Le trattorie storiche di Milano da scoprire
di Redazione Picenotime
venerdì 22 marzo 2024
La ristorazione della città di Milano è nota in tutta Italia anche grazie a locali storici, che si ispirano alla tradizione non solo dal punto di vista culinario ma anche per ciò che concerne il decor. In zona Bocconi, per esempio, c’è in via Gentilino 6 La Madonnina, che viene considerata la trattoria più vecchia del capoluogo lombardo. Il nome del locale deriva da un’edicola in legno, situata sulla facciata dell’edificio che accoglie il ristorante, che si diceva proteggesse i viandanti in passato. Chi entra in questo locale non può che rimanere affascinato dalle pareti delle diverse sale, con memorabilia e oggetti del passato. Gli arredi comprendono credenze e mobili dal sapore vintage, così come le tovaglie a quadretti. Già, ma il menù? All’Osteria Madonnina si possono gustare il risotto giallo, l’ossobuco, la cassoeula e la cotoletta alla milanese, anche fritta con il burro.
Da Giacomo
Merita una sosta anche Da Giacomo, in piazza Risorgimento. Un nome noto ai veri milanesi, che conoscono la storia di Giacomo Bulleri che, nella seconda metà degli anni Cinquanta del secolo scorso, lasciò la Toscana per aprire il ristorante. Oggi la location di via Sottocorno ospita un bistrot, un ristorante storico, una rosticceria, una tabaccheria e una pasticceria: il denominatore comune è lo stile milanese retro. In particolare, sul parquet antico spiccano i tavoli, che arrivano direttamente da un bistrot francese. Gli oggetti, tutti originali, sono stati comprati in negozi di antiquariato o in qualche asta. Per quanto riguarda la dimensione culinaria, poi, viene proposto un mix di piatti milanesi e toscani, a cominciare dalla cotoletta. Non mancano, però, proposte più internazionali, fra cui il foie gras con pan brioche e il ceviche.
La Trattoria del Nuovo Macello
Proseguendo il nostro viaggio fra le trattorie storiche di Milano, non può mancare una citazione dedicata alla Trattoria del Nuovo Macello: si trova in zona Porta Vittoria, al civico 20 di via Cesare Lombroso. Il locale offre le atmosfere decò degli anni ’30 impreziosite dai sapori della cucina contemporanea. Qui un tempo sorgeva il macello cittadino; la trattoria è gestita, dal 1959, dalla famiglia Traversone. La cotoletta di vitello è il piatto forte di questo locale, realizzata con carne frollata per non meno di 40 giorni. Da notare il bancone da bar, che si trova all’ingresso del ristorante, che è quello originale degli anni ’50.
La Trattoria Arlati in Bicocca
Se ci si sposta in zona Bicocca, vale la pena di fermarsi a cena dalla Trattoria Arlati, la cui licenza risale al lontano 1936. La musica dal vivo è un tratto peculiare di questa location: 50 anni Lucio Battisti chiese di utilizzare la cantina come sala prove. Insomma, non solo tradizione gastronomica, ma anche show live e cabaret. Il menù propone fra l’altro le fettuccine con il ragù di salsiccia e il risotto alla milanese al salto, che può essere chiesto anche come piatto unico in abbinamento con lo spezzatino di manzo e funghi. La Trattoria Arlati, nel 2006, ha ricevuto addirittura l’Ambrogino d’Oro, a conferma della sua popolarità.
Trippa, in Porta Romana
L’osteria contemporanea Trippa, in zona Porta Romana, offre la possibilità di scoprire il talento di Diego Rossi, chef eclettico che valorizza la cucina di una volta grazie alla collaborazione con il socio Pietro Caroli. La grande attenzione riservata alla materia prima si riscontra in tutti i piatti, con creazioni famose come la trippa fritta. Da gustare anche il vitello tonnato e soprattutto la zuppa con le cicerchie, il parmigiano, le biete, i fagioli rossi di Lucca e i ceci. Ma ovviamente tutto si basa sulla trippa, vero emblema del quinto quarto: insomma, tutto quello che, al pari delle frattaglie, non rientra tra i 4 tagli nobili del manzo.
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