Cna Picena: “Banche e Regione sostengano credito imprese, tenuta a rischio dopo tsunami Coronavirus”
di Redazione Picenotime
giovedì 02 aprile 2020
"Prima l'emergenza sanitaria e sociale, ovviamente. Poi la sfida sarà tutta economica e occupazione. Nel Piceno in particolare, la differenza fra ripartenza o recessione profonda sarà data proprio dalle piccole e micro imprese, che andranno sostenute fortemente sia per quanto riguarda gli sgravi fiscali, sia per la loro liquidità e, soprattutto, per la loro capacità di accesso al credito". Francesco Balloni, direttore della Cna di Ascoli Piceno traccia gli scenari per i prossimi a seguito del tsunani Coronavirus. "Il ruolo di guida - prosegue Balloni - di un'associazione come la Cna e di Uni.Co lo strumento del nostro sistema, ovvero il confidi regionale di garanzia per le Pmi, saranno fondamentali e quindi in primis rafforzati e dotati di ulteriori strumenti capaci di contribuire al sostegno del reddito e dell'occupazione".
Il sistema bancario - rileva la Cna Picena - dopo la fase dell’emersione dei crediti deteriorati, è comunque costretto a fare i conti con norme molto stringenti e pertanto fa fatica a dedicare la giusta attenzione a un tessuto di micro e piccole imprese. Al contempo, sono proprio loro che hanno oggi più bisogno di liquidità, attraverso un servizio di prossimità, la cui erogazione da parte delle banche non può essere strettamente subordinata alla marginalità economica. Proprio per far fronte a questa criticità la Regione Marche con delibera numero 1125 del 2014 aderì (Lettera “r”, Legge Bassanini) alla limitazione del Fondo centrale di garanzia, relativamente alle operazioni di controgaranzia, laddove queste non superino l’importo massimo di 150mila Euro.
"Dopo gli anni bui della crisi globale e della furia del terremoto - aggiunge Luigi Passaretti, presidente della Cna di Ascoli Piceno - nella seconda metà del 2018 e nel 2019, le micro e piccole imprese del nostro territorio sono riuscite a incrementare un po' sia il fatturato che gli investimenti. Ma, malgrado ciò hanno continuato a ricevere un flusso minore di liquidità da parte del sistema bancario. Per i piccoli le nostre controgaranzie sono quindi di vitale importanza".
Cna Ascoli, grazie ai dati elaborati dal Centro studi della Cna regionale delle Marche, stima che, nel biennio 2018-2019, l'incremento di investimenti da parte della piccola e media impresa Picena ha avuto un incremento variabile fra il 3 e il 5 per cento. Il sistema bancario, invece, ha erogato finanziamenti alle micro imprese in ragione di un 7 per cento in meno rispetto al biennio precedente. Uni.Co, il confidi del sistema Cna, ha invece incrementato di circa il 10 per cento il volume delle garanzie erogate. "Questo vuol dire - spiega il direttore Cna, Balloni - che la quasi totalità di quello che sono riuscite a fare le imprese, in termini di crescita di fatturato e di investimenti per innovare linee di produzione e prodotti, è stato possibile grazie alle garanzie fornite dagli strumenti a disposizione del sistema associativo di cui fa parte la Cna".
E non è tutto, dai dati elaborati dal Centro studi Cna e dalla Banca d'Italia, negli ultimi 10 anni, il ricorso al Fondo centrale di garanzia non ha generato un incremento dei volumi di credito a favore della micro e piccola impresa. Quindi solo la collaborazione tra garanzia pubblica e privata può generare un circolo virtuoso in termini di erogazione di liquidità alle imprese”.
L’impegno di analisi e monitoraggio della Cna di Ascoli per l’emergenza-imprese legata al Coronavirus ha permesso di individuato tre priorità immediate: Moratoria, potenziamento del credito veloce assistito dalla garanzia del Confidi Uni.Co erogato alle migliori condizioni di mercato, sostegno economico di imprese e famiglie. “Come Cna stiamo lavorando in tempo reale rispetto ai provvedimenti emanati da Roma – conclude Francesco Balloni – in particolare per quanto riguarda l’accesso agevolato a linee di credito a breve e brevissimo termine. Altra priorità l’allungamento delle operazioni di moratoria e di prosecuzione delle garanzie per quanto riguarda i finanziamenti a lungo termine e il contrasto delle perdite economiche di fatturato”.
Per la Cna Picena, quindi fondamentale che la Regione Marche mantenga e, laddove possibile, potenzi l’azione del Confidi. Con tre obiettivi fondamentali, ora più che mai, di supporto alle imprese che, grazie proprio al Confidi, possono beneficiare in termini di: 1) rappresentanza nei confronti del sistema bancario e finanziario; 2) contenimento dei costi del credito; 3) consulenza e assistenza finanziaria.
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