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Primavera Ascoli Calcio, Nosdeo: “Siamo lì e dobbiamo giocarcela. Fuori quota devono essere da traino”

di Redazione Picenotime

giovedì 23 febbraio 2023

L'allenatore della Primavera dell'Ascoli Nino Nosdeo (subentrato lo scorso 1° Novembre al dimissionario Rosario Pergolizzi) ha parlato attraverso la web tv ufficiale del club di Corso Vittorio Emanuele nella settimana che porta al match sul campo dello Spezia valevole per la ventesima giornata del girone B del campionato di Primavera 2 (CLICCA QUI PER DETTAGLI).

I bianconeri sono attualmente secondi in classifica con 37 punti, a -2 dalla capolista Lazio. Quella bianconera è una squadra in serie positiva da dieci turni, in casa non ha mai perso e solo in due occasioni (con Benevento e Pisa nella seconda e quarta giornata di andata) non è andata a segno. Numeri importanti, ottenuti grazie all’affiatamento di tutti i reparti e di un gruppo di ragazzi che ha acquisito sempre più consapevolezza nelle proprie potenzialità.

Da quando ho rilevato la squadra si è creata fra noi staff e i ragazzi un’empatia particolare, un crescendo di situazioni che ci ha portato a fare una cavalcata, che all’inizio poteva essere inaspettata, ma poi abbiamo preso sempre più consapevolezza nei nostri mezzi e i ragazzi hanno dimostrato il loro valore e la loro forza – ha affermato mster Nosdeo -. Ora siamo lì e dobbiamo giocarcela, sappiamo quanto è importante, abbiamo un obiettivo e faremo di tutto per stare lì fino alla fine, battagliando con tutti e vendendo cara la nostra pelle. Nelle prime partite del girone di ritorno abbiamo incontrato le più forti, il prossimo avversario è lo Spezia, squadra ferrata e forte, terza in classifica. Se supereremo anche questo scoglio credo ci toglieremo belle soddisfazioni. Spesso dico ai ragazzi che non dobbiamo dimenticarci di essere ascolani – al di là della provenienza di ciascuno – io mi sento ascolano, sono qui dal 2005 e il non mollare è nel DNA di questa Società, se si vuole raggiungere un obiettivo bisogna dare sempre qualcosa in più”.

Importante l’esperienza di Filippo Palazzino, Alessio Re ed Andrea Franzolini, quest’ultimo capocannoniere della squadra con 7 gol (più 3 in Coppa Italia): “I nostri 2003, a iniziare dal capitano Ceccarelli, insieme ai ragazzi in orbita prima squadra, devono essere da traino per tutti. Ogni Primavera gioca coi fuori quota e da loro mi aspetto moltissimo e devo dire che finora hanno trascinato il tutto. Dal gruppo stanno venendo fuori anche altri giocatori come Gennari, Cosimi, Carano, Caravillani, Rossi, Raffaelli, quest’ultimo col Pisa ha parato il quarto rigore consecutivo. Inoltre abbiamo anche dei 2007 e 2006, siamo forse l’unica Primavera ad aver fatto esordire quest’anno dei 2007 ed è motivo di soddisfazione perché valorizza il lavoro del settore giovanile. Uno dei 2007 è ascolano, Caucci, e questo fa particolarmente piacere”.

Nel corso dello speciale tutti i calciatori in rosa hanno avuto l’opportunità di presentarsi e farsi conoscere, su tutti il capitano Luca Ceccarelli e il portiere Raffaelli, un altro calciatore in orbita prima squadra.

Luca Ceccarelli, capitano: “Sono qui da moltissimi anni, da quando ero ragazzino, quest’anno stiamo andando molto bene, i risultati stanno venendo e sono il frutto del lavoro che facciamo in settimana, grazie all’apporto di mister Nosdeo, di Caioni e Piergallini. Ci troviamo bene anche fuori dal campo, aspetto fondamentale per raggiungere i risultati. Sono un play, le mie caratteristiche sono quelle di giocare bene la palla e di dirigere i compagni dal centro del campo”.

Matteo Raffaelli, portiere: “Siamo un ottimo gruppo, anch’io sto facendo molto bene, mi diverto a giocare coi compagni, poi sicuramente l’esperienza in prima squadra mi ha aiutato e mi continua ad aiutare, anche stamane mi sono allenato coi grandi e con mister Aquilanti che mi ha seguito per tutto il settore giovanile”.




Nino Nosdeo (foto Ascoli Calcio)

Nino Nosdeo (foto Ascoli Calcio)

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Commenti

Caste300
giovedì 23 febbraio 2023

FORZA RAGAZZI


LUCIANO
giovedì 23 febbraio 2023

C'era una volta una primavera che forniva giovani promettenti alla prima squadra. Come dimenticare i vari Anzi ino, Mancini, Scarafoni, Agostini, Carillo etc. Si trattava di farli esordire in serie A e magari marcare gente come Maradona, Platini', Gullit, oppure segnare gol a portieri come Zoff, Marche Giani e oltre. Adesso si preferisce prendere e pagare giovani sconosciuti da altre squadre, si può sapere perché? Forse i DS non hanno da guadagnarci!


alessandro
giovedì 23 febbraio 2023

Secondo me è sbagliato avere un 2003 come Giovane in prima squadra e far perdere un anno ad altri quattro nostri 2003 in un campionato dove, esclusa la Lazio, il livello è modesto. Bisogna guardare al futuro, non agli effimeri risultati del presente


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