Boom dell'agroalimentare marchigiano in Francia. Lo chef ascolano Di Sante conquista Lione
di Redazione Picenotime
mercoledì 15 giugno 2022
Lunedì 13 Giugno le Marche sono state protagoniste a Lione di un evento promozionale promosso e finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e realizzato da Assocamerestero in collaborazione con le Camere di Commercio Italiane all’Estero, per incrementare la conoscenza e il consumo consapevole dei prodotti 100% Made in Italy.
Si tratta del progetto True Italian Taste che presenta in vetrine internazionali col format Authentic Italian Table le nostre migliori produzioni. Nella tappa francese di Lione l'evento ha preso il nome di Mamma mia que c'est Bio, è curato dalla Camera di Commercio Italiana per la Francia di Lione in collaborazione con la Regione Marche e con LINFA, l'azienda speciale della Camera di Commercio delle Marche per la promozione e valorizzazione del settore agroalimentare marchigiano e dedicato al settore agroalimentare BIO 100 % Made in Italy.
A Lione dunque, presso l'atelier gastronomico Lellolab, le nostre eccellenze bio si sono presentate a professionisti francesi del settore agroalimentare, giornalisti, foodblogger ed influencer gastronomici.
Ricorda il vice presidente della Regione Marche ed assessore allo Sviluppo Economico Mirco Carloni: "Anche in questa importante iniziativa d'oltralpe, le Marche si dimostrano la regione della grande eccellenza agroalimentare, come esplicitato nel marchio "Marche: Land of excellence"che ci accompagna all'estero da Expo Dubai in poi. Un brand Marche che sosteniamo fortemente perchè frutto della credibilità e del lavoro dei nostri produttori che ambiscono alla qualità e alla sostenibilità delle produzioni. Non a caso le Marche sono una delle regioni più bio di Italia: con 112mila ettari convertiti, quasi il 24% del totale della superficie agricola utilizzata (contro il 16,6% della media italiana e l’8,5% della media europea) ed oltre 2.200 produttori uniti all'interno del Distretto Biologico Unico delle Marche, che ha le potenzialità di divenire il biodistretto più grande d'Europa".
Gino Sabatini, presidente di Camera Marche, plaude "alla filiera istituzionale che riesce ad accompagnare e promuovere in modo autorevole e coeso imprese e produzioni all'estero. L'enogastronomia è legata a doppio filo con il turismo e questo è il momento di spingere e farci conoscere all'estero. Dopo mesi di grande complessità dove abbiamo puntato soprattutto al turismo di prossimità, è ora di allargare orizzonti".
Simone Mariani, presidente di Linfa, sottolinea "l'agroalimentare vive un buon momento, lo confermano gli ultimi dati dell'export che vede nella Francia il secondo mercato per volume d'affari per interscambio marchigiano in generale" (il valore delle esportazioni supera i 15 miliardi di euro e nei primi mesi del 2022 cresce del 18%). Con riguardo nello specifico al comparto agroalimentare , le Marche vedono aumentare nel 2022 dell'oltre 58% l'export verso la Francia. Un incremento che si registra anche confrontando i dati con gli stessi periodi del 21 e 19 (nella misura rispettivamente di 45% e 38%). "Ci lusinga in particolare la presenza all'evento made in Marche di Tonio Lupo, delegato regionale a Lione dell'Associazione Chef Italiani".
Per Sabatini e Mariani oggi c'è un motivo di soddisfazione in più: è infatti un talentuoso chef ascolano, Roberto Di Sante, della Locanda Imperfetta di Ascoli Piceno, ad animare lo showcooking di valorizzazione dei prodotti marchigiani; pecorino di fossa, tartufo di acqualagna, olio extra vergine, olive all'ascolana accompagnati da Rosso Piceno, saranno serviti oggi come finger food ai presenti. Ad affiancare Di Sante lo chef Lello Cabras dell'atelier di gastronomia italiana "LelloLab" a Lione.
Gli chef hanno preparato in diretta una Pannacotta Salata con Pecorino di Fossa DOP; dopo lo showcooking gli ospiti si sono messi alla tavola che Di Sante ha imbandito con prodotti agroalimentari 100% BIO che, sui fornelli del LelloLab di Lione, sono diventati piatti dai nomi evocativi come “La Gallina ha fatto l’uovo…al tartufo di Acqualagna”. Sono stati serviti anche Cappelletti al paté di coniglio, Maialino nero della Marca e Crostatina alle ciliegie come neanche alla tavola calda di Twin Peaks.
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