Gioielli orafi Cna per la Quintana di Agosto, le schede tecniche
di Redazione Picenotime
giovedì 31 luglio 2014
L'uffico stampa della Cna di Ascoli Piceno presenta le schede tecniche dei gioielli creati appositamente per la Giostra della Quintana in programma ad Ascoli Piceno nel pomeriggio di Domenica 3 Agosto.
SESTIERE DI PORTA SOLESTA' (AUTORE ANTONIO TOMASELLI, ASCOLI PICENO). La spilla è stata realizzata con la tecnica della cera persa sulla base di una lamina di argento placcato in oro. Al centro una pietra turchese incastonata con tecniche che si rifanno alle lavorazioni dei maestri orafi dell'epoca. Il maestro artigiano Tomaselli, in base alla sinergia che la Cna di Ascoli ha attivato quest'anno con lo studio di ricerca storica e archeologica "Abaco", si è ispirato per la realizzazione del gioiello, ai fregi di un un polittico di Ambrogio Lorenzetti, composto da tre tavole e datato 1340, dal titolo "San Pietro, la Vergine con Bambino e San Paolo".
SESTIERE DI SANT'EMIDIO (AUTORE PIETRO ANGELINI, ORAFO DI ASCOLI PICENO). L'opera è tratta da un quadro di Vittore Crivelli (fratello di Carlo) esposto in una chiesa di Offida. Si tratta di un cerchio a lastra battuta a mano (lavorazione tipica dell'epoca rinascimentale) traforata e rivettata. Sopra sono incastonate perle e un turchese di tonalità verde. Completa il tutto un collier di perle naturali. La base, rifacendosi fedelmente alle lavorazioni orafe dell'epoca e in particolare di quelle delle botteghe ascolane del Vannini, è stata realizzata in argento 925, dorato in oro zecchino.
SESTIERE DI PORTA TUFILLA (AUTORE ANTONIO TOMASELLI, ASCOLI PICENO). Ciondolo con una collana di perle realizzato con la tecnica della cera persa. La pietra centrale è un'onice contornato da perle. Si tratta di una rivisitazione, in chiave orafa, della trama di un abito di pregiata fattura e presente in numerosi dipinti del Crivelli, indossati appunto dai personaggi ritratti dall'artista.
SESTIERE DI PORTA ROMANA (AUTORE GIORGIO AGUZZI, PESARO). Il gioiello è composto da una collana a tre fili di perle con pendente in oro 750/000 ed è realizzato attraverso l'antica tecnica della filigrana (si dice sia la più antica tecnica fra le lavorazioni artigiane dell'oro), intrecciando a ricciolo sottilissimi fili d'oro e saldandoli poi a mano uno ad uno. Questi riccioli danno un tocco di colore e di preziosità al gioiello che ha come centrale un'agata verde contornata da rubini, granati e perle naturali. Il gioiello - sempre grazie alla ricerca filologica realizzata per la Cna di Ascoli dallo studio Abaco - si ispira alla "Madonna in trono con Bambino" che attualmente si trova alla Galleria dell'Accademia di Venezia. L'autore è Paolo Veneziano, la sua datazione il quattordicesimo secolo.
SANT'ORSOLA (AUTORE PIETRO ANGELINI, ORAFO DI ASCOLI PICENO). Tratto da un quadro di Carlo Crivelli ospitato nel Duomo di Ascoli Piceno. E' composto da triangolini di corallo culminanti in una perla, mentre il tutto è contenuto in un filo di perle naturali. I visitatori del Duomo di Ascoli possono ammirare il quadro del Crivelli e comparare la fedele riproduzione che ne ha fatto l'orafo Angelini nell'ambito del progetto creativo ideato dalla Cna di Ascoli Piceno.
SESTIERE DELLA PIAZZAROLA (AUTORE GIUSEPPE COCCIA, ASCOLI PICENO). La collana che indossa la dama è una riproduzione fedele di un particolare di un dipinto del pittore rinascimentale Domenico Ghirlandaio: il ritratto è di Giovanna Tornabuoni. Il gioiello è stato realizzato dal maestro orafo Giuseppe Coccia seguendo le tecniche del Quattrocento dello sbalzo e del traforo. Per la creazione della collana sono state impiegate 95 ore di lavorazione artigianale e sono stati utilizzati 60 grammi di oro 750, perle naturali, uno smeraldo sintetico taglio cabochon e un diamante taglio coroné.
SESTIERE DI PORTA MAGGIORE (ORAFO CNA, SILVANO ZANCHI, FERMO). Girocollo costruito con un filo di perle coltivate che supportano e sorreggono una croce composta da 4 rubini Cabuscion e da 4 rubini più piccoli. L'artigiano della Cna di Fermo, Zanchi, ha realizzato l'opera interamente a mano: traforata e saldato su oro a 750 giallo. L'opera si ispira a una delle iconografie, la croce appunto, più classiche e famose del Crivelli.

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