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Ascoli Piceno, follia in carcere. Detenuti appiccano incendio, otto agenti in ospedale

di Redazione Picenotime

mercoledì 16 luglio 2025

Questa mattina due detenuti del carcere di Ascoli Piceno ubicati nel reparto ATSM hanno appiccato il fuoco su un materasso provocando intendo fumo che ha invaso tutto il reparto. Ci sono volute due ore per spegnere il fuoco e mettere in salvo i due detenuti che, nel frattempo, si erano barricati in cella con il blindo chiuso.

A rendere nota la notizia è Donatello Di Marzio, segretario provinciale di Ascoli del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: “Otto poliziotti sono ricorsi in Pronto Soccorso per intossicazione. Sui due soggetti sono stati rinvenuti oggetti di vario genere non consentiti, tra cui accendini, un punteruolo di circa dieci centimetri ed un taglierino artefatto con lamette”. “Più volte il Sappe ha sollecitato l'amministrazione a voler chiudere la sezione ATSM già teatro di precedenti episodi violenti”, rammenta Francesco Campobasso, segretario del SAPPE, che rinnova il “plauso del SAPPE al personale del carcere di Ascoli Piceno che ha saputo gestire con fermezza e professionalità la situazione”, echiama in causa direttamente “chi ha ruoli di responsabilità regionale dell’amministrazione penitenziaria, in particolaregli organi del Dap, affinché si provveda entro breve tempo alla chiusura del Reparto. Non si può continuare a restare inerte, a non prendere iniziative a favore delle donne e degli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio nelle varie carceri delle Marche, regione che per altro dipende amministrativamente ed operativamente dall’Emilia Romagna”.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE esprime sconcerto per quanto avvenuto ad Ascoli Piceno e si rivolge direttamente al Sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove: “Abbiamo apprezzato molto, ed apprezziamo, quel che il Governo ha fatto per la Corpo di Polizia Penitenziaria, sia in termini di assunzioni che di modifiche normative a favore dell’operatività dei Baschi Azzurri. I responsabili delle violenze in carcere devono essere assolutamente puniti. Se sono detenuti stranieri, devono essere subito espulsi dall’Italia: se invece sono connazionali, devono finire di scontare la pena in un’isola, magari riaprendo Pianosa e l’Asinara. E se, come nel caso di Ascoli, si tratterebbe di detenuti con problemi psichiatrici, ebbene si riaprano gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari! Chiunque aggredisce un appartenente alle Forze di Polizia nell’esercizio delle sue funzioni istituzioni, aggredisce non solo la persona fisica ma attacca lo Stato. Lo stesso chi devasta le carceri. E la risposta deve essere ferma e tale da impedire gravi fenomeni di emulazione: per questo confidiamo che il Sottosegretario Delmastro Delle Vedove ci ascolti”. Il segretario generale del SAPPE ricorda essere decenni “che, come primo Sindacato del Corpo, chiediamo l’espulsione dei detenuti stranieri, un terzo degli attuali presenti in Italia, per fare scontare loro, nelle loro carceri, le pene come anche prevedere la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, oggi presenti nel circuito detentivo ordinari”. E richiama, infine, il discorso qualche giorno fa dal Capo dello Stato Sergio Mattarella e le sue indicazioni per superare l’emergenza penitenziaria: “è particolarmente importante che il sistema carcerario disponga delle risorse necessarie, umane e finanziarie, per assicurare a ogni detenuto un trattamento e un regime di custodia che si fondino su regole basate su valutazioni attuali per ciascuno, con obiettivo rivolto al futuro. E tutto questo, come ha ricordato il Presidente della Repubblica, questo deve essere fatto per rispetto dei valori della nostra Costituzione; per rispetto del nostro lavoro; per rispetto della storia del Corpo di Polizia penitenziaria; per rispetto dei suoi Caduti: vittime del terrorismo, della criminalità. E che ricordiamo con commozione”.


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