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Ascoli Piceno, al Filarmonici tavola rotonda sul piano strategico di sviluppo del progetto 'Città Metromontana'

di Redazione Picenotime

lunedì 25 marzo 2024

Interessante ed intenso pomeriggio quello andato in scena oggi al Teatro Filarmonici dove si è tenuta la tavola rotonda sul tema 'Ascoli Città Metromontana - Piano strategico di sviluppo'. Nel corso degli interventi programmati tanti gli interventi che si sono susseguiti sul palco. Questo ha permesso di analizzare i numerosi fattori  in grado di rivestire un importante ruolo nello sviluppo di un progetto di sviluppo coeso all'intenro del quale abbracciare le varie realtà del territorio, partendo dalla costa fino alle aree interne. Il tutto con la città di Ascoli intessa come motore trainante di una visione comune. 

Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli: ''Oltre a migliorare la vita dei cittadini vanno abbracciate anche le fragilità, e proprio qui c'è una grande fetta di turismo che stiamo imparando a conoscere. Ecco così in una visione collettiva di territorio è necessario sviluppare un piano integrato dove mettere dentro ogni singola proposta che arrivi dai commercianti, ma anche dai comuni. Tutto questo ci aiuterà a produrre un progetto collettivo. Chiaramente per alzare il livello dell'offerta c'è bisogno del sostegno del Governo e di questo ringrazio l'onorevole Lucia Albano. Di recente è stato attivato un protocollo con Tirana e faremo lo stesso con la Corea visto che ogni anno ci sono tanti musicisti che vengono a perfezionarsi nel nostro istituto musicale Spontini. L’investimento sul digitale funzionerà solo se tutti gli operatori commerciali e tutti noi saremo in grado di stare dentro ad un sistema integrato. In questo piano strategico lanciamo un progetto elaborato di accoglienza turistica. I commercianti hanno fatto un lavoro straordinario. Insieme possiamo migliorare l’esperienza dei visitatori in città donando un sorriso in grado di tramutarsi in valore economico''.

Guido Castelli, commissario straordinario per la ricostruzione: ''Non avrebbe senso la ricostruzione senza una strategia di rilancio. Dobbiamo ricostruire meglio ricostruendo un Appennino in grado di affrontare le grandi sfide moderne. La crisi demografica è il primo tema su cui ci stiamo cimentando. Nel cratere il 70% della superficie è bosco. Il 25% terreno agronomo. Nel 1950 il bosco era del 45%. Questo vuol dire che l’uomo lascia il bosco e il bosco si appropria della superficie. L’impatto così sfocia sulla crisi climatica. Ecco quindi che risulta necessario combattere la crisi demografica per contrastare anche la crisi climatica. Dobbiamo cercare di riattivare quanto più possibile l’attività zootecnica. Da questa crisi si esce con economia di scala e strategie ampie. L'idea è quella di una strategia che parta tra città medie e venga attuata in contemporanea con la questione digitale. Il digitale è la grande chance dei territori isolati. Se la connessione funziona e c’è predisposizione sarà, ad esempio, possibile vivere a Valle Castellana e negoziare titoli a New York. Tra 50 anni saremo 12 milioni in meno. Il contrasto agli effetti della crisi è possibile anche grazie all’unione d’intenti con le università''. 


Gino Sabatini, presidente Camera di Commercio delle Marche: ''Questa visione può essere strategica anche grazie al contributo della Camera di Commercio. L'idea della città metromontana diventa importantissima sia per le Marche che per Ascoli. Non avremo altri momenti storici dove i fondi saranno così tanti. Grazie a questi strumenti quindi dobbiamo riuscire a connettere anche grazie alle infrastrutture. Un importante fattore nell’economia è dato anche e soprattutto dall’università. Dobbiamo pensare anche dei benefit rivolti a chi decide di venire a vivere in queste aree. Abbiamo delle realtà industriali importanti. Va data ai nostri imprenditori la possbilità di essere competitivi rispetto agli altri. Abbracciando tutti questi tasselli allora riusciremo davvero a realizzare nel miglior modo il progetto di città metromontana''. 

Luigi Contisciani, presidente Bim Tronto: ''Siamo un ente pubblico che era poco conosciuto fino ad una decina di anni fa. Oggi siamo un punto di riferimento per un territorio dove si sta cercando di portare avanti una visione del comune capoluogo unito a tutti gli altri comuni della provincia. Tutto il territorio deve parlare la stessa lingua. Partiamo dalle criticità, ovvero del fatto che tra 15 anni vedremo i comuni montani sempre più spopolati. Oggi è il momento giusto per darci obiettivi. Collegamenti, infrastrutture e servizi. Questi sono i tre passaggi fondamentali per lo sviluppo del territorio. Tutelare la filiera dell’Appennino per dare reddito. Mi riferisco poi alla telemedicina e qui dobbiamo sviluppare ulteriormente questo aspetto che stiamo già ampliando. Garantire i servizi socio-sanitari di prossimità è importante per  le prestazioni mediche nelle aree interne. Questo fa sì che i cittadini non sono obbligati a doversi recare in città''. 

Lucia Albano, deputata e sottosegretario al Mef: ''Questo Governo da quando si è insediato ha subito voluto guardare alle differenze di territorio. In una politica di coesione Ascoli si pone come motore trainante del capoluogo e collega tutto il territorio che si sviluppa dai monti al mare. All’interno del quadro tutto viene correlato dalla classificazione del patrimonio immobiliare. Il valore di Ascoli qui è impressionante e la valorizzazione costituisce una delle colonne portanti di questa amministrazione. Valorizzarlo attraverso i principi dell’abitare è fndamentale. Lavorare per attrarre cittadini e risorse economiche ed umane vuol dire offrire possibilità di risiedere con un sguardo al territorio e uno sguardo sociale. L'Italia ha 300 miliardi di euro di patrimonio immobiliare di cui 60 miliardi non in uso. Student housing e social housing sono solo alcune delle direttrici sulle quali ci possiamo muovere. Tutto questo è una grande spinta che parte da risorse pubbliche per un rilancio della aree interne e di un territorio attraverso l’offerta dei servizi. Si sa sviluppando sempre più un turismo delle radici che si rivolge a tutti coloro che sono inizialmente emigrati e poi hanno mantenuto un rapporto con la terra di origine. Un chiaro esempio di quanto questa attività e questa idea sia essenziale e da valorizzare. Tutto questo può portare ad un intervento strutturale fisico. Non possiamo prescindere dall’innovazione che ci deve guidare. Oggi abbiamo smart working e intelligenza artificiale. Quest'ultimo sarà uno dei punti discussi al prossimo G7. Quali saranno le possibilità da cogliere? Da soli si va molto veloce, ma insieme si va molto lontana e questo progetto ci aiuterà proprio ad andare molto lontano''. 

A presenziare l'inziativa allestita c'erano anche i rettori delle università Unicam Graziano Leoni e Unipvm  Gian Luca Gregori. Ad illustrare infine il progetto del centro commerciale naturale è stato l'assessore Nico Stallone.


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martedì 26 marzo 2024

siamo inesistenti qui non c'è niente 40 anni di immobilismo totale e disagio sociale