Tre arresti ad Arquata per furti in auto. Ad Ascoli arrestato 19enne per estorsione ai danni di un coetaneo
di Redazione Picenotime
mercoledì 27 dicembre 2023
I Carabinieri della Stazione di Arquata del Tronto in collaborazione con i colleghi del NORM-Sezione Radiomobile di Ascoli Piceno, nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio, finalizzato al contrasto dei reati predatori consumati in particolar modo a valle dei Monti Sibillini, hanno arrestato in flagranza di reato tre persone ritenute responsabili di furto aggravato in corso.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno, sono state da subito avviate a seguito di alcune denunce per furti su autovetture, sporte dal mese di ottobre da parte di cittadini locali, turisti ed escursionisti che, soprattutto nei week end approfittando delle belle giornate autunnali, lasciavano i propri mezzi in sosta in località Forca di Presta per poi concedersi una passeggiata per i Monti della Sibilla.
L’attività investigativa dei Carabinieri ed il modello operativo costruito sul valore della vicinanza alla gente con la sua presenza capillare sul territorio, ha consentito in questi mesi grazie anche alla collaborazione della stessa popolazione dei Comuni di Arquata del Tronto ed Acquasanta Terme, nonché con il prezioso aiuto dei volontari della Stazione di Soccorso Alpino di Ascoli Piceno, di acquisire elementi utili alle indagini circa anche le ipotetiche autovetture in uso agli autori dei furti.
È stato possibile così, alla vigilia delle festività natalizie, stringere il cerchio nei confronti dei possibili autori dei furti fino ad intercettarli a bordo di un’autovettura con targa straniera sprovvisti dei documenti di circolazione, nell’occasione, immediatamente dopo aver messo a segno l’ennesimo colpo questa volta nei pressi del cimitero di Acquasanta Terme. Prontamente fermati dai militari della Sezione Radiomobile di Ascoli Piceno e della Stazione di Arquata del Tronto, i tre
soggetti, due uomini ed una donna avente a seguito due bambini piccoli, non hanno potuto far altro che consegnare la refurtiva composta da diverse carte postpay e bancomat, soldi contanti per complessivi 800,00 euro circa ed una borsa femminile griffata, successivamente restituita alla legittima proprietaria.
Conseguentemente, il G.i.p. del Tribunale presso la Procura di Ascoli Piceno, convalidava i provvedimenti d’iniziativa adottati dagli operanti sottoponendo i tre soggetti agli arresti domiciliari.
I Carabinieri della Stazione di Ascoli Piceno in collaborazione con i colleghi del NORM-Sezione Operativa, tempestivamente intervenuti a seguito della denuncia presentata dalla vittima, hanno arrestato in flagranza di reato un 19enne per estorsione in danno di un coetaneo.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno immediatamente informata dei fatti, sono state da subito avviate a seguito della denuncia presentata dalla vittima, un diciottenne del luogo, esasperato dalle continue e reiterate minacce di violenze fisiche poste in essere ad ogni rifiuto di corrispondere la somma di denaro richiesta.
L’attività investigativa dei Carabinieri della Stazione di Ascoli Piceno, consentiva così di individuare un ragazzo che in più occasioni, secondo il racconto della vittima e gli elementi di prova a riscontro raccolti dai Carabinieri, estorceva soldi al coetaneo (a volte anche coadiuvato da altre persone) e quando questi risultavano insufficienti a soddisfare la richiesta, accompagnava la vittima a prelevare allo sportello bancario così da poter ottenere ulteriore denaro. In un’occasione, è stato accertato come nell’impossibilità di soddisfare la richiesta, la vittima si sia trovata costretta a rivolgersi ad un conoscente per recuperare qualche centinaio d’euro per scongiurare possibili ripercussioni ed evitare le minacce promesse.
Alla vigilia delle festività natalizie, i Carabinieri della Stazione di Ascoli Piceno hanno fermato il protrarsi delle minacce arrestando in flagranza il ragazzo (insieme ad altro giovane che lo accompagnava) nei pressi di casa della vittima immediatamente dopo aver estorto, per l’ultima volta, parte della somma richiesta.
La Procura chiedeva la convalida dell’arresto e la applicazione di misura cautelare carceraria a carico del 19enne, mentre il giovane accompagnatore veniva liberato, restando comunque sottoposto ad indagini per concorso in estorsione.
Il Giudice per le Indagini Preliminari dopo aver interrogato l’arrestato, convalidava il provvedimento d’iniziativa adottato dagli operanti applicando la misura cautelare degli arresti domiciliari. Le indagini proseguono per ricostruire meglio l’ambito in cui sono maturate le richieste estorsive e per delineare i ruoli degli eventuali complici.
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