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Croce Rossa al fianco delle zone terremotate: nuove strutture a Force, Comunanza ed Arquata

di Redazione Picenotime

martedì 20 giugno 2017

Una nuova struttura socio sanitaria per disabili a Force, un Centro Polifunzionale di protezione civile a Comunanza, un’area dedicata allo sport e all’aggregazione ad Arquata del Tronto, tutti nella provincia di Ascoli Piceno, nelle Marche.

Croce Rossa Italiana non lascia i territori colpiti dal sisma in Centro Italia, proseguendo con il percorso di ricostruzione progettato in piena sintonia con le Istituzioni locali e nazionali. In questa direttrice si inseriscono i tre protocolli di intesa firmati questa mattina nella sede del Comitato Nazionale della Croce Rossa Italiana dal Presidente Francesco Rocca e dai rappresentanti dei Comuni interessati, con cui la CRI si impegna formalmente alla realizzazione delle strutture.

A Force, dopo il sisma del 30 ottobre scorso, la struttura che ospitava 15 persone con gravi disabilità è diventata inutilizzabile costringendo gli operatori, durante l’emergenza a trasferire gli utenti nel centro di prima accoglienza comunale, poi per lungo tempo in uno spazio ricavato in una palestra. Una situazione di gravissima difficoltà che ha spinto Croce Rossa Italiana a decidere di intervenire. Con l’accordo di oggi si mette così la prima simbolica pietra per restituire al territorio un presidio socio-sanitario che possa non solo accogliere i 15 ospiti della struttura danneggiata ma diventare un vero e proprio punto di riferimento nella zona.

Non lontano, a Comunanza, la firma di questa mattina anticipa invece la creazione di un Centro Polifunzionale che oltre ad uno spazio di incontro e di aggregazione per la popolazione, sarà il luogo dove lavorare sulla resilienza della comunità grazie a corsi formativi e didattici nell’ambito della prevenzione dei disastri e della risposta collettiva ad eventi come il terremoto, ospitando inoltre una sala operativa dormiente pronta ad attivarsi in caso di emergenza.

Sulla resilienza e sulla ricostruzione del tessuto sociale punterà anche il progetto firmato per Arquata del Tronto. Una struttura polifunzionale ad indirizzo sportivo che sarà realizzata grazie ai fondi raccolti oltre che da Croce Rossa, dal Resto del Carlino e dall’Associazione Io Ci Sono Onlus di Raul Bova e con la collaborazione del CONI che si è impegnato a realizzare programmi specifici per promuovere ed incentivare l’attività sportiva nella zona.

Croce Rossa Italiana è a completa disposizione dei Comuni e soprattutto delle popolazioni colpite dal sisma- il commento del Presidente Nazionale della CRI Francesco Rocca-. Avevamo promesso che non avremmo abbandonato i territori e stiamo mantenendo l’impegno. Con questi tre accordi diamo il via a tre progetti che partono dal dialogo continuo con le Istituzioni, all’insegna della massima trasparenza e cercando di procedere il più velocemente possibile”.

Per il Comune di Force oggi è il primo giorno di vera ripartenza dopo il sisma– ha dichiarato il Sindaco Augusto Curti-. L’impegno che ha preso Croce Rossa Italiana con noi è una risposta non solo sul piano del sociale ma anche per la ripresa socio-economica del territorio, perché la struttura permetterà di creare occasioni di lavoro per la cittadinanza”.

Soddisfatto anche il sindaco di Comunanza Alvaro Cesaroni: “Il progetto che nasce oggi è la migliore risposta ad un’esigenza storica del nostro territorio, resa ancora più urgente dal sisma del 2016- ha commentato-. La nostra zona è baricentrica nei sibillini ed un Centro Polifunzionale di protezione civile permetterà di poter essere pronti in caso di future emergenze e di lavorare già da subito sulla formazione della popolazione”.

Per il Vicesindaco di Arquata del Tronto Michele Franchi il Centro Polifunzionale ad indirizzo sportivo oggetto del protocollo di intesa “è un simbolo di rinascita. Ripartire dall’aggregazione sociale, dai giovani, dallo sport- ha aggiunto- è un segnale che vogliamo dare a tutta la popolazione che piano piano sta rientrando in zona. Arquata del Tronto deve tornare ad essere viva 365 giorni l’anno e questi sono veri e propri segnali di speranza”. 


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