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Concluso tavolo Vertenza Beko Europe al Ministero delle imprese. Acquaroli: “Segnale positivo di apertura da azienda”

di Redazione Picenotime

giovedì 30 gennaio 2025

Si è da poco concluso il tavolo per la Vertenza Beko Europe al Ministero delle imprese. Si è registrato un segnale positivo di apertura da parte dell'azienda con la disponibilità a presentare un nuovo piano industriale e di bloccare l'avvio delle procedure annunciate in precedenza. Un incontro importante perché, dopo il tavolo del 10 dicembre che non lasciava presagire bene rispetto alle posizioni dell’azienda, oggi abbiamo registrato una disponibilità a ridiscutere un nuovo piano industriale e a bloccare l'avvio di quelle procedure annunciate in precedenza che tanto creavano preoccupazione nei nostri territori sia per lo stabilimento di Comunanza che per Fabriano

Queste le parole del presidente della Regione Francesco Acquaroli che oggi pomeriggio ha preso parte al vertice presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) sulla vertenza Beko Europe. Alla riunione, presieduta dal Ministro Adolfo Urso, hanno partecipato tra gli altri l’assessore al Lavoro Stefano Aguzzi e allo sviluppo economico Andrea Maria Antonini, il sottosegretario al Mef Lucia Albano, il commissario straordinario alla Ricostruzione Guido Castelli, rappresentanti delle altre Regioni coinvolte, dell'azienda, delle organizzazioni sindacali e delle istituzioni locali, a partire dai sindaci di Comunanza e Fabriano. Al centro dell'incontro, la necessità di individuare soluzioni per scongiurare la chiusura dello stabilimento di Comunanza, evitare il drastico ridimensionamento dei livelli impiegatizi di Fabriano e rilanciare l'intero distretto industriale.
Sicuramente – ha proseguito Acquaroli - ancora tanto c’è da fare e da discutere perché il percorso sarà lungo, ma siamo positivi di fronte alla disponibilità del Governo, che ringraziamo, a supportare e sostenere questa fase di rilancio economico di questo settore strategico intervenendo anche in sede europea per far comprendere la necessità di non delocalizzare questi siti produttivi, tanto più in un settore che per rappresenta l’eccellenza manifatturiera nazionale e marchigiana come in questo caso. È stata anche rinnovata la disponibilità delle istituzioni regionali a collaborare con tutti gli strumenti a nostra disposizione per tutelare tutti i lavoratori. Vogliamo essere fiduciosi ma non abbassiamo la guardia: ci rivedremo tra la fine di febbraio e i primi di marzo per valutare quali sono le reali disponibilità che l’azienda metterà in campo”.  



Grazie all'impegno e alla determinazione del Governo e del Presidente della Regione Marche Acquaroli, l'azienda ha accettato di ridiscutere il piano industriale, congelando nel frattempo le procedure di esubero”. Lo dichiara in una nota il sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze e deputato di Fratelli d’Italia, Lucia Albano, al termine del tavolo di confronto odierno al Mimit.

"La disponibilità di BEKO a un confronto costruttivo, senza la minaccia di chiusura e licenziamenti che preoccupavano gli stabilimenti marchigiani di Comunanza e Fabriano, e gli altri siti italiani, è un fondamentale passo avanti nelle trattativa", dichiara Albano. "Mentre in altri Paesi BEKO ha chiuso gli insediamenti produttivi, il Governo italiano ha avuto la forza di istituire un tavolo di confronto permanente per garantire un dialogo costante tra le parti e tutelare così i lavoratori”.

Un ruolo cruciale in questa vicenda è stato svolto dal Ministro Adolfo Urso, il quale ha richiesto un nuovo piano industriale con investimenti per almeno 300 milioni di euro. Inoltre, partirà a breve l’erogazione del bonus elettrodomestici, varato con la legge di bilancio 2025 per 50 milioni, e ulteriore impulso sarà dato a livello europeo, con la richiesta di riconoscere il settore degli elettrodomestici come comparto a rischio delocalizzazione. Continueremo a lavorare senza sosta per garantire risposte ai lavoratori e ai territori interessati”, conclude.

"Grazie al lavoro del Governo Meloni e della Regione Marche, nel corso dell’ultimo mese e mezzo la posizione dell’azienda Beko è significativamente cambiata. La multinazionale, infatti, si è dichiarata disponibile a rinunciare alla chiusura dello stabilimento di Comunanza e a non aprire le procedure di licenziamento. Si sta dunque creando uno spiraglio rispetto a questa negoziazione che però ci deve indurre alla cautela, perché non è assolutamente opportuno abbassare la guardia. È indubbio, tuttavia, che la voce del Governo, di un Governo vicino al cratere, si è fatta sentire”. Lo dichiara il commissario straordinario al sisma 2016, Guido Castelli, che oggi ha partecipato al Mimit al tavolo su Beko.


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