è per lei”.

È un arrampicarsi continuo”- mi dice Michela. Da quel 24 agosto 2016 più nulla è normale per noi. Dal 20 al 25, la mia testa è come proiettata lì, a rivivere tutta la notte. La cena, i sorrisi, le parole, poi tutta la tragedia.”

Mamma Michela mi parla di Giulia e si avverte di come lei ci sia, sempre, nei pensieri, nel cuore, nelle azioni quotidiane, nei gesti, nei ricordi e nelle speranze del futuro. 

Era una principessa, una bambina delicata, generosa, buona, bella come il sole. Con la sorellina Giorgia erano un corpo e un’anima, si chiudevano nella cameretta, giocavano divertendosi tantissimo, cucinavano con le pentoline, avevano un rapporto bellissimo. Giulia non ha mai avuto un momento di gelosia. Era davvero buona d’animo, era una bambina sincera e gioiosa.”

Quando le chiedo se pensa di tornare a Pescara del Tronto, Michela mi spiega come l’impatto emotivo sia troppo forte per loro, non riescono più a vederla come prima, come quel porto sicuro, troppi ricordi, troppa rabbia, troppo dolore. 



E allora Giulia vivrà attraverso Giorgia, che sente sua sorella vicina e la ricorda sempre. “Quando faceva i disegni che rappresentavano la nostra famiglia, l’ha sempre disegnata, come una stella”. Perché Giulia non è mai andata via, dalla sua sorellina che amava tanto, dalla sua mamma e dal suo papà.

Quel sorriso dolcissimo che, attraverso le foto, abbiamo imparato a conoscere raccontano di una bambina meravigliosa, un angelo custode che aiuta la sua famiglia a sopravvivere in mezzo a tanto dolore. 


© Riproduzione riservata

Commenti

Caste300
giovedì 25 agosto 2022

Un grandissimo abbraccio


BÀÀ
giovedì 25 agosto 2022

....che dramma..... Difronte al quale...c'è chi.....ANCORA UNA VOLTA.....si è presentato con la propria maschera di gomma....per accattare voti per le prossime elezioni con le SOLITE,IGNOBILI PROMESSE.............. RISPETTATE TUTTE QUESTE PERSONE E QUSTA MAMMA....NON FATEVI PIÙ VEDERE POLITICANTI.