Coronavirus, Coldiretti: ''Quasi 3 italiani su 4 pronti a “guerra” fino all'inizio dell estate''
di Redazione Picenotime
mercoledì 15 aprile 2020
Per oltre 7 italiani su 10 (72%) bisogna resistere almeno fino all’inizio dell’estate per uscire dalla crisi provocata dal Coronavirus. E’ quanto emerge dai risultati dell’indagine Coldiretti/Ixè in relazione al prolungamento delle misure anti pandemia fino a maggio mentre sono allo studio le regole da applicare per la sicurezza al mare, in montagna e in campagna per la ripartenza, fin dalla prossima stagione estiva, del turismo.
Ma buona parte delle future decisioni del Governo e delle Regioni saranno ovviamente condizionate dalla capacità di sconfiggere il virus con il 14% degli italiani che – secondo l’indagine Coldiretti/Ixè – pensa che la guerra durerà fino all’autunno mentre per il 9% bisognerà attendere addirittura la fine dell’anno. Una situazione affrontata con responsabilità dalla grande maggioranza della popolazione con l’88% che – sottolinea la Coldiretti – dichiara di rispettare sempre le indicazioni su spostamenti, distanze e assembramenti legate all’emergenza, mentre un altro 11% ci riesce la gran parte del tempo anche se qualche volta capita di sgarrare, c’è infine una minuscola restante parte (1%) di furbetti che ammette di non rispettare mai le regole.
Per quasi tre italiani su 4 (72%) è giusto segnalare alle forze dell’ordine comportamenti scorretti come assembramenti di persone o feste in casa dei vicini con ospiti. Si tratta di un risultato che – continua la Coldiretti – evidenzia un elevato livello di responsabilizzazione della popolazione di fronte alla pericolosa emergenza con un condanna diffusa per azioni che mettono in pericolo la sicurezza di tutti. Si tratta – sostiene la Coldiretti – di un risultato incoraggiante dopo diverse settimane di forti restrizioni e all’indomani dell’annuncio del prolungamento delle misure strette di contenimento fino a dopo Pasqua.
La riapertura delle attività turistiche è molto attesa dagli operatori dopo che la chiusura per i ponti di primavera dalla Pasqua al 25 aprile fino al primo maggio determinerà una perdita stimata di 8 miliardi di euro. Il conto potrebbe salire enormemente se – conclude la Coldiretti – il blocco continuerà per tutta l’estate con il cibo che è la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa un terzo della spesa delle vacanze destinato a ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per street food o specialità enogastronomiche per un valore complessivo stimato in circa 30 miliardi nel 2019.
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