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Ast Ascoli Piceno, aperti i due Centri di promozione della salute al ''Mazzoni'' e al poliambulatorio di San Benedetto

di Redazione Picenotime

lunedì 02 dicembre 2024

Taglio del nastro oggi dei due Centri di promozione della salute dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli. Aperti dall’Unità operativa di promozione e educazione della salute del Dipartimento di prevenzione contemporaneamente, sia ad Ascoli, sia a San Benedetto, rispettivamente nel poliambulatorio (stanza 25) dell’ospedale ‘Mazzoni’ e nel poliambulatorio in via Romagna (stanza 31 dell’ex Punto unico di accesso), i due Centri di promozione della salute opereranno attraverso un’équipe multidisciplinare formata da infermieri, da due psicologi e da due biologi nutrizionisti in contatto con i medici di medicina generale e con i servizi specialistici dell’ Ast. L’équipe multidisciplinare offrirà gratuitamente, a un’utenza specifica (18-69 anni), programmi di prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili e si occuperà di promozione della salute attraverso l’adozione di corretti stili di vita (sana alimentazione, attività fisica, eliminazione del fumo e del consumo di alcol). 

I programmi di prevenzione – spiega la responsabile dell’unità operativa di promozione e educazione alla salute dell’Ast di Ascoli, Maria Grazia Mercatili - consentiranno all’utenza di lavorare sul cambiamento del proprio stile di vita attraverso screening per valutare i fattori di rischio per le malattie croniche non trasmissibili, mentre i percorsi di counselling motivazionale riguarderanno il consumo di alcol e tabacco, l’alimentazione e l’attività fisica”. 

I Centri di promozione della salute rientrano nel progetto europeo ‘Circe-Joint action’, azione congiunta finanziata dal programma EU4Health della durata di 36 mesi che si propone di migliorare e promuovere la salute nell’Unione europea e di rafforzare i sistemi sanitari attraverso il potenziamento delle cure primarie, ossia i servizi e le prestazioni che forniscono da parte del sistema sanitario un primo livello di contatto con l’utenza. Il progetto, in particolare, si occupa di trasferire e diffondere 6 buone pratiche, identificate dagli Stati membri europei come significative per il settore delle cure primarie. Il processo di trasferimento è supportato da una metodologia scientifica basata sulle evidenze, che aumenta la capacità degli Stati membri di implementare modelli di cura innovativi e di affrontare la trasformazione del sistema sanitario a questo livello di assistenza. 


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