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Paesaggi e agroalimentare attirano turisti nelle Marche. Sabatini: “Segnali che ci fanno sperare”

di Redazione Picenotime

venerdì 05 maggio 2023

La bellezza dei suoi paesaggi e prodotti dell’agroalimentare: questo binomio richiama sempre di più l’interesse dei turisti verso le Marche. Da questo punto di vista, infatti, la regione offre ai viaggiatori una esperienza immersiva fuori dal tempo e con ritmi diametralmente opposti a quelli delle grandi metropoli. Vocazione al biologico e il recupero di antiche coltivazioni rurali fanno delle Marche una terra dalle precise caratteristiche in termini di benessere e qualità della vita, che sempre di più sono al centro delle scelte di viaggio e diventano pertanto rilevanti nella costruzione di un’offerta turistica distintiva e attrattiva.

 Tutto questo è emerso negli scorsi giorni nel corso workshop Marche Inside, organizzato dalla Camera Commercio Marche con Regione Marche, Azienda Speciale Linfa e ATIM, dove addetti ai lavori, stampa accreditata e istituzioni hanno dato vita ad un confronto per la promozione di un turismo sostenibile e più consapevole. All’appuntamento erano presenti Gino Sabatini (Presidente Camera di Commercio Marche), Francesco Acquaroli (Presidente Regione Marche), Andrea Maria Antonini (Assessore Regionale Agricoltura e Sviluppo Economico), Gianfranco Santi (Vice Presidente Linfa) e Marco Rotoni (Presidente Agenzia Marche Agricoltura e Pesca).

Faranno leva su questa nuova strategia di comunicazione le 45 aziende del comparto enogastronomico marchigiano che saranno presenti a Tuttofood Milano, in programma dall’8 all’11 maggio nel quartiere fieristico di Rho, l’appuntamento di riferimento in Italia per l’eccellenza e l’innovazione sostenibile in tutta la filiera. I prodotti agricoli e alimentari di nicchia marchigiani nascono da una tradizione secolare fatta di colture tipiche e artigianato di qualità, che nel corso del tempo hanno definito un paesaggio di particolare bellezza. Questi fanno parte oramai stabilmente nel novero delle eccellenze italiane nel mondo e si rivelano tra le motivazioni della scelta di viaggio all'interno di questi paesaggi: il dato interessante, secondo quanto emerso da un recente studio dell’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche, presentato nel corso del workshop, è che questo vale indistintamente per la fascia di età compresa tra i 18 e 70 anni, segno che in fatto di riconoscibilità tanta strada è strada fatta dal comparto marchigiano. Se fino a poco tempo fa, i borghi della regione erano principalmente scelti dalle famiglie adesso anche i più giovani decidono di andare a scoprire dove nascono la pasta, i vini e le conserve Born in Marche.

 Sono segnali che ci fanno ben sperare - commenta Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio – soprattutto alla luce del fatto che puntiamo a farci riconoscere dalle nuove generazioni ricorrendo sempre di più alle tecnologie che ci permettono di dialogare con i pubblici più giovani. Diventa quindi più che mai strategico intercettare i più giovani con un sistema di accoglienza che ci permette di dialogare con loro nel modo più congeniale”.

 I numeri d’altronde sono molto chiari: secondo una ricerca condotta dalla Camera di Commercio delle Marche le esportazioni del settore Agroalimentare marchigiano nel 2022 hanno generato un valore pari a 555,4 milioni di euro, con un incremento del +20% rispetto al 2021 (nel 2021 era stato +8,9% sul 2020). L’agroalimentare sostenibile delle Marche, unito alla vocazione turistica della regione, la rendono una meta turistica molto attraente per il turismo familiare balneare e per un turismo slow anche giovane, interessato ai valori salutistici, culturali, paesaggistici, enogastronomici e storici del territorio.

Qualità, sostenibilità ambientale e alimentare e benessere saranno quindi gli asset che guideranno la promozione turistica nelle Marche nei prossimi anni, dove si farà più stretta la collaborazione tra Regione e Camera di Commercio, che punterà così a definire un’identità ancora più precisa che farà leva sulla valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche locali.


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