Progetto A.N.I.M.A, il punto della situazione

di Redazione Picenotime

mercoledì 14 ottobre 2015

La locale Fondazione CARISAP (soggetto privato no-profit che persegue la promozione di iniziative di utilità sociale per il territorio) ha finanziato e approvato la realizzazione del Progetto A.N.I.M.A. (Arte, Natura, Idee, Musica, Azione) per la costruzione di un complesso polifunzionale (teatro, auditorium, sala convegni, cinema, sala mostre) d’intesa con il Comune di Grottammare, la cui progettazione è stata curata dal celebre Architetto Bernard Tschumi.

L’iniziativa costituisce una grande opportunità per il territorio (l’investimento ha un importo pari a circa 25 milioni di Euro) che crea, inoltre, enormi possibilità che non si limitano alla realizzazione ma comprendono anche la crescita del territorio per gli eventi che potrà ospitare. L’eccezionale e brillante iniziativa se da un verso costituisce un vero “Polo di richiamo per il territorio”  dall’altro potrebbe alimentare le aspettative per imprese e operatori economici contigui ad organizzazioni criminali per una facile insinuazione nelle procedure di affidamento dei lavori – di straordinario valore -  trattandosi di un opera privata e quindi sottratta al rigoroso sistema di controlli attualmente vigente per la realizzazione delle opere pubbliche. 

Al riguardo la Fondazione CARISAP ed il Sindaco di Grottammare si sono rivolti al Prefetto chiedendo la possibile attivazione di tutte le misure dirette ad assicurare che la realizzazione del progetto avvenga nel più ampio rispetto della legalità, integrità e trasparenza in tutti gli ambiti interessati (tutela della salute, sicurezza dei luoghi di lavoro, rispetto dell’ambiente, esigenze sociali e prevenzione da infiltrazioni criminali) non solo nella fase di esecuzione dei lavori ma in quella successiva della fruibilità dell’impianto, perseguendo il risultato permanente di  “concreto e reale beneficio per la collettività locale”. Si è reso necessario, pertanto, costituire un sistema di “filtraggio” delle imprese e degli operatori che intendono partecipare al progetto.

In considerazione dell’importanza del progetto e dell’esigenza di promuovere ogni intervento diretto a garantire la regolarità delle procedure di appalto – benchè non richiesto dalla normativa -  questo Ufficio ha elaborato – tenendo conto della natura privata della stazione appaltante e dell’entità dei lavori – uno schema di protocollo, in cui le parti si impegnano volontariamente ad aderire al sistema di cautele previste dal documento che è equivalente a quello dettato nei protocolli di legalità adottati per la realizzazione di grandi opere.

Il testo è stato proposto al Ministero dell’Interno che proprio di recente ha formalizzato l’approvazione. In particolare, sono stati previsti specifici impegni da parte della Fondazione e del Comune  quali:

  • la richiesta di informazioni antimafia  di cui all’art. 91 del codice antimafia, oltre che nei casi contemplati, anche per gli appalti e le concessioni di lavori, sia pubblici che privati, di importo superiore a 250.000 Euro e per i contratti di forniture di beni e servizi di importo superiore a 50.000 Euro, nelle ipotesi in cui sia approvato il subappalto e in ogni caso per le forniture c.d. “sensibili”(art. 3).

Analogamente la Fondazione Cassa di Risparmio e il Comune di Grottammare si impegnano a comunicare l’elenco delle imprese coinvolte a varo titolo – subappaltatori subcontraenti, forniture c.d. “sensibili” e l’obbligo di comunicare ogni variazione intervenuta (art.5).

Inoltre sono state previsti  appositi impegni contrattuali nei confronti delle imprese affidatarie e di quelle che a vario titolo prenderanno parte ai lavori, quali:

apposita clausola di accettazione (art. 6) delle condizioni più significative quali la predisposizione e l’aggiornamento della lista degli operatori economici di riferimento per la fornitura di beni e servizi (c.d. vendors’ list) e la comunicazione di eventuali variazioni, nonchè la presentazione della domanda di iscrizione nelle White List, l’obbligo di  denuncia di eventuali richieste estorsive, l’impegno per le imprese appaltatrici e subappaltatrici del  rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro e  dei rapporti di lavoro  (art. 7).

Mentre la Prefettura, al fine di coniugare il regolare svolgimento delle procedure e l’esigenza di una sollecita definizione degli affidamenti,  si assume l’impegno di definire i procedimenti,  in 60 giorni anziché nel previsto termine di 90 giorni fissato dalla legge 114 dell’11.8.2014 n. 114 di conversione del D.L. 90/2014 (iscrizione elenco fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa). Analogamente per le informazioni il rilascio avverrà al massimo  nello stesso termine  di 60 giorni rispetto ai 75 gg. previsti dalla normativa. 

Qualora nel corso delle verifiche si accerti l’esistenza di elementi ostativi la Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e/o il Comune di Grottammare non procedono alla stipula del contratto ovvero revocano l’aggiudicazione o si nega l’autorizzazione al subappalto. 

In conclusione è da sottolineare non solo l’impegno comune rivolto dalla Prefettura, dalla Fondazione e dal Comune nei confronti di questo progetto,  caratterizzato dalla difficoltà di omologare l’applicazione della normativa degli appalti pubblici ad un opera privata,  ma soprattutto il significato e il messaggio che questo documento rappresenta per le amministrazione che vi hanno preso parte:  creare una risorsa e condizioni di sviluppo nel pieno rispetto della legalità e per la salvaguardia della integrità e dei valori del territorio. 

Progetto A.N.I.M.A

Progetto A.N.I.M.A

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