• News
  • Coronavirus, Speranza: ''Smart working fino al 75%, stretta su attività non essenziali''

Coronavirus, Speranza: ''Smart working fino al 75%, stretta su attività non essenziali''

di Redazione Picenotime

sabato 17 ottobre 2020

"L’idea di base è l’irrigidimento delle misure con una distinzione di base tra attività essenziali e non essenziali perché abbiamo necessità di limitare i contagi. Interveniamo adesso con più forza sulle cose non essenziali per evitare di dover incidere domani sull’essenziale che per il Governo è rappresentato da lavoro e scuola. È il tempo”. Lo ha detto, come riporta l'agenzia Dire, il ministro della Salute Roberto Speranza nel corso della riunione con le regioni alla Protezione Civile.  “Sugli eventi capiamo insieme dove fissare l’asticella. Sulla movida potremmo fare uno sforzo in più, capiamo se serve una stretta sugli orari serali per evitare assembramenti. Smart working? Direi di arrivare anche al 70-75%”. Ci sono ancora luoghi in cui la mascherina non è utilizzata come gli sport di contatto, ad eccezione dei professionisti che seguono protocolli. Abbiamo 33mila operatori sanitari assunti in più dall’inizio dell’emergenza, abbiamo tutti i materiali, Arcuri ci ha messo nelle condizioni di avere una autonomia come Paese, abbiamo rafforzato le terapie intensive. Il Paese è più forte rispetto a marzo-aprile. Se decidiamo come Governo di chiedere a qualche comparto di cessare o limitare le proprie attività ci facciamo carico del ristoro”, ha garantito Speranza. 

Siamo a oltre 160mila tamponi al giorno, possiamo arrivare a 200mila", ha invece dichiarato il ministro per le Autonomie Regionali Francesco Boccia. "Sulle terapie intensive alcune regioni sono eccellenti, altre segnavano il passo, oggi però si sono allineate e ci hanno dato le informazioni. Devono attivare tutti i ventilatori polmonari che abbiamo distribuito. Arcuri è pronto a distribuirne altri 1.500, possiamo arrivare fino a 10mila posti in terapia intensiva immediatamente disponibili", ha aggiunto Boccia.


Foto da Dire.it

Foto da Dire.it

© Riproduzione riservata

Commenti

Approfondisci