Il trading automatico tra verità e leggenda

di Redazione Picenotime

martedì 04 agosto 2020

Automatizzare le operazioni di investimento che si effettuano sul mercato è diventato possibile grazie al trading automatico, un sistema che realizza per conto dei trader le valutazioni e le analisi che poi saranno necessarie per effettuare gli investimenti veri e propri. Grazie ai robot di trading automatico diminuisce in misura significativa il gap che separa i trader professionisti dai neofiti alle prime armi: ed è per questo che la ricerca e le innovazioni tecnologiche si stanno concentrando in questo ambito.

La proposta di Bitcoin Revolution

Bitcoin Revolution è uno dei software di trading automatico che si possono trovare sul mercato, e ha il pregio di poter essere utilizzato gratis. Secondo ciò che si può leggere sul sito che lo promuove, i suoi utenti ottengono in media un ricavo quotidiano superiore ai mille dollari, ma i guadagni sono potenzialmente senza limiti, e variano in funzione della cifra che si investe in ogni operazione. Il meccanismo di funzionamento del software è semplice, nel senso che esso scansiona i mercati finanziari in modo costante per trovare opportunità di trading interessanti. Gli utenti possono decidere di provvedere agli scambi manualmente o di demandare questo compito direttamente al software. L’impegno richiesto è di una ventina di minuti al giorno, proprio perché Bitcoin Revolution è in grado di funzionare da solo. L’unica accortezza che è necessario adottare è quella di impostare tutti i giorni i parametri di trading, così che il software possa sapere su quali coppie di forex e su quali monete digitali investire. In ogni momento, come si è detto, si può passare dalla modalità automatica a quella manuale. Insomma, si tratta di un sistema molto versatile che asseconda le esigenze più diverse degli utenti, le loro preferenze e le loro aspettative.

Il trading non è un gioco

Secondo le statistiche più recenti, di tutti gli investimenti che vengono effettuati nel trading ben 4 su 5 non arrivano alla soglia del profitto: in sostanza l’80% delle operazioni svolte è in perdita o, al massimo, in pareggio. Questi numeri mettono in evidenza che il trading non è un gioco e non deve essere concepito come tale: è a tutti gli effetti un’attività finanziaria che presuppone una certa dose di rischio, più o meno elevata a seconda delle operazioni. Sono passati più o meno 10 anni da quando il trading online è apparso per la prima volta, e da allora il settore ha conosciuto una costante evoluzione che lo ha reso accessibile a chiunque. Ebbene, il trading automatico, che può comunque essere sfruttato anche dai trader più bravi ed esperti, si rivela un valido aiuto soprattutto per coloro che stanno muovendo i primi passi in questo ambito.

Come funziona il trading automatico

Che cosa deve fare, dunque, un utente che sia interessato a sfruttare la praticità del trading automatico? Il primo passo da compiere consiste nel depositare una certa somma di denaro che rappresenta il capitale di partenza che dovrà essere investito. Se le operazioni andranno bene, non ci sarà più bisogno di versare altri soldi, in quanto potranno essere re-investiti quelli già guadagnati nel frattempo. In teoria i software operano in maniera completamente automatica e sono in grado di ottenere profitti senza che vi sia alcun bisogno di un intervento umano.

Il ruolo dell’intelligenza artificiale

Il trading automatico si basa sui bot, che sono dei software che eseguono le operazioni di investimento in maniera automatica, applicando di volta in volta tutte le più importanti strategie di trading. Nel campo dell’intelligenza artificiale gli studi compiuti sono volti a perfezionare i software. In sostanza, allo stato attuale il trading automatico funziona, ma sta vivendo ancora una fase di sviluppo. I sistemi di calcolo algoritmico in futuro saranno sempre più efficaci nel relazionarsi con i mercati finanziari in maniera proficua. Tuttavia, per il momento i trader professionisti hanno ancora un certo vantaggio nel reagire alle notizie e agli stimoli dei mercati.


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