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San Benedetto del Tronto, Associazione Bianco Airone: esito ultimo incontro per i pazienti oncologici

di Redazione Picenotime

venerdì 29 dicembre 2023

Riceviamo e pubblichiamo comunicato dell' Associazione Bianco Airone.

"Quest’incontro con la stampa è per festeggiare l’esito di un mio lungo, costante impegno verso i pazienti oncologici della mia San Benedetto, ma anche dell’ascolano, del fermano, del maceratese, fino ad arrivare al nord delle Marche, quel nord che per due anni e mezzo ha beneficiato di somme maggiori rispetto alle Marche sud. Premetto che l’associazione Bianco Airone da 12 anni si occupa dei rimborsi dei pazienti oncologici, oltre che dei loro trasporti, ed è una delle poche, ma forse l’unica, nelle Marche, a seguirli nelle pratiche burocratiche, ma soprattutto a difendere i loro diritti, che non tutti conoscono. Molti medici di base ignorano ancora questa legge che ormai, con le modifiche varie, ha ben 36 anni, risale infatti al 1987. Ed è stata proprio l’esperienza in questo campo, che mi ha fatto notare gli squilibri esistenti. Risale al marzo 2023 la mia audizione davanti la IV Commissione Sanità, dopo lunga attesa, durante la quale ho esposto tutte le motivazioni che mi inducevano a fare giustizia, motivazioni giuste, richieste ragionevoli e ragionate, che la Commissione stessa non poteva che riconoscere. I tempi sono stati un po’ lunghi, ma io non ho mai mollato, anzi, penso di aver assillato il Presidente quasi giornalmente, fino allo sfinimento. Ma mi sentivo nel giusto ed io sono una che, quando ha ragione, non cede mai. Finalmente l’esito : la IV Commissione ha riconosciuto di dover “aggiustare” quella legge che, pur riconoscendo contributi a tutti i malati oncologici che per diverse ragioni si recano fuori della nostra AST, inevitabilmente i cittadini del nord Marche avevano più rimborsi kilometrici da sfruttare, in quanto la maggior parte dei pazienti si reca in città del nord, quindi la cifra di 1.000 euro a disposizione di ognuno, diventava insufficiente per noi, essendo più lontana la meta,  col risultato che la cifra dedicata terminava prima per noi,  rispetto a quelli che risiedono nel nord delle Marche. Le mie richieste alla Commissione sono state diverse e quelle accettate sono state le più importanti. Ad esempio : poter gestire giornalmente, da parte del paziente, la cifra relativa al vitto, che prima era limitata al pranzo ed alla cena, col limite di euro 22,26 a pasto. Ora si possono fare anche 5 pasti, gestendo la stessa spesa totale, ma scegliendo personalmente di poter mangiare a qualsiasi ora. Ho chiesto di poter presentare il certificato medico dell’accompagnatore una volta all’anno, non ad ogni trimestre, come qualche ufficio pretendeva. I pazienti non possono perdere tempo e trascorrere ore di attesa negli ambulatori per un pezzo di carta, che, secondo il mio modesto parere, potrebbe essere anche inutile, visto che non si va a fare un viaggio di piacere, ma a fare controlli, a sentire un secondo parere, ed il paziente, qualunque sia il suo stato fisico, ha bisogno di non essere solo in questo percorso, perché si sa che psicologicamente, essere soli comporta dei rischi. Ho chiesto di poter gestire, da parte del paziente, anche quella cifra dedicata all’accompagnatore, che spesso rimaneva inutilizzata, durante i viaggi dentro la regione. Ho ottenuto di poter gestire l’intera somma di 3.000 euro, non più da spendere separatamente, ma a parere del paziente, senza limiti o restrizioni di sorta, tra le spese di viaggio, quelle del vitto/alloggio e quelle dell’accompagnatore. Queste sono state le richieste accordate, le più importanti che vedevano una grossa discrasia tra le varie città della regione ed uno squilibrio tra la legge stessa e la realtà oggettiva. Ringrazio tantissimo la IV Commissione Sanità, per il lavoro fatto nei mesi, ed anche il Presidente Saltamartini che  si è adoperato nei confronti di questa associazione e di tutti i pazienti delle Marche."

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