Ance Ascoli Piceno scrive al commissario Legnini: “Maggiore attenzione per le imprese del cratere sismico”
di Redazione Picenotime
venerdì 28 gennaio 2022
Massimo Ubaldi, presidente dell'Associazione Nazionale Costruttori Edili di Ascoli Piceno, torna a scrivere al commissario per la ricostruzione Giovanni Legnini per chiedere un suo autorevole intervento presso il Ministero dello Sviluppo Economico e l'Agenzia delle Entrate.
Infatti dopo il proficuo pressing parlamentare effettuato lo scorso anno che ha consentito di riscrivere per l'anno 2021 la disciplina del credito d'imposta per l'acquisto di beni strumentali nuovi effettuati dalle imprese ubicate nei Comuni del Lazio, dell'Umbria, delle Marche e dell'Abruzzo colpiti dagli eventi sismici del 2016 e del 2017, la preoccupazione degli imprenditori è ora rivolta all’autorizzazione della Commissione europea, necessaria a rendere finalmente attiva l’importante agevolazione fiscale.
Entrando nel dettaglio della problematica, la nuova norma, pur facendo innovativamente riferimento al regime “straordinario” degli aiuti di Stato previsto dal “Temporary Framework”, non prevede alcun tipo di automatismo e desta apprensione la sua compatibilità con gli stringenti vincoli di Bruxelles.
Per questo motivo gli imprenditori del comparto edile esprimono forti timori al Commissario Straordinario circa “l'indispensabile placet europeo che anche l'articolo 43-ter del Decreto Legge 6 novembre 2021, n. 152 richiede per rendere operativa l’agevolazione per l’anno 2021 e, di conseguenza, per sbloccare la trasmissione delle domande all’Agenzia delle Entrate”.
Insomma una partita infinita che non si è ancora conclusa positivamente dopo la doccia fredda della bocciatura europea del 2021. Non solo.
Nella missiva Ubaldi torna alla carica per una proroga del credito d’imposta sollecitata dallo stesso Legnini in occasione dell'Audizione presso le Commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio della Camera dei Deputati, sulla conversione del decreto c.d. “Milleproroghe” e recentemente anche dalla Regione Marche.
Una questione di attenzione nei confronti delle imprese locali fiaccate dalle tantissime emergenze che si sono succedute dal 2016 anche alla luce dell’operatività fino al 31 dicembre 2022 dell’analoga misura agevolativa prevista per il Mezzogiorno.
E’ indiscutibile, peraltro, conclude il presidente di Ance Ascoli Piceno, Massimo Ubaldi, che “la tempestiva estensione temporale dell’incentivo fino a tutto il 2022 farebbe riemergere quegli investimenti non realizzati a causa della precarietà del quadro normativo”.
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Commenti
giuseppe.c.
venerdì 28 gennaio 2022
Perché si continua a parlare di cratere quasi fino al mare , quando i vero cratere sismico non è quello disegnato dalla politica ma quello segnato dal sisma.Equiparare imprese che hanno sede in località dove il terremoto si è sentito o ha fatto appena qualche crepa ad edifici vecchi ecc , alle imprese che nel vero cratere quindi se si parla di marche e lazio veti Amatrice Accumoli ,Arquata e zone del maceratese , ,Visso , Castel Sant'Angelo camerino e così via dove in molti casi esse oltre le vite umane perse , molti hanno perso attrezzature, macchinari Ponteggi ecc , che ancora oggi non sono stati ripagati , e invece si stanno favorendo tutte le imprese senza distinzione di governo erano situate, di danni ed equiparare un impresa di ASCOLI ad una di Arquata magari anche più grande, farlo uidere di benefici che non merita perché non ha subito danni né materiali, né psicologici e magari non è stata fuori casa per anni lontano da casa non mi pare una cosa molto corretta.anzi.E 'dal primo giorno che sentivo parlare di CRATERE SISMICO e rabbrividisco quando lo sento perché il vero cratere purtoppo di vede , infatti qua ancora a cominciare dal nostro capoluogo nulla è iniziato, ci sono più cantieri tra Piazza della Viola e Fonte dei cani che ad Arquata, quindi non voglio accettare, l'idea che chi è dovuto scappare dai luoghi di una vita chi ha perso tutto anche i suoi cari, venga equiparato a chi il terremoto ha sentito appena l'onda d'urto e ora beneficia più gi noi di tutto. LA POLITICA NON HA CAPITO QUESTE COSE , CONTINUA A DISPENSARE SOLDI A DESTRA E MANCA PER OPERE CHE NULLA C'ENTRANO CON IL TERREMOTO , VEDI: curva sud , stadio ,funivia in comuni vicino e altre opere che vanno a togliere gonfi per i nostri paesi dove ancora gi fono le macetue, e dove in quei 2 0 3 meno danneggiati non riescono a sistemare neanche il fondo stradale es strada prov n 20 trisungo Colle. QUINDI RIFLETTERE E FATEVI UN ESAME DI COSCIENZA TUTTI, POLITICI E BENEFICIARI DI QUESTA ABBOMINEVOLE NORMA.
oetzi
sabato 29 gennaio 2022
Condivido lo spirito del commento sopra riportato. È strano fra l'altro che in periodo di superbonus ci si lamenti che non si sia nel cratere. La verità per me sta come sempre nei soldi. Il superbonus è sempre molto molto a rischio. Nessuna delle imprese fa lo sconto in fattura perché non si sa spesso i tempi del rientro di quei soldi. Anche fare i lavori con rimborso su cassetto fiscale o con la misura gemella della cessione del credito obbliga o l'utente o le banche ad anticipare soldi che non hanno senza avere sicurezze di reintegro. Il cratere assicura risorse alternative ma dando giusta priorità alle zone colpite per favorire una vera ricostruzione. Anche se io farei una domanda: conviene ricostruire in una zona altamente depressa dove ogni 20 o 30 anni arriva un terremoto di una certa consistenza?