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Polizia di Stato, Notte di San Lorenzo tranquilla nel Piceno. Bene misure anti Coronavirus

di Redazione Picenotime

martedì 11 agosto 2020

E’ trascorsa in tranquillità la notte di San Lorenzo tra Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, con tante persone con il naso all’insù per scorgere le stelle cadenti e in giro per locali al fine di cercare l’affare giusto o mangiare qualcosa.

Erano presenti anche pattuglie appiedate delle forze dell’ordine, tra poliziotti, carabinieri, finanzieri e vigili urbani, coordinate da due funzionari della Questura, l’uno dedicato al capoluogo ascolano, l’altro alla Riviera delle Palme. L’afflusso di persone e mezzi è stato monitorato pure dalla Stradale e dalla Polfer lungo le principali arterie di comunicazione e presso le stazioni dei treni.

Al 113 di Ascoli Piceno, una volta terminati gli eventi all’aperto e con il pubblico già defluito, sono giunte alcune telefonate per schiamazzi in prossimità del Corso di Sotto. Sul posto è intervenuto un equipaggio della Squadra Volanti che non ha trovato nessuno, salvo una trentina di giovani in Piazza Sant’Agostino che parlavano tra loro. Le loro voci erano silenziose ma le vie del centro sono strette e, pertanto, rimbombavano dando l’impressione di gente che stava urlando. Poco dopo un sacerdote ha contattato i poliziotti dicendo di avere trovato uno smartphone vicino Piazza della Viola, consegnandolo. In quel frangente l’apparecchio ha iniziato a trillare, con una voce maschile dall’altra parte che ne rivendicava la proprietà. Lui, un 19enne ascolano, temeva di avere a che fare con un ladro e che per riavere indietro il suo telefonino avrebbe dovuto pagare, ma si è rasserenato quando ha compreso che non si trattava del classico cavallo di ritorno, tant’è che ci ha messo poco a recuperare tutto in Questura.

A San Benedetto del Tronto ci sono stati diversi interventi per le pattuglie del Commissariato già dal pomeriggio, con un cliente di un bar avvezzo a consumare il caffè senza pagare. Lui si era già allontanato e, a quel punto, il poliziotto di turno al 113 ha esortato il gestore del locale a non servire più nulla a quella persona, qualora si fosse ancora presentata lì. In serata la Volante è intervenuta al centro commerciale Porto Grande, ove l’addetto alla vigilanza aveva appena avuto un alterco con una donna che non ne voleva sapere di indossare la mascherina al chiuso. All’arrivo dei poliziotti lei già si era dileguata ma, se nei prossimi giorni dovesse essere rintracciata, la donna rischia di essere sanzionata ora per allora. Altro intervento è avvenuto di sera presso uno chalet, ove erano segnalati alcuni ragazzini intenti danneggiare la postazione di salvataggio del bagnino. Gli agenti non hanno appurato nulla di strano, ma solo una ragazzina che, forse per ammirare meglio le stelle, si era arrampicata sul baldacchino e, facendo leva con un piede, aveva provocato la rottura di una fascetta da meccanico, usata per fissare al manufatto un cartellone pubblicitario. Non è mancata al 113 neppure la segnalazione di musica ad alto volume in prossimità di Viale de Gasperi, ma la Volante del Commissariato non ha sentito nulla. Spegnendo il motore dell’auto gli investigatori hanno accertato che quei suoni provenivano dall’area dell’Albula, risalendo poi alle discoteche sul lungomare anche grazie al contatto avuto con il guardiano del faro. La pattuglia si è recata dai gestori dei locali, che hanno ridotto l’audio delle casse.

Era già piena notte quando tutto è finito e, a quel punto, il Questore della provincia di Ascoli Piceno ha rivolto parole di ringraziamento a tutte le donne e agli uomini in divisa che erano stati i protagonisti di quell’attività operativa, sottolineando come il loro impegno sia stato facilitato dai cittadini che, mettendo in atto condotte virtuose, responsabili e improntate a senso civico, faranno in futuro da barriera rispetto al pericolo di una recrudescenza del Covid-19.



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