• Curiosità
  • Smettere di fumare è possibile: sigaretta elettronica come valido aiuto

Smettere di fumare è possibile: sigaretta elettronica come valido aiuto

di Redazione Picenotime

martedì 12 maggio 2020

I dati sono ben noti e parlano chiaro: il vizio del fumo uccide più persone di un’epidemia.

È scientificamente dimostrato che la prima causa di cancro ai polmoni è causata dagli effetti nocivi della combustione del tabacco nella sigaretta e in media si registrano oltre 2 milioni di morti all’anno nel mondo per patologie legate al fumo.

Sono anni che le comunità mediche lanciano accorati appelli per invitare i fumatori a smettere e non mettere a rischio la loro salute e quella degli altri. Ogni tentativo, però, è stato vano, compreso quello di inserire immagini shock sui pacchetti di sigarette.

Se la soluzione a questo problema non è ancora vicina, qualche progresso sembra essersi registrato con la diffusione della sigaretta elettronica, alimentata con liquidi aromatizzati privi di sostanze cancerogene ma che possono contenere nicotina in quantità variabile.

Come spiegato da Terpy, venditore specializzato in liquidi per sigarette elettroniche, la quantità di nicotina può essere inserita all’interno del liquido con dosaggio graduale fino alla sua completa eliminazione, così da allontanare gradualmente il fumatore dalla dipendenza di tale sostanza.

In questo modo, il fumatore non sente più la necessità di consumare un prodotto che ha effetti deleteri sull’organismo a causa della sua combustione.

È bene precisare che la nicotina, di per sé, non è cancerogena ma, alla lunga, ha effetti dannosi sulla salute in concomitanza all’assunzione di altri veleni che provengono dal consumo di sigarette.

Ciò che avvelena realmente il corpo e soprattutto i polmoni, infatti, è l’esalazione di sostanze tossiche sprigionate dalla combustione del tabacco e della carta che lo avvolge.

Un fumatore su due ha smesso di fumare grazie alla sigaretta elettronica

Lo studio condotto dai ricercatori dell'Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell'Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con il Centro Antifumo dell'Ospedale San Giovanni Bosco di Torino ha prodotto risultati sorprendenti in merito alla possibilità per i fumatori di smettere di fumare grazie alla sigaretta elettronica.

Dallo studio, che ha coinvolto 34 fumatori incalliti che consumavano in media 20 sigarette al giorno da vent’anni, è emerso che già dopo il primo mese dall’inizio del test il 74% dei partecipanti preferiva usare solo la sigaretta elettronica, mentre il 18% alternava l’utilizzo della e-cig al consumo di qualche sigaretta tradizionale al giorno e solo l’8% ha continuato regolarmente a fumare sigarette classiche.

L’obiettivo dell’esperimento è stato quello di dimostrare che l’utilizzo della sigaretta elettronica è potenzialmente in grado di portare il fumatore ad una graduale disassuefazione dalla nicotina attraverso la sua assimilazione graduale.

Alla fine dell’esperimento ne è risultato che la metà dei fumatori coinvolti aveva totalmente smesso di fumare tradizionalmente, in favore dell’utilizzo della sigaretta elettronica che, come abbiamo già visto, può contenere liquidi anche privi di nicotina.

Oltre a questo esempio, sono tanti gli studi condotti sul prodotto al fine di dimostrare che non nuoce alla salute quanto il tabagismo e che può costituire un valido supporto per aiutare i fumatori a togliere il vizio.

Sono emblematici, a tal fine, i pareri positivi sia da parte dell’AIRC, Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, che del famoso oncologo Umberto Veronesi i quali concordano sul fatto che la sigaretta elettronica possa costituire un valido metodo di disassuefazione dal fumo.

I benefici della sigaretta elettronica contro “le bionde” tradizionali

Come già anticipato, il principale vantaggio dell’utilizzo della sigaretta elettronica è dato dal fatto che, a differenza delle sigarette tradizionali, viene meno il processo di combustione del tabacco e della carta, responsabili del rilascio di sostanze altamente tossiche e cancerogene per l’organismo.

Nella sigaretta elettronica, quello che si sprigiona durante la “svapata” è semplicemente del vapore acqueo ottenuto dall’evaporazione dell’e-liquid a contatto con l’atomizzatore.

Il liquido all’interno dell’e-cig è un preparato a base di glicole propilenico, glicerina vegetale, aromi e opzionalmente nicotina.

Le proporzioni degli ingredienti sono variabili e la maggiore concentrazione di uno o di un altro fanno sì che il liquido sia più o meno intenso.

La nicotina, inoltre, è un ingrediente facoltativo e, in caso di dipendenza, può essere gradualmente ridotto così da aiutare i fumatori a disassuefarsi e perdere definitivamente il vizio.

Molti fumatori che sono passati alla sigaretta elettronica, infatti, hanno affermato di non gradire più il gusto del fumo della classica sigaretta e non sentire più necessità di assumere nicotina, quindi il vizio è legato esclusivamente alla gestualità, che è un fattore psicologico fondamentale nei fumatori e motivo per il quale molti non riescono a smettere.

Infine, l’utilizzo di sigarette elettroniche comporta anche un importante vantaggio economico.

Un fumatore che è abituato a consumare almeno un pacchetto di sigarette al giorno, al costo medio di 5 euro ciascuno, in un mese avrà speso almeno 150 euro in tabacco, che moltiplicato per 12 mesi corrisponde a ben 1800 euro l’anno di soldi letteralmente mandati in fumo.

A fronte di un maggiore investimento iniziale per un primo kit di sigaretta elettronica e ricariche, invece, si ottiene un dispositivo dalla vita molto più lunga di una sigaretta bruciata in qualche minuto e la possibilità di usufruirne per mesi, limitando le spese e giovandone in salute.



Commenti