Le Marche prima regione italiana con un piano di adattamento al cambiamento climatico
di Redazione Picenotime
mercoledì 12 febbraio 2025
L’Assemblea Legislativa ha approvato all’unanimità il "Piano regionale di adattamento al cambiamento climatico" (PRACC), un'iniziativa innovativa promossa dall’assessorato all’Ambiente guidato da Stefano Aguzzi. Le Marche diventano così la prima regione italiana a dotarsi di un piano strutturato per affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici.
Il PRACC traccia un quadro aggiornato dei cambiamenti climatici già in atto nelle Marche, tra cui l'aumento delle temperature, le variazioni nella distribuzione delle precipitazioni e la crescente frequenza di inondazioni marino-costiere. Attraverso modelli scientifici delinea possibili scenari futuri. Descrive inoltre l’impatto su diversi fattori e risorse - territoriali, ambientali, sociali ed economici - individuando criticità, vulnerabilità e rischi chiave. Su queste basi sviluppa azioni concrete per contrastarne gli effetti negativi.
“Il Piano – ha detto Aguzzi – è il risultato del coinvolgimento trasversale di strutture tecniche inter-assessoriali ed individua un pacchetto di misure per affrontare, in una logica di adattamento, gli impatti diretti sulle persone e sulla salute, la disponibilità di risorse come l’acqua e le produzioni agricole e gli effetti a volte devastanti sul territorio marchigiano. Un piano innovativo che evidenzia la visione di sviluppo sostenibile della Regione, individuata nella Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile”.
Viene offerta una visione complessiva delle dimensioni coinvolte dai cambiamenti climatici, grazie a una governance operativa multi-settore, alla collaborazione con enti di ricerca e università, e a un percorso di partecipazione che ha coinvolto stakeholder e cittadini marchigiani. Diverse strutture regionali hanno contribuito alla definizione del Piano.
“Il PRACC – ha spiegato l’assessore Aguzzi - è uno strumento chiaro, flessibile e dinamico organizzato in un testo principale sintetico che rimanda a specifiche appendici di approfondimento. Individua un quadro climatico della Regione in cui sono già evidenti i cambiamenti in atto: incremento di temperatura, modifiche della distribuzione stagionale delle piogge, incremento di effetti di inondazioni marino costiere, e simili. Rispetto a questo quadro vengono rappresentati possibili scenari climatici futuri attraverso modelli scientifici di riferimento che evidenziano un sostanziale aggravamento della situazione attuale”.
Con questo importante passo, le Marche si pongono all’avanguardia a livello nazionale, dimostrando un forte impegno nella lotta al cambiamento climatico e nella tutela del proprio territorio e della qualità della vita dei suoi cittadini.
“Il gioco di squadra tra tutti gli attori coinvolti nella definizione del Piano – ha concluso Aguzzi – ha permesso di concretizzare un impegno comune per rendere la Regione Marche più resiliente e preparata ad affrontare le sfide future”.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha destinato circa 38 milioni di euro alla Regione Marche per un piano dettagliato di interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico, nell'ambito della programmazione delle risorse MASE 2024. Il piano, proposto dalla Regione, prevede un investimento complessivo di 37.745.812 euro, interamente assegnato a vari progetti prioritari e ordinari in tutto il territorio regionale.
“Sin dall’inizio della nostra amministrazione abbiamo considerato la