Carabinieri, a Montemonaco commosso ricordo dell'eroico Giovanni Pazzaglia
di Redazione Picenotime
venerdì 11 settembre 2020
In occasione dell’83° anniversario della morte del Carabiniere Giovanni Pazzaglia, nato a Montemonaco il 27/09/1908 e deceduto ad Arbì Chebrà – Beghemeder il 10/09/1937, insignito di Medaglia D’Oro al valor militare (alla memoria), il sindaco del Comune di Montemonaco, dott.ssa Francesca Grilli, ha inteso rinnovare la memoria dell’illustre concittadino attraverso una cerimonia commemorativa con deposizione di corona presso la Chiesa della frazione Isola di San Biagio a Montemonaco, dove è apposta una lapide intitolata al militare, alla presenza delle massime autorità provinciali tra cui il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Ciro Niglio, alla sua ultima occasione pubblica poiché da lunedì prossimo assumerà altro prestigioso incarico a Roma.
Il Carabiniere M.O.V.M. - alla memoria – Giovanni Pazzaglia, arruolato nell’Arma dei Carabinieri nel 1927, frequentò il corso presso la Scuola Allievi Carabinieri di Roma e l’11 settembre 1935 partì per l’Eritrea con la 403^ Sezione Carabinieri Reali mobilitati per le esigenze dell’Africa Orientale. Il 10 settembre 1937, durante il periodo di servizio, si rese protagonista dell’atto eroico per il quale con R.D. in data 21 novembre 1938 gli venne conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare - alla memoria - con la seguente motivazione:
“CARABINIERE DI UNA STAZIONE, SEDE DI RESIDENZA IN TERRITORIO DI RECENTE CONQUISTA, TROVANDOSI IN SERVIZIO LONTANO DALLA SEDE E VENUTO A CONOSCENZA DI GRAVI SINTOMI DI RIBELLIONE SERPEGGIANTI NELLA GIURISDIZIONE DELLA PROPRIA STAZIONE, INSISTENTEMENTE CHIEDEVA DI RAGGIUNGERLA. DUE GIORNI DOPO IL SUO ARRIVO, ATTACCATO IL FORTINO DA PREPONDERANTI FORZE RIBELLI ADDETTO ALL’UNICA MITRAGLIATRICE DI CUI DISPONEVANO I DIFENSORI, PER BEN SETTE ORE DI ACCANITO COMBATTIMENTO, CON MANO SALDA E CUORE INTREPIDO, TENEVA TESTA AL NEMICO FACENDONE STRAGE. ESAURITE LE MUNIZIONI, UNICO NAZIONALE ANCORA ILLESO TRA I DIFENSORI, RENDEVA INSERVIBILE L’ARMA E, SUBLIME ESEMPIO DI CONSAPEVOLE EROICO SACRIFICIO, SI ADUNAVA CON I SUPERSTITI ATTORNO ALLA BANDIERA INNALZATA AL CIELO AL CENTRO DEL FORTINO E FRONTE AL NEMICO TROVAVA MORTE GLORIOSA”
ARBI’ CHEBRA’ (BEGHEMENDER) 10 SETTEMBRE 1937".
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