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Ascoli Piceno, a Palazzo dei Capitani proclamati i nuovi dottori del Corso di Laurea in Infermieristica

di Redazione Picenotime

venerdì 29 aprile 2022

Mattinata dedicata alla proclamazione delle Lauree in Infermieristica della sede di Ascoli Piceno dell'Università Politecnica delle Marche

A discutere la tesi nella Sala della Ragione di Palazzo dei Capitani, alla presenza delle più alte cariche universitarie delle Marche, sono stati gli studenti Marika Ascenzi (106/110), Giada Forcina (106/110), Michele Guarnieri (107/110), Beatrice Guglielmi (96/110), Claudia Marcozzi (102/110), Davide Mignini (102/110) ed Attilio Novelli (102/110). 



"Grazie alle personalità accademiche che rappresentano per i nostri territori una nuova linfa dopo aver subito tanta pressione a causa del Covid. Abbiamo bene in mente le immagini degli infermieri sfiniti per garantire assistenza in un periodo critico. La pandemia ha portato la consapevolezza che la sanità non è un costo ma un investimento. Vedo negli occhi dei ragazzi la voglia di mettere alla prova ciò che hanno imparato. Mi auguro che portino sino al termine della loro carriera anche messaggi di vicinanza ai pazienti che ne hanno tanto bisogno. In bocca al lupo a voi tutti", ha dichiarato il direttore dell'Asur Area Vasta 5 Massimo Esposito.

Sono intervenuti in video collegamento sia l'assessore regionale Guido Castelli che il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti.

Castelli: "Sappiamo che la professione infermieristica ha assunto un'importanza sempre maggiore. Una realtà che nelle Marche e ad Ascoli ha raggiunto un livello altissimo. Parliamo di figure che saranno fondamentali nella ristrutturazione sanitaria regionale che stiamo portando avanti. La sanità deve coinvolgere il professionista infermiere anche a livello territoriale. Auguro a tutti i ragazzi le migliori soddisfazioni lavorative".

Fioravanti: "Grazie al professor Gregori per ciò che sta facendo per il nostro territorio. Il corso, per noi, sta diventando sempre più centrale e stiamo costruendo un disegno sanitario che comprende tutto il territorio. Abbiamo riscoperto il valore professionale degli infermieri, un lavoro fondamentale che cura anche il cervello grazie ad un fondamentale sostegno psicologico. È una missione che porta a lasciare indietro la propria persona. Oggi abbiamo bisogno di personale qualificato, auguro a loro di poter iniziare il proprio operato il prima possibile". 

A proclamare i nuovi dottori è stato il preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Mauro Silvestrini: "Esprimo le mie congratulazioni, avete fatto una scelta coraggiosa ma vedrete che lavorare per il benessere degli altri vi darà immense soddisfazioni. Il paziente si ricorderà dellle vostre parole e dei vostri sorrisi. Non dimenticatelo. Siate docenti di chi verrà dopo di voi".


Il saluto finale è stato di Don Francesco Simeone, cappellano dell'ospedale "Mazzoni" di Ascoli Piceno e docente del Corso di Laurea in Infermieristica. "Grazie a tutta la commissione per il lavoro svolto. Per questi ragazzi finisce oggi un percorso. Nella giovinezza passiamo tanto tempo nello studio e quando terminiamo c'è un po' di tristezza. L'università non è solo nozione ma sono importanti le persone che incontriamo e le relazioni che riusciamo a costruire. Ci si inizia a misurare con superiori che diventano poi nostri colleghi, si incontra la o il proprio compagno, si instaurano tante amicizie che spesso ci portiamo avanti per tutta la vita. Gli esseri umani si appassionano, vi auguro di amare la professione e tutti coloro che usufruiranno delle vostre opere".






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Commenti

Picena Regio
venerdì 29 aprile 2022

Onore a questi giovani infermieri professionali. Non sarebbe l'ora di realizzare un Ateneo ad Ascoli Piceno, visto che siamo il simbolo delle Marche ma non abbiamo una nostra Università, ma soltanto delle succursali di altri Atenei? Sarebbe il caso di sopperire ora alle mancanze del passato. Molto probabilmente i nostri politici degli anni addietro erano piuttosto indaffarati , per non dare vita all'Università Picena. Vogliamo attendere altri decenni? Ci ricordiamo del Festival dei due Mondi, che fu rifiutato dai nostri politici dell'epoca, poi proposto a Spoleto? Che tristezza!