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Premio Osvaldo Licini by Fainplast: apre ad Ascoli la mostra del terzo vincitore Valerio Nicolai

di Elisa Mori

sabato 02 dicembre 2023

Inaugurata ad Ascoli Piceno la personale dedicata a Valerio Nicolai, vincitore della terza edizione del Premio Osvaldo Licini by Fainplast, una rassegna che vuole individuare le voci più autorevoli nel panorama della pittura italiana contemporanea.

Classe 1988, Nicolai è tra gli artisti più apprezzati della sua generazione, il suo medium espressivo è la pittura che spazia dal piccolo formato al grande, finanche a comprendere vere e proprie installazioni, cariche di significati. Nel suo processo creativo, spazio espositivo e opere sembrano fondersi senza soluzione di continuità, creando in più delle volte situazioni inusuali e stranianti che avvolgono e interrogano lo spettatore.

Il modus operandi di Valerio Nicolai è confermato, ancora una volta, in “Notte da Osvaldo”, mostra promossa dall’Associazione Arte Contemporanea Picena e dalla Fainplast, che resterà aperta al pubblico fino al prossimo 3 marzo 2024 presso la Galleria d’Arte Contemporanea Osvaldo Licini di Ascoli Piceno.

Curata da Alessandro Zechini, direttore artistico dell’associazione, l’esposizione, nata dall’incontro con Nicolai, intesse in fitto dialogo con le opere del Maestro Licini, in particolare con le micropitture conservate nella Galleria d’Arte Contemporanea ascolana, uscite per l’occasione dai depositi del museo, creando un ponte tra passato e presente.

La mostra, che prende l’avvio dopo un periodo di residenza dell’artista presso il neonato “Spazio Premio Licini”, esplora e definisce la visione artistica di Nicolai in rapporto all’eredità di Osvaldo Licini, dando vita ad una serie di opere, create site specific, in cui si mescola l’elemento pittorico con quello installativo, favorendo una full immersion nel mondo del genio montevidonese.


L’intima connessione tra l’artista e Licini si evince già dal titolo della mostra “Notte da Osvaldo”, quasi ad indicare un rapporto esclusivo, privato tra i due, confermato dalla presenza in una delle sale espositive di un grande letto matrimoniale, dal titolo “Lettone turchese”, che al contempo sembra essere una grande tela sulla quale lasciare testimonianza di un dialogo appena concluso o forse ancora in corso. E proprio il letto diventa opera d’arte, elemento simbolico, ispirato alle geometrie del giaciglio liciniano ancora visibile nella sua casa museo di Monte Vidon Corrado, luogo nel quale Nicolai, al pari di Licini, come rivela in un’intervista, pensa, sogna, prende appunti, disegna, legge, studia e si preoccupa.

La conversazione tra Nicolai e Licini prosegue in sede di mostra in un botta e risposta tra le micropitture degli anni Cinquanta e le recenti creazioni dell’artista goriziano, anch’esse di piccolo formato, in bilico tra ironia e gioco, tra figurazione e astrazione, tra realtà e immaginazione, confermando un unico grande amore per entrambi: la pittura.

Ecco quindi comparire accanto ai raffinati studi, composizioni o ritmi liciniani i fluttuanti cotoni su cieli colorati oppure i binocoli dei “Guardoni d’incanto”, finanche a comprendere due piccole tele in versione rossa e nera, rivisitazione di Nicolai delle celebri carte da poker che sembrano trasformarsi in un pattern dalle forme geometriche.

Valerio Nicolai attraverso la sua pittura attiva un processo di ricostruzione e rielaborazione delle immagini, e con l’esposizione ascolana sembra mettere in campo una sua personale partita con Osvaldo Licini, trasportando in un gioco sottile e astuto lo spettatore, che ignaro si trova catapultato in una stravagante alchimia che permea forme e colori.

 

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