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Dionisi: “Ad Ascoli ho sempre preso insulti da avversario ma l'altra sera bellissimo vedere nostri tifosi”

di Redazione Picenotime

giovedì 11 febbraio 2021

Il rigore realizzato al 95' di Ascoli-Frosinone ha permesso a Federico Dionisi di raggiungere la prestigiosa quota di 100 reti nel campionato di Serie B (playoff esclusi). Il 33enne attaccante reatino, che lo scorso 24 Gennaio ha firmato un contratto con il Picchio fino al 30 Giugno 2023, ha raggiunto Igor Protti al 17° posto della classifica all-time dei bomber cadetti guidata da Stefano Schwoch con 135 centri. I suoi gol, arrivati in 282 match di stagioni regolari, sono così suddivisi: 10 con la Salernitana, 35 con il Livorno, 52 con il Frosinone e 3 con l'Ascoli. Al suo bottino in B va aggiunta anche una rete, sempre con il Frosinone, in 13 gare di playoff.

"E' stata una bella emozione, un traguardo importante, averlo raggiunto contro il Frosinone quasi uno scherzo del destino - ha dichiarato Dionisi stamane sulle colonne del "Corriere dello Sport" -. Ci pensavo prima della partita. Le emozioni sono state contrastanti, strano vedere da avversari ragazzi con cui avevo vissuto per sei stagioni. Anche l'occasione del rigore è stata particolare: Bardi lo conosco da quando aveva 16 anni e lui conosce me, sa come e dove calcio in genere, spesso dopo gli allenamenti ci fermavamo al campo, io calciavo i rigori, lui era in porta. Ma poi mi sono detto che non potevo non calciare io questo rigore - ha aggiunto il numero 9 bianconero -. Perchè è finita con il Frosinone? Tutte le storie hanno un inizio ed a volte una fine. Qualcuno forse aveva deciso che era arrivato il mio momento, mi è dispiaciuto per la poca chiarezza. Ma mi sento di ringraziare l'ambiente frusinate. Con Nesta ho condiviso una stagione e mezza. Nella prima abbiamo avuto qualche incomprensione legata all'ambito calcistico, in questo torneo c'è stata trasparenza da parte sua sulle gerarchie. Non tutti gli allenatori sono così sinceri, quindi va rispettato e stimato. Per questo l'altra sera, a fine partita, ci siamo soffermati a bordocampo a chiacchierare. Rimpianti per non aver giocato tantissimo in Serie A? No, perchè avrebbe significato snaturarmi. Sono un tipo abbastanza impulsivo e istintivo, non resto nell'ombra. Sono abituato ad esternare il mio pensiero, per difendere un compagno o per la squadra, anche a scapito della mia posizione. Questo mio modo di essere da una parte è stata la mia forza, dall'altra può avere limitato il mio pecorso.  Nuova linfa dall'avventura ad Ascoli? Alla mia età era fondamentale cercare una sfida importante, Ascoli poteva rappresentare quello di cui avevo bisogno. Ho trovato una squadra e un ambiente vivi. Le mie scelte sono sempre state dettate dalle sensazioni, avevo bisogno di un'esperienza forte e questa di Ascoli, un club e una piazza di prestigio, lo è. La lotta per la salvezza è ancora lunga e dura, non possiamo mollare neanche un secondo. Un giudizio sul campionato di B in testa ed in coda? Può vincere l'Empoli, ha le carte in regola per farlo. Poi c'è il Monza, queste due squadre si contenderanno il primato. Per i playoff ci sono squadre molto toste: Spal e Cittadella hanno organici importanti, ma anche il Lecce. In tanti arriveranno al rush finale. In coda intanto spero che noi dell'Ascoli saremo i primi a tirarci fuori. Il calciomercato delle pericolanti è la testimonianza che nessuno si vuole arrendere. Ce la farà chi avrà costanza e voglia. Un altro gol nella sfida con la Reggiana? Non conta l'obiettivo personale, la cosa che desidererei di più è ottenere il massimo di punti, se dovessimo vincere tutte le gare 1-0 e a segnare fosse Leali andrebbe benissimo. Giocare senza pubblico? E' l'aspetto più penalizzante per un giocatore, il tifo è il motore di questo sport. Ad Ascoli ho sempre preso insulti da avversario, quindi avrei preferito ricevere incitamento da giocatore bianconero. Ma l'altra sera è stato bellissimo vedere i tifosi lungo il tragitto che ci ha condotti allo stadio. Per un attaccante l'adrenalina dopo aver segnato un gol è alle stelle, ma con la spinta dei tifosi è tutta un'altra cosa. Ogni attaccante vive per questo".



Foto da Ascolicalcio1898.it

Foto da Ascolicalcio1898.it

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Commenti

paolo71
giovedì 11 febbraio 2021

Giocatore di carisma. Se lo hai co te lo ami, se e' un avversario lo detesti. Come quando ci pareggiasti al 90esimo nel2017 e uscisti dal campo per ultimo a passo lento fissando la curva sud in segno di sfida.


sandrone
giovedì 11 febbraio 2021

l'attaccante che ci mancava dai tempi di Cacia, continua così, stai diventando un vero ascolano!


jack
giovedì 11 febbraio 2021

Sono d’accordo propio vero da avversario ti fa incazzare se lo hai con te lo ami grande personaggio


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