Il vino Pecorino di Offida finisce su Playboy

di Redazione Picenotime

mercoledì 14 ottobre 2015

Che fosse diventato ormai un “vino sexy”, capace di conquistare sempre più i gusti dei wine lover moderni, lo si sapeva da un po’ di tempo, ma chissà se qualcuno avrebbe pensato che potesse finire addirittura su... Playboy. Sul numero di Ottobre del noto rotocalco per uomini, in edicola da pochi giorni, il Pecorino di Offida è protagonista di un lungo racconto intitolato “In vino vendita” a firma di Sara Andreoli.

Dopo un anno di assenza, Playboy Italia è tornato nelle edicole lo scorso Luglio con un nuovo editore e una nuova idea per sedurre i propri lettori: accanto alle tradizionali foto artistiche di donne seducenti, spazio ad attualità, politica, sport, enogastronomia e racconti di talenti emergenti, in linea con le origini della rivista americana che nella sua lunga esperienza ha ospitato storie di Kerouac, Garcia Marquez, Stephen Kings e altri scrittori diventati autori di best seller.

Nel racconto ospitato questo mese un giovane neolaureato è chiamato a improvvisarsi sommelier per una sera al fine di conquistarsi un contratto di lavoro a tempo indeterminato in una grande agenzia. La sfida è semplice: riuscire a vendere cinque bottiglie di vino a due coppie che hanno scelto di cenare nel ristorante di cui è proprietario il possibile futuro datore di lavoro del giovane. Per riuscire nell’impresa il giovane protagonista decide di puntare sul Pecorino della Cantina PS (Paolini e Stanford) di Offida, provando a incuriosire coloro da cui dipenderà il suo futuro lavorativo. La cena si trasformerà in una lotta contro il tempo, tra pietanze elaborate, un divertente walzer di bottiglie, alcuni imprevisti e calici che dovranno riempirsi e svuotarsi prima della fatidica richiesta: “Il conto, per favore”.

Ai lettori di Playboy il piacere di scoprire se il giovane riuscirà o meno nel suo intento, mentre alla Cantina PS di Offida la piacevole sorpresa di trovarsi in edicola in una veste inattesa. “Siamo venuti a conoscenza della cosa pochi giorni fa – raccontano i titolari Raffaele Paolini e Dwight Stanford – e all’inizio pensavamo a uno scherzo. L’autrice del racconto ha fatto visita alla nostra cantina in estate e, salutandoci, ci aveva detto che avrebbe fatto tesoro di quella esperienza. Il nostro obiettivo, fin da quando abbiamo avviato la cantina cinque anni, è fare vini sorprendenti, questa volta siamo riusciti a stupire anche noi stessi”. 



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