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Ascoli Piceno, Premio Marche 2021-Biennale d’Arte Contemporanea tra Gino De Dominicis e Cecco d'Ascoli

di Elisa Mori

domenica 31 ottobre 2021

Inaugurato ieri il Premio Marche 2021–Biennale d’Arte Contemporanea presso il Forte Malatesta di Ascoli Piceno alla presenza dell’assessore alla Cultura Donatella Ferretti, di Stefano Tonti dell’Associazione marchigiana iniziative artistiche (Ente titolare e promotore del premio), di Andrea Bruciati, curatore della rassegna e di Stefano Papetti, curatore scientifico delle Collezioni Comunali del capoluogo piceno.




L’iniziativa, aperta fino al prossimo 27 Marzo 2022, porta ad Ascoli Piceno il celebre artista Gino De Dominicis con la mostra Il tempo, lo sbaglio, lo spazio: Gino De Dominicis, a cura di Andrea Bruciati, che ispira il tema di quest’ultima edizione.

Dall’opera omonima, infatti, che rivela più di ogni altra i processi creativi dell’artista, quali idiosincrasia, spostamento e humour nero, prende le mosse il titolo e il concept della mostra del Premio Marche: Il tempo, lo sbaglio, lo spazio che l’artista presentò per la prima volta nel 1970 in occasione di una sua personale alla Galleria L’Attico a cura di Maurizio Calvesi. Uno scheletro umano giace a terra in posizione supina e indossa pattini a rotelle, al suo fianco lo scheletro di un cane di piccola taglia che si potrebbe definire come opera fondante per De Dominicis dove annota pensieri sulla vanità umana, la sua stoltezza e infine la morte, il grande mistero.

Attraverso l’omaggio all’artista anconetano, l’esposizione intende indagare il suo sguardo utopico, l’ironia dissacrante, il gusto per il paradosso, la sfida alle leggi della fisica e l’immortalità del gesto, con una selezione di artisti e di opere che si ispirano alla poetica di De Dominicis, quale centro focale per ristabilire i rapporti iconografici contemporanei. Le opere di una delle figure più emblematiche e misteriose dell’arte italiana del secondo dopoguerra, dunque, dialogano con i grandi protagonisti della storia dell’arte quali Giorgio de Chirico, Scipione (Gino Bonichi), Lucio Fontana, Mario Schifano, cui si aggiungono artisti dalla sensibilità poverista del calibro di Vincenzo Agnetti, Marisa Merz, Pino Pascali, Adriano Altamira, Emilio Prini, Alighiero Boetti, Claudio Cintoli, passando per la Transavanguardia con Francesco Clemente, Sandro Chia, Enzo Cucchi, Mimmo Paladino fino ad arrivare ai lavori dei contemporanei Maurizio Cattelan, Stefania Galegati, Maurizio Mercuri, Paola Pivi, Diego Perrone, Pietro Roccasalva, per terminare con le giovani generazioni come Lorenzo Morri, Alessandro Fogo e Giulio Frigo. Il filo conduttore che permea tutta la rassegna è quella sintesi evocativa delle profondità dell’inconscio attraverso un’immagine rielaborata o una figura collocata in uno spazio incongruo presente anche in De Dominicis.




Il Premio Marche 2021 celebra un’altra figura di rilievo per il capoluogo piceno, Cecco d’Ascoli, poeta contemporaneo di Dante, medico, insegnante, filosofo, astrologo e astronomo e autore della nota raccolta di sonetti L’Acerba – Acerba etas.

Omaggio a Cecco d’Ascoli, a cura di Stefano Papetti, sempre al Forte Malatesta, è la rassegna che vede protagonisti autorevoli nomi del panorama dell’arte contemporanea chiamati a misurarsi con la figura e l’opera del poeta abruzzese, in un caleidoscopio di forme e colori. Tra questi Valerio Adami, Paolo Annibali, Roberto Barni, Davide Benati, Paolo Benvenuti, Fausto Bertasa, Carlo Bertocci, Bruno Ceccobelli, Andrea Chiesi, Marco Del Re, Gianni Dessì, Stefano Di Stasio, Omar Galliani, Andrea Granchi, Luigi Mainolfi, Carlo Maria Mariani, Gianfranco Notargiacomo, Tullio Pericoli, Stefano Pizzi, Giuseppe Puglisi, Stefano Tonti, Valeriano Trubbiani.

Nell’ambito dell’edizione 2021 del premio, secondo la tradizione della manifestazione, si inserisce anche la mostra degli artisti vincitori del Premio Marche 2018, a cura di Paola Ballesi, che vede esposte le opere dei tredici artisti marchigiani vincitori della rassegna regionale 2018 presso la Pinacoteca Civica ascolana. Tra i nomi presenti figurano: Franco Alessandroni, Iuliia Bazyaeva, Anthony Bufali, Giulio Catelli, Sandro Ciriscioli, Stefano Dania, Andrea Fabietti, Francesco Gioacchini, Bruno Marcucci, Hisako Mori, Riccardo Ruggeri, Paolo Sacchini e Federico Sinatti.

Il Premio Marche, storicamente organizzato ad Ancona fin dagli anni Cinquanta del Novecento (con la lungimiranza intellettuale e l’opera del migliore dei suoi artefici come Alfredo Trifogli), dopo l’ultima edizione tenutasi nel 1999 alla Mole Vanvitelliana, è tornato alla ribalta delle attività espositive con l’Edizione del 2018, dedicata alla Rassegna degli artisti marchigiani, al Forte Malatesta di Ascoli Piceno.

La rassegna, da sempre caratterizzata come qualificata vetrina delle valenze artistiche nell’ambito dell’arte contemporanea, si propone nel solco di questa tradizione e nella prospettiva di attivare un corretto confronto con la ricerca e la proposta artistica ai nostri giorni, dando a questa una valenza storicistica e storiografica, anche nell’analisi dei valori interpretativi dell’arte contemporanea per mezzo di rigorose competenze scientifiche ed organizzative.

 


 

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