Stop buoni pasto per 24 Ore. Pubblici esercizi: 'Per garantire il servizio bisogna renderlo economicamente sostenibile'
di Redazione Picenotime
lunedì 13 giugno 2022
Per tutta la giornata del prossimo 15
giugno i pubblici esercizi (bar, ristoranti, ecc.) non accetteranno
alcun pagamento tramite buoni pasto.
E’ un blocco necessario per
inviare alle Istituzioni l’appello, troppe volte ignorato, della
riforma strutturale di un sistema non più economicamente
sostenibile per via di commissioni al 20%.
“Con questa giornata
di sospensione del servizio vogliamo sensibilizzare i lavoratori e
più in generale i consumatori sulle gravissime difficoltà che le
nostre imprese vivono quotidianamente a causa delle elevate
commissioni che dobbiamo pagare sui buoni pasto. – dichiara Daniele
Fabiani, presidente provinciale FIPE Confcommercio - Parliamo di una
vera e propria tassa occulta che supera anche il 20% del valore del
buono. La nostra è una protesta che ha l’obiettivo di
salvaguardare la funzione del buono pasto perché se si va avanti
così sempre meno aziende saranno disposte ad accettarli. Insomma, il
buono pasto rischia di diventare davvero inutilizzabile. C’è
bisogno di una vera riforma che renda il sistema economicamente
sostenibile anche per le nostre imprese che in fin dei conti sono
quelle che danno il servizio ai lavoratori. Ma è altrettanto urgente
far si che la prossima gara Consip da 1,2 miliardi di euro non venga
aggiudicata con gli sconti delle precedenti perché saremo sempre noi
a pagarli!”
“A questa iniziativa di respiro nazionale –
aggiunge e conclude il presidente provinciale Confcommercio Fausto
Calabresi - aderiscono anche le imprese della distribuzione
commerciale, dai piccoli esercizi di vicinato fino a supermercati e
ipermercati della distribuzione organizzata, che si riconoscono in
Federdistribuzione, ANCC Coop, ANCD Conad e FIDA".
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