Coronavirus, Ceriscioli: ''Dispiace per sospensiva Tar Marche, procediamo con nuova ordinanza''
di Redazione Picenotime
giovedì 27 febbraio 2020
"Nei giorni successivi alla data di pubblicazione dell'ordinanza regionale abbiamo avuto tre casi di contagio accertati. Credo che la scelta della Regione Marche sia stata quanto mai opportuna. Mi dispiace per la sospensiva concessa dal Tar ma noi procediamo con una nuova ordinanza valida fino alle ore 24 di Sabato 29 Febbraio perchè crediamo non ci siano le condizioni per riaprire immediatamente le scuole. La situazione è molto diversa dalla prima ordinanza. Speriamo che la seconda non abbia la sospensiva". Lo ha detto il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, al termine dell'incontro che si è tenuto in Prefettura a Pesaro, con il prefetto Vittorio Lapolla, a cui hanno preso parte sindaci, aziende sanitarie e tecnici della Protezione Civile.
Proprio oggi il Tar Marche ha sospeso in via cautelare l'ordinanza con la quale la Regione Marche aveva disposto la chiusura di scuole, musei ed inibito tutte le manifestazioni pubbliche di qualsiasi natura sino alle ore 24 del 4 Marzo 2020 al fine di contrastare la diffusione del Coronavirus (CLICCA QUI PER DETTAGLI).
Il governatore Ceriscioli ha poi aggiunto in serata via social: "Dalle ore 24 di oggi alle 24 di Sabato 29 Febbraio le scuole nelle Marche rimarranno chiuse in virtù di una nuova ordinanza, che ho firmato dopo che la precedente ha registrato la sospensiva del Tar Marche su ricorso dello Stato. Faremo una nuova ordinanza, come la precedente ma più breve nei tempi di validità, con nuove motivazioni perché nell’altra non potevamo mettere i casi positivi che, al momento dell’emanazione, non erano stati ancora identificati. Oggi parliamo di sei casi positivi nella provincia di Pesaro e Urbino, un centinaio in osservazione. Quindi un’accresciuta situazione in termini di complessità, che vogliamo affrontare con decisione e senso di responsabilità. Non ho ricevuto garanzie dal Governo che non venga impugnata la nuova ordinanza, quindi ho preferito indicare un periodo di chiusura breve, compatibile con il buon senso e con uno spirito di risposta adeguati alla situazione in corso. Credo che rinunciare a una settimana di scuola valga la pena, quando in gioco c’è la sicurezza e l’incolumità pubblica".
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