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Herpes zoster, un problema per circa 200 mila italiani

di Redazione Picenotime

venerdì 16 marzo 2018

Fuoco di Sant'Antonio, fiamme di Satana o, per dirlo in termini più specifici, herpes zoster: qualsiasi sia il nome con cui lo identifichiamo, non cambiano i problemi causati da quello che è un minuscolo nemico che si annida nel sistema nervoso ed è capace di rimanere latente e in silenzio anche per decenni, prima di farsi sentire e causare dolore.

Una malattia che colpisce 1,7 milioni di europei

A sorprendere è soprattutto la portata del fenomeno, quantificata di recente da Antonio Volpi, associato di Malattie infettive all'Università di Roma Tor Vergata, che ha rivelato come, pur colpendo soprattutto persone di età superiore ai 50 anni, in Italia l'herpes zoster affligge quasi 200 mila persone all'anno (e quasi 1,7 milioni di anziani in Europa), anche se ci sono alcune notizie positive.

Come curare l'herpes zoster

Negli ultimi anni, infatti, sono stati messi a punto nuovi sistemi per cercare di sconfiggere questo fastidioso microrganismo e, come rivela anche l'approfondimento del portale ideegreen, oggi esistono anche soluzioni naturali per rispondere all'aggressione dello "zoster", il virus responsabile anche della varicella; inoltre, all'elenco di rimedi su come curare il fuoco di Sant'Antonio si è aggiunto un nuovo vaccino, di potenza nettamente superiore a quello precedente, in grado di proteggere nel 97 per cento dei casi.

Nel Regno Unito il vaccino ha funzionato

La tipologia precedente del farmaco aveva dato comunque riscontri positivi, come rivelato dallo studio analitico realizzato dai ricercatori di Public Health England al termine della campagna di prevenzione avviata nel 2013 e diretta a 5,5 milioni di anziani: secondo i risultati, sono stati evitati 17 mila casi di herpes, corrispondenti a un calo del 35 per cento, e circa 3300 di nevralgia. In conclusione, "abbiamo stimato che il vaccino è efficace al 62 per cento contro l'herpes e tra il 70 e l'88 per cento contro la nevralgia: si tratta del modo migliore per prevenire una malattia molto cattiva, e con conseguenze a lungo termine", scrivono gli autori.

Non solo dolore

Tornando alla situazione italiana, il professor Volpi invita a non sottovalutare l'herpes zoster, anche perché si tratta di una malattia che provoca disturbi "anche dopo che è passata. La durata complessiva della forma acuta è di un mese e può creare complicanze che vanno dalla sovrainfezione batterica a livello locale alla temibilissima nevralgia post-erpetica", ovvero una forma di dolore che continua o si ripresenta nella sede di un pregresso Herpes zoster entro tre mesi dall'eruzione cutanea. Non meno pericolose sono le "complicanze a livello dell'occhio: si possono avere lesioni della cornea anche importanti", spiega ancora l'esperto.

I rischi della patologia

Dal punto di vista medico, il fuoco di Sant'Antonio è causato dalla riattivazione del virus-varicella zoster e provoca un dolore bruciante, che rappresenta la prima manifestazione della malattia; nel 90 per cento dei casi, a questo segue "la comparsa di un rush cutaneo, che poi si trasforma in vescicole a grappolo. Questo può accadere a vari livelli, in genere sul tronco, talvolta sul viso, ma può colpire tutto il corpo", prosegue Volpi.

Il virus si riattiva quando il corpo invecchia

Come detto, la patologia ha uno stretto legame con la varicella, che provoca "manifestazioni cutanee ben note, le vescicole, da cui il virus riparte per i nervi sensitivi e va a finire nei gangli spinali o cranici, dove rimane latente nel corso della vita per tempi molto lunghi", anche di decine di anni. Secondo i medici, a consentire la riattivazione del microrganismo è proprio la immunosenescenza, perché "con l'invecchiamento il sistema immune diventa più debole nei confronti di questo virus, che si slatentizza e ridiscende il nervo, provocando il dolore e le manifestazioni cutanee", conclude Volpi.


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