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Giornata delle Marche con Casellati e Vezzali. Premiati Mancini, Rossi e Tamberi

di Redazione Picenotime

venerdì 10 dicembre 2021

Sacrificio, coraggio e passione. Caratteristiche che contribuiscono a delineare l’identità della gente delle Marche. Identità che da diciassette anni la Regione celebra con una festa il 10 dicembre. Quest’anno la Giornata dell’orgoglio marchigiano, quella che vuole testimoniare il senso di appartenenza a un territorio, la condivisione di valori tramandati da generazioni e custoditi anche fuori dai confini regionali dai tanti emigrati di prima, seconda e terza generazione, che vivono in ogni parte del mondo, è stata dedicata proprio a quei marchigiani che con sacrificio, coraggio e passione, sono diventati vincenti e, per questo, esemplari. 

A suggellare l’importanza dell’evento, è stata la presenza del presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, la quale ha partecipato alla celebrazione ufficiale questa mattina, al Lanciano Forum di Casteraimondo.

Siamo onorati – ha dichiarato il presidente della Giunta regionale, Francesco Acquaroli, salutando la platea degli ospiti – di accogliere il presidente Casellati in visita nei nostri territori. Più in particolare, abbiamo deciso di organizzare quest’anno la Giornata delle Marche nella zona del cratere sismico per dare un segnale importante di rilancio e di ripartenza”.

Celebrare i marchigiani vincenti – continua Acquaroli – significa inoltre fare emergere e dare voce a quei valori di cui essi si sono fatti portatori e che con sacrificio e coraggio e un forte senso di attaccamento, dopo aver affrontato un lungo periodo di difficoltà, dovuto prima al sisma e poi alla pandemia, stanno rispondendo con impegno e determinazione, contribuendo anche al rilancio del nostro territorio”.

Ma ciò che riesce a sublimare lo sforzo, il sacrificio e la passione, riuscendo a stringere tutta la comunità in un grande, immenso, simbolico abbraccio è lo sport. Per questo alla Giornata delle Marche il tributo è andato agli sportivi vittoriosi durante il 2021. 

L’evento, organizzato in collaborazione con il Comune di Castelraimondo, è stato realizzato in presenza, nel rispetto delle normative COVID e trasmessa anche in streaming e in collegamento con le associazioni dei marchigiani nel mondo. La cerimonia è stata condotta dalla campionessa di scherma Elisa di Francisca e da Andrea Carloni. Dopo l’intervento del presidente del Senato Casellati, è seguito quello di Valentina Vezzali, in veste di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport. Quindi i saluti del sindaco di Castelraimondo, Patrizio Leonelli, e del presidente del Consiglio regionale, Dino Latini. Era presente anche il sottosegretario al ministero del Lavoro e Politiche sociali Rossella Accoto.

Nel programma, si sono succeduti i saluti del presidente delle Associazioni dei Marchigiani in Brasile, Luca Silvi, e i collegamenti intercontinentali con i rappresentanti delle Associazioni dei Marchigiani nel Mondo, dalle sedi di New York, Montréal, Rosario, Bruxelles, Adelaide.

Di seguito, la proiezione del filmato “Un anno speciale per le Marche”, resoconto dei principali avvenimenti del 2021. Quindi, è stata la volta dell’intervista al presidente della Giunta regionale, Francesco Acquaroli, seguita dalle premiazioni.

Il “Picchio d’oro 2021”, quest’anno un’opera realizzata dallo scultore Franco Fontanella, è stato assegnato a Roberto Mancini, ct della Nazionale di calcio italiana. Per l’occasione, sono state proiettate in anteprima le immagini di alcuni spot della prossima campagna promozionale 2022 della Regione Marche di cui Mancini sarà sempre il testimonial. Il secondo riconoscimento: il Premio Presidente della Regione Marche, una scultura dell’artista fidardense Renzo Romagnoli, è stato assegnato a Gianmarco Tamberi, vincitore dell’oro olimpico a Tokyo nel salto in alto, e il Premio speciale alla carriera del Presidente della Regione al pluricampione mondiale di motociclismo, Valentino Rossi, che non è potuto essere presente ma ha inviato un videomessaggio e ha delegato sua madre, Stefania Palma, a ritirare il premio, anch’esso una scultura di Renzo Romagnoli.

