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Tennis, chi è l'ascolano al fianco di Jannik Sinner

di Redazione Picenotime

mercoledì 20 novembre 2024

Gli appassionati del mondo del tennis e in particolar modo i supporter di Jannik Sinner non possono non conoscere l’importanza della figura di Simone Vagnozzi nella crescita esponenziale dell’atleta altoatesino. L’azzurro è stato capace di chiudere il 2024 da primo in classifica nel ranking ATP (a prescindere da come andranno le ATP Finals, l’ultimo grande appuntamento stagionale), dimostrando una solidità di gioco senza precedenti, oltre che una tenuta mentale invidiabile considerata la giovane età. Vagnozzi è un ex tennista professionista e attuale allenatore italiano, noto per la sua carriera sia sul campo che per il suo lavoro con alcuni dei migliori talenti emergenti italiani. Nato il 30 maggio 1983 a Ascoli Piceno, Vagnozzi ha sviluppato una profonda conoscenza del tennis e una reputazione di coach meticoloso e competente, caratteristiche che lo hanno portato a collaborare con il promettente Jannik Sinner.

Da giocatore, ha avuto una carriera da tennista di buon livello, anche se non ha mai raggiunto i vertici del circuito ATP. È stato principalmente un giocatore di Challenger e Futures, con il suo miglior ranking ATP raggiunto il 7 novembre 2011: numero 161 in singolare. Specializzato soprattutto sulla terra battuta, ha ottenuto discreti risultati nei tornei minori, conquistando 6 titoli Futures e 2 titoli Challenger in doppio, oltre a raggiungere più volte i quarti e le semifinali in vari tornei. Sebbene non sia mai entrato tra i primi 100 al mondo, Vagnozzi è stato apprezzato per la sua dedizione e per un gioco solido, caratteristiche che lo avrebbero poi aiutato nella sua carriera di allenatore.

Dopo il ritiro dal tennis professionistico, Vagnozzi ha iniziato a dedicarsi al coaching, diventando rapidamente uno dei tecnici italiani più stimati e ricercati. La sua carriera da allenatore è iniziata seguendo tennisti emergenti italiani, dimostrando subito un approccio meticoloso e strategico. Grazie alla sua esperienza e al suo stile di gioco tattico, Vagnozzi è stato in grado di trasmettere competenze tecniche e una mentalità vincente ai suoi giocatori.

Prima di allenare Jannik Sinner, Vagnozzi ha lavorato con alcuni dei migliori giocatori italiani, contribuendo significativamente alla crescita del tennis italiano. Tra i suoi allievi più noti spicca Marco Cecchinato, che sotto la guida di Vagnozzi ha raggiunto traguardi straordinari. Il momento più memorabile della carriera di Cecchinato è stato nel 2018, quando, guidato da Vagnozzi, è riuscito a raggiungere le semifinali del Roland Garros, sconfiggendo giocatori di altissimo livello, tra cui Novak Djokovic nei quarti. Questo exploit ha portato Cecchinato alla 16ª posizione del ranking ATP, e Vagnozzi ha ricevuto grandi elogi per il suo lavoro dietro le quinte, mettendo in luce un evidente talento nella capacità di lettura degli atleti e dei relativi punti di forza e debolezza su cui lavorare.

Nel 2022, Vagnozzi è stato scelto per affiancare Sinner e la crescita è stata evidente: il campione altoatesino è ormai il faro del tennis mondiale. Oltre ad essere il numero uno del ranking è costantemente considerato dai pronostici pre-match ma anche dalle scommesse sportive live il grande favorito della stragrande maggioranza dei tornei a cui partecipa. Come ogni numero uno che si rispetti.

Con il supporto di Darren Cahill, un altro coach esperto e già noto a livello internazionale, Vagnozzi ha iniziato a lavorare per migliorare il gioco di Sinner concentrandosi sullo sviluppo fisico e sulla costruzione di una mentalità vincente e resiliente, come dimostrato nel modo unico che ha di scuotere Sinner facendogli ottenere il massimo.  Vagnozzi è noto per il suo approccio equilibrato, puntando su una preparazione tattica precisa e su una costante attenzione alla crescita mentale dei suoi giocatori. Predilige un gioco solido, con attenzione alla tecnica e all’adattamento strategico a seconda dell’avversario e delle situazioni di gioco.