• Curiosità
  • Il futuro del sesso tra bambole realistiche e rapporti virtuali

Il futuro del sesso tra bambole realistiche e rapporti virtuali

di Redazione Picenotime

lunedì 24 ottobre 2022

Gli ultimi due anni hanno cambiato profondamente il nostro approccio al sesso e all’intimità. I lockdown e le chiusure forzate, le raccomandazioni a mantenere le distanze, la limitazione dei contatti umani non hanno avuto effetto soltanto sulla socialità e sulla vita quotidiana in generale. Hanno avuto un impatto notevole anche sui rapporti sessuali. Due le conseguenze. Da un lato è letteralmente esploso il mercato dei sex toys, con dispositivi sempre più realistici e tecnologicamente avanzati. Dall’altro si è verificata un’accelerazione del processo di virtualizzazione che molti esperti del settore identificano come il vero futuro del sesso.

Di questo e molto altro hanno parlato Jenna Owskianik e Ross Dawson nel loro interessante e molto dibattuto studio “Future of Sex”. Una pubblicazione che affronta il tema della sessualità del futuro e di cui stiamo per approfondire alcuni passaggi fondamentali.

Una buona parte della pubblicazione targata Owsianik e Dawson è incentrata proprio sulle recenti evoluzioni degli “oggetti di piacere” e sulle possibili tendenze future del campo. Oggetti che nei prossimi anni potrebbero essere rappresentati da software dotati di personalità con cui poter interagire sessualmente, da riproduzioni di organi genitali interattive (e il mercato è già a buon punto su questo versante) e da veri e propri robot o sex doll create a immagine e somiglianza delle celebrità o delle stelle del cinema e dello spettacolo.

In merito a quest’ultimo tipo di sex toy la strada sembra già tracciata anche grazie al lavoro di realtà come RealSexDoll.it, azienda leader nella vendita di bambole del sesso curate in ogni minimo dettaglio, realizzate con materiali anallergici di derivazione medica e in grado di riprodurre la sensazione che si ha quando si tocca la pelle umana.

Tutto da indagare anche il rapporto che avremo e che, forse, già abbiamo proprio con queste bambole iperrealistiche. Una recente ricerca pubblicata su The Journal of Sex Research sottolinea come un crescente numero di persone le consideri addirittura come il partner romantico perfetto. Su un campione di 217 possessori di bambole, circa la metà degli intervistati ha dichiarato di avere anche un rapporto emotivo con esse, oltre a quello fisico, mentre l’altra metà le considera semplicemente come oggetti di piacere sessuale.

Il passo successivo potrebbe essere quello dei robot dotati di intelligenza artificiale autonoma e capaci di comprendere e capire le esigenze e le preferenze sessuali dell’acquirente. Probabilmente non siamo ancora a questo punto ma i primi esperimenti relativi ai “sex-robot” sono già al centro della discussione e del dibattito sociologico.

L’altro grande macro-trend legato al sesso del futuro, come abbiamo sottolineato in precedenza, è la virtualizzazione dei rapporti. Le più grandi realtà mondiali del settore si sono poste come obiettivo quello di trovare un modo di simulare e offrire agli utenti esperienze intime più possibile vicine alla realtà e di ottima qualità. Il tutto tramite l’utilizzo di accessori e dispositivi per la VR sempre più avanzati e in grado di riprodurre le sensazioni umane, che gli esperti considerano perfetti sia per le coppie che vivono a distanza che per le persone più timide e con più difficoltà negli approcci sessuali.

Alcune aziende stanno già muovendo i primi passi in tal senso e stanno lanciando sul mercato i primi giocattoli direzionabili a distanza da entrambi i partner e basati sulle potenzialità offerte da internet. Ovvero sex toys in cui la persona agisce sul dispositivo e che, tramite la realtà virtuale, inviano impulsi a uno stimolatore dedicato all’altra persona. Sembra davvero di parlare di fantascienza ma si tratta di un futuro molto più vicino di quanto crediamo.

E della rivoluzione sessuale che sta arrivando, oltre a dispositivi virtuali come le tute tattili, i simulatori di tatto e olfatto e quelli visivi, faranno parte anche i social network. Piattaforme che probabilmente saranno in grado di offrire stimoli “fisici” agli utenti con chat intime che potrebbero mettere insieme sex toys e simulazioni olografiche della persona amata o di quella sempre desiderata.

Concludendo, Future of Sex si spinge anche oltre, provando a ipotizzare con scadenze temporali precise le varie tappe di questo cambiamento di paradigma. Per gli studiosi entro il 2028 il 25% dei giovani del pianeta avrà avuto un rapporto sessuale non in presenza mentre addirittura nel 2025 (quindi tra meno di tre anni) avremo la possibilità di stampare le riproduzioni tridimensionali delle parti intime dei nostri partner. Nel 2033, invece, le celebrities vedranno comparire nei negozi copie robotiche di sé stesse trasformate in avatar sessuali ed entro il 2045 il 10% degli adulti avrà avuto un rapporto intimo con un automa dotato di intelligenza artificiale.