Sono stati inoltre premiati, in collaborazione con il Coni Marche – presente il presidente regionale Fabio Luna - tutti gli atleti olimpionici e paralimpici che hanno partecipato alle Olimpiadi di Tokyo 2020. A ritirare i riconoscimenti a Castelraimondo: Davide Mazzanti, allenatore della squadra di volley femminile; Milena Baldassarri, ginnastica ritmica; Simone Sabbioni 4x100 mista misti; Ilaria Cacciamani della Nazionale di softball; Tommaso Marini, fioretto a squadre; Albino Massaccesi, AD e vice presidente Lube e Lega Volley ha ritirato il premio per conto di Osmany Juantorena, Simone Anzani, Jiri Kovar e Ivan Zaytsev.

Premiati ma non presenti per impegni sportivi: le fiorettiste Alice Volpi e Beatrice Monaco; inoltre, Martina Centofanti (ginnastica ritmica), Achille Polonara e Alessandro Pajola (basket), Stefano Di Cola (4x200), Camila Giorgi (tennis).

Gli atleti paralimpici premiati sono stati: Assunta Legnante (lancio del disco e getto del peso); Giorgio Farroni (argento nella cronometro, 7° classificato su strada); Dieng Ndiaga “Cenga” (1500 e 400 metri); Maurizio Zamponi, unico arbitro italiano alle Paralimpiadi; Federica Sileoni, amazzone.

“Pesaro? Vicino a Tavullia”. Siamo stati sfortunati ai rigori, “ma abbiamo ancora possibilità di andare ai Mondiali di calcio”. Mai arrendersi “sperare sempre”. Sono tre “perle” regalate da mamma Rossi, Roberto Mancini e Gianmarco Tamberi, alla platea della Giornata delle Marche presso il Lanciano Forum di Castelraimondo. Hanno ricevuto dai presidenti del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e della Regione Francesco Acquaroli i tre premi previsti dalla manifestazione. Il commissario tecnico della Nazionale il “Picchio d’Oro”, il campione olimpico Tokyo 2020 di salto in alto Tamberi il “Premio del presidente della Regione”, il pluricampione di motociclismo Valentino Rossi il “Premio speciale” alla carriera, ritirato da mamma Stefania Palma. Valentino ha inviato un video messaggio di riconoscimento dichiarandosi “onorato di ricevere questo premio alla carriera dalla Regione Marche”. La signora Stefania si è mostrata “felice di diventare nonna, perché le amiche avevano già le nipotine e io no”. Parlando della carriera di Valentino ha detto che “non pensavo di viverla all’insegna di tanti successi. È stato un periodo lunghissimo dove comunque Valentino si è sempre impegnato e ha sempre lavorato con costanza e passione. Ha portato visibilità a Tavullia, prima paese sconosciuto e oggi di grande visibilità anche per altri centri maggiori”. Alla domanda se avesse, come mamma, mai detto a Valentino: “Vai piano”, ha risposto: “No. Ho sempre avuto tantissima fiducia e quella è la chiave importante per un genitore, anche se quello di Valentino è uno sportivo impegnativo. Abbiamo sempre frequentato la moto e Valentino ci ha sempre seguito bravo bravo, birichino birichino ma è sempre stato con noi”.Per Roberto Mancini il Picchio d’Oro “è un grande onore che mi conferisce la mia regione che ho lasciato tanti anni fa, quando ero giovanissimo, ma con la quale ho sempre avuto un grande legame”. La qualificazione ai Mondiali è ancora possibile e la fama non ha cambiato la vita normale del Ct, contrariamente a tanti altri personaggi di successo: “I marchigiani sono fatti così”, la sua risposta a precisa domanda. Accolto da un “grazie di aver fatto un salto a Castelraimondo”, Gianmarco Tamberi ha parlato degli ultimi cinque anni vissuti dopo l’incidente sulla pedana di Montecarlo e del trionfo alle Olimpiadi di Tokyo: “Sono stati anni molto difficili, dopo l’infortunio terribile del 2016 ho avuto tanta paura di non poter tornare a una vita sportiva normale, ma alla fine, da buon marchigiano, c’ho creduto fino in fondo ed è successo una cosa che mi sembra quasi un miracolo. Ancora faccio fatica a realizzarla”. Alla domanda se avrebbe condiviso la medaglia d’oro con un altro atleta ha risposto: “Probabilmente no, con Mutaz Essa Barshim siamo amici da tanto tempo. Entrambi abbiamo passato questo brutto infortunio, entrambi abbiamo sognato quel momento. Ci siamo trovati l’uno di fronte all’altro. Ci siamo guardati negli occhi e, da buoni amici, abbiamo detto perché dobbiamo far uscire uno dei due da questa pedana piangendo, quando possiamo uscire entrambi con lacrime di gioia”. Molte persone terremotate stanno ancora vivendo nella sofferenza e nell’angoscia per il proprio futuro. Tamberi si è rivolto a loro spronandole ad avere “speranza piuttosto che arrendersi. Continuate a sognare, come me, anche se rimaniamo soli. È bello avere speranza piuttosto che arrendersi. Spero che vi arrivi nel cuore questo messaggio”. 

