• Curiosità
  • Film-documentario “Il sale della terra”, potente esperienza estetica

Film-documentario “Il sale della terra”, potente esperienza estetica

di Redazione Picenotime

venerdì 28 novembre 2014

“Il sale della terra” (The Salt of the Earth) è un film- documentario scritto e diretto da Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado. Juliano è il figlio di Sebastião Salgado, protagonista del film. “Il sale della terra” è stato presentato in concorso al Festival di San Sebastian 2014 e al Festival internazionale del film di Roma del 2014.

Il regista tedesco intreccia la biografia di Salgado al suo viaggio artistico di fotografo, anche se spesso le due sfere sono difficilmente separabili. Questo film si avventura in un’esperienza estetica potente per senso ed immagini: da una parte le devastazioni causate dall’uomo, dall’altra la bellezza pura del pianeta.

Quest’ultimo è un progetto che lui, non a caso, chiama “genesis”: raccoglie immagini di posti incontaminati, spesso raggiunti faticosamente dopo giorni di viaggio a piedi. Disagi e difficoltà sopportabili solo da chi fa di questo mestiere non più un lavoro ma la sua ragione di vita. Anche la sua tempra fisica gli permette di stare per ore steso a terra, con molti gradi sotto lo zero, a cercare il momento giusto per scattare, per esempio, i leoni marini. Dice il fotografo: “Dalla prospettiva in cui ero vedevo solo zanne. Mi sembrava di essere sceso nell’inferno dantesco”.

Salgado ci ha raccontato con i suoi occhi, per immagini in bianco e nero, ventisei paesi. Ha aspettato anche giorni per incontrare lo scatto giusto. Come dice lui stesso nel film-documentario: “Mettete due fotografi nello stesso punto e vedrete due punti di vista differenti”. Ciascuno di noi ha il suo personale punto di vista, influenzato dalla vita che ha vissuto.

Ci ha stretto il cuore con le immagini dei cadaveri in Rwanda e mostrato i pozzi di petrolio incendiati in Medio Oriente. Ogni foto è stata un incontro con l’Altro (animale, paesaggio, uomo). Quasi un dono che Sebastiao ha dovuto pazientemente aspettare...

© riproduzione riservata

“Il sale della terra”

“Il sale della terra”