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Cosa significa per una mamma essere ADHD?

di Redazione Picenotime

martedì 11 marzo 2025

Essere una mamma con ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) significa affrontare sfide quotidiane che possono rendere la gestione della famiglia e della casa particolarmente complessa. La difficoltà nel mantenere la concentrazione, l’impulsività e la tendenza alla disorganizzazione possono influenzare la capacità di rispettare orari, pianificare le attività e gestire gli imprevisti.

Queste difficoltà possono generare frustrazione, senso di colpa e stress, soprattutto quando si cerca di conciliare il benessere personale con le esigenze della famiglia. Tuttavia, molte mamme ADHD riescono a sviluppare strategie efficaci per affrontare gli ostacoli quotidiani, trasformando alcuni tratti del disturbo in risorse. Con il giusto supporto e strumenti adeguati, è possibile trovare un equilibrio tra responsabilità e autocura, vivendo la genitorialità in modo più sereno e consapevole.

Sfide quotidiane: organizzazione e gestione del tempo

Gestire la routine familiare può essere particolarmente difficile per una mamma con ADHD. La difficoltà nel mantenere la concentrazione e l’inclinazione alla distrazione possono rendere complicato rispettare scadenze, pianificare attività e gestire le responsabilità domestiche. Il tempo sembra scivolare via rapidamente e le giornate possono diventare un susseguirsi di imprevisti e compiti lasciati a metà.

Molte mamme ADHD faticano a seguire una routine stabile, il che può portare a ritardi, dimenticanze e un senso di sopraffazione. L’incapacità di prevedere il tempo necessario per svolgere un’attività può generare frustrazione, mentre la difficoltà nel gestire più compiti contemporaneamente può far sentire inadeguate. Anche il semplice organizzare la giornata può diventare una sfida, con la sensazione di essere sempre indietro rispetto agli impegni.

Queste difficoltà possono avere un impatto anche sulla famiglia. Bambini che devono rispettare orari scolastici e routine quotidiane potrebbero risentire della mancanza di una struttura chiara, mentre il partner potrebbe percepire un carico maggiore nella gestione della casa. Tuttavia, riconoscere queste sfide è il primo passo per trovare strategie che aiutino a migliorare la gestione del tempo e della quotidianità, trasformando la disorganizzazione in un’opportunità di crescita e adattamento.

Strategie per affrontare le difficoltà e migliorare la quotidianità

Affrontare le sfide quotidiane dell’ADHD richiede strategie pratiche che aiutino a migliorare l’organizzazione e la gestione del tempo. Molte mamme trovano utile utilizzare strumenti di pianificazione, come agende digitali, calendari condivisi e applicazioni per promemoria. Scrivere liste di cose da fare e suddividere i compiti in piccoli passi aiuta a rendere più gestibili anche le attività più complesse.

Creare routine semplici e ripetibili può ridurre lo stress e facilitare il mantenimento dell’ordine nella giornata. Ad esempio, stabilire orari fissi per pasti, compiti e momenti di relax aiuta a dare stabilità ai bambini e a ridurre il rischio di dimenticanze. Anche assegnare uno spazio fisso agli oggetti di uso quotidiano, come chiavi e documenti, permette di evitare perdite di tempo nella ricerca di ciò che serve.

Delegare compiti e chiedere supporto è un altro elemento fondamentale. Coinvolgere il partner, i figli o altri familiari nella gestione della casa riduce il carico mentale e permette di affrontare gli impegni con maggiore serenità. Avere una rete di supporto, come amici o gruppi di mamme, aiuta a sentirsi meno sole e offre spunti su nuove strategie da adottare.

Adattare la propria gestione quotidiana alle caratteristiche dell’ADHD non significa cercare di diventare perfette, ma trovare un equilibrio che permetta di affrontare la maternità con maggiore consapevolezza e meno stress.

Gestione dello stress e importanza dell’autocura

Lo stress è una presenza costante nella vita di una mamma con ADHD, soprattutto quando le richieste della famiglia sembrano non lasciare spazio per sé stesse. La difficoltà nel gestire il tempo e l’energia può portare a esaurimento mentale e senso di sopraffazione. Per questo motivo, è essenziale adottare strategie che aiutino a ridurre lo stress e a migliorare il benessere quotidiano.

Attività come l’esercizio fisico, la meditazione o semplici momenti di pausa possono avere un impatto positivo sull’umore e sulla capacità di concentrazione. Anche solo una breve passeggiata all’aria aperta o qualche minuto di respirazione profonda può aiutare a ritrovare la calma nei momenti più caotici. Inoltre, dormire a sufficienza e mantenere un’alimentazione equilibrata contribuiscono a migliorare la gestione dell’attenzione e dell’energia.

Trovare spazi di autocura senza sensi di colpa è fondamentale. Concedersi del tempo per leggere un libro, ascoltare musica o dedicarsi a un hobby permette di ricaricare le energie e affrontare meglio le sfide della giornata. Essere una buona madre non significa sacrificarsi costantemente, ma trovare un equilibrio tra il prendersi cura degli altri e il prendersi cura di sé stesse.

Riconoscere i sintomi e accedere al supporto adeguato

Molte donne scoprono di avere ADHD solo in età adulta, spesso dopo essere diventate madri. Le difficoltà nella gestione della routine familiare, l’incapacità di concentrarsi su compiti ripetitivi e la sensazione di essere sempre un passo indietro possono far emergere dubbi sulla propria capacità di organizzazione. Riconoscere questi segnali è fondamentale per comprendere meglio il proprio funzionamento e trovare strategie efficaci per affrontare la quotidianità.

Oggi esistono realtà che offrono un test specifico per diagnosticare e trattare l’ADHD anche a distanza, permettendo di ottenere una valutazione professionale senza dover necessariamente recarsi in uno studio medico. Inoltre, è possibile eseguire senza impegno e in modo gratuito il Test per l'autovalutazione ADHD dell’adulto, utile per chi sospetta di avere sintomi e desidera approfondire la questione.

Indagare la possibilità di avere ADHD non significa etichettarsi, ma acquisire strumenti per migliorare la propria qualità di vita. Conoscere meglio sé stesse aiuta a sviluppare strategie più efficaci, a ridurre il senso di colpa e a vivere la genitorialità con maggiore serenità e consapevolezza.