Un’iniziativa di grande valenza simbolica e identitaria, che testimonia come la dimensione regionale, che si è affermata in ritardo nel cammino repubblicano e che ha da poco celebrato i suoi primi cinquant’anni, sia ormai diventata una componente fondamentale del Sistema Paese. Un elemento vitale di quella comunità nazionale che è insieme il punto di incontro e la sintesi del pluralismo culturale, sociale, economico italiano”. Lo ha affermato il presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, al Lanciano Forum di Castelraimondo, nell’intervento di apertura della Giornata delle Marche, all’incontro dedicata ai “Marchigiani vincenti” dello sport. Ha partecipato anche il sottosegretario di Stato con delega allo Sport Valentina Vezzali che ha esaltato la caparbietà dei marchigiani, suo corregionali: “Siamo gente tenace e lo abbiamo dimostrato in occasione del terremoto. La natura ci ha piegato ma non abbattuto”. Il presidente Casellati ha evidenziato come la Giornata delle Marche sia davvero “un unicum nel suo genere, per la visione che racchiude e il messaggio istituzionale che alimenta. Nata su impulso delle Associazioni dei marchigiani di Argentina per comprendere e valorizzare il contributo delle comunità di corregionali nel mondo, è diventata un appuntamento per riscoprire i fondamenti della comune appartenenza, promuovere e rilanciare i fattori di forza dell’essere marchigiani”. Il 10 dicembre si celebra la Beata Vergine di Loreto: una delle ricorrenze, insieme alla Giornata della Pace promossa dal Consiglio regionale e all’anniversario della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo delle Nazioni Unite, che ha spinto a commemorare la marchigianità in questo giorno di metà dicembre. “La spiritualità profonda e plurisecolare racchiusa nella Santa Casa di Loreto, il “cuore mariano della Cristianità” - he detto Casellati - diventa l’emblema dell’apertura dell’identità marchigiana ai valori dell’accoglienza, del dialogo, della solidarietà, del pluralismo e della tolleranza. Valori e ideali di cui il popolo marchigiano sa dare al Paese e al mondo continua ed esemplare testimonianza”. Il presidente del Senato ha quindi affrontato il tema della ricostruzione post sisma. “La fase complessa della ricostruzione non può dirsi terminata, ma, anche grazie all'attività di impulso e coordinamento del Commissario straordinario, sono stati compiuti passi importanti e decisivi. Ora, la vera scommessa è valorizzare al massimo l'opportunità che ci viene offerta dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Un percorso che richiede una strategia di riforme strutturali, destinate ad alimentare crescita e sviluppo, come i progetti che avete recentemente approvato: dalla rigenerazione urbana di borghi, paesi e città, al potenziamento di infrastrutture stradali di rilievo nazionale, sino alla riqualificazione di stazioni ferroviarie. Progetti da attuare secondo una tabella di marcia rigorosa, con uno sguardo attento al rispetto delle scadenze”. Una strada, ha concluso il presidente Alberti Casellati, “che deve vedere tutte le istituzioni repubblicane unite in un percorso riformatore concreto ed efficiente, alimentato dal contributo delle comunità territoriali e dalla valorizzazione delle migliori energie della società civile”. Il sottosegretario Vezzali, a sua volta, ha parlato delle Marche come di “una terra operosa che si è cimentata in numerosi settori dimostrando di poter competere ad alti livelli. E lo sport è una delle eccellenze di questa regione. Dobbiamo essere orgogliosi dei risultati sportivi raggiunti quest’anno, alcuni dei quali passeranno alla storia”. Vezzali ha infine ricordato come “oggi, attraverso il Pnrr, abbiamo l’opportunità di intervenire sull’impiantistica sportiva perché senza strutture non possiamo praticare lo sport. Abbiamo a disposizione risorse importanti che ci consentiranno di riqualificare l’impiantistica, anche quella scolastica che potrà rimanere aperta, tutti i pomeriggi, a disposizione delle istituzioni sportive del territorio. Non è praticabile una rivoluzione culturale senza il coinvolgimento dello sport che deve avere la stessa importanza delle altre materie didattiche”.



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