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Ragazzi e gioco digitale: al Sud si gioca di più

di Redazione Picenotime

giovedì 25 maggio 2017

Negli ultimi anni il gioco digitale online ha fatto registrare dati in crescita, specie per quanto concerne il settore delle slot machines. Volenti o nolenti, favorevoli, contrari o più marcatamente detrattori siamo tenuti a considerarlo un fenomeno economico sociale rilevante, benché uno dei padri della psicologia sociale contemporanea Erving Goffman, forte della sua esperienza giovanile come dealer di black jack a Las Vegas non considerasse le slot una entità sociale in senso stretto, poiché non veniva instaurato alcun tipo di interazione sociale innanzi al macchinario; una situazione che si potrebbe dipingere come alienante. Partendo da questa breve considerazione di ordine sociologico forniremo ai lettori alcuni dati che riguardano la diffusione del gioco digitale in Italia, specie tra i più giovani, una pratica quanto mai diffusa e maggiormente interattiva rispetto a quanto avveniva nel recente passato nei classici casinò.

 

Il bisogno di successo, di guadagni facili e di affermazione sociale attrae sempre più giovani che proprio attraverso smartphones e tablets hanno fatto aumentare i numeri del gioco digitale, notevolmente incrementati rispetto al primo decennio degli anni duemila, grazie anche alla maggiore interattività e le sempre più aggiornate opzioni social. Tuttavia l’interattività non rappresenta un “porto sicuro” ed è importante prendere tutti gli accorgimenti del caso, poiché un eccessivo utilizzo di tali piattaforme potrebbe creare problematiche all’interno del contesto familiare ed è per questo che specie i giocatori più giovani dovrebbero essere monitorati dai genitori in modo che questi possano identificare possibili comportamenti devianti o tendenti alla ludopatia.

 

Le slot online sono tra i giochi digitali più gettonati dai giovani. Il 14% opta per i giochi di abilità laddove la probabilità di vincita dipende dalle capacità e dalle scelte del singolo giocatore, si pensi al poker online, scommesse o casino e slot online.

I dati emersi ci dicono che al Sud si gioca di più, infatti la propensione al gioco si attesta al 53% rispetto al 42% del Nord e al 54% del Centro Italia. Il giovane giocatore tipo ha tra i 14 e i 19 anni secondo una recente indagine dell’Osservatorio Nomisma su un campione di circa 11.000 studenti della scuola secondaria superiore.  

Il 21% si avvicina al gioco digitale per pura curiosità, il 18% per divertimento un altro 11% gioca con la speranza di ottenere un piccolo guadagno immediato, un altro 11% si avvicina grazie ad amici o parenti, il che sottolinea l’importanza del retroterra culturale nell’approccio al gioco digitale. Il 17% degli studenti delle scuole secondarie superiori risulta essere giocatore abituale, ciò significa che gioca più di una volta alla settimana, tuttavia nella maggior parte dei casi il gioco non sfocia nell’abitudine ma rappresenta un passatempo occasionale che non va a creare problematiche nella sfera quotidiana. Il 72% dei ragazzi spende settimanalmente una media di 3 euro o poco meno.

Il maggior numero di comportamenti devianti si sono registrati in alcune regioni meridionali, il 14% dei ragazzi contro il 6% delle coetanee. E’ bene però sottolineare che il 33% degli studenti giocatori non fa registrare alcuna problematica legata a comportamenti devianti o ad un rapporto morboso con il gioco online. 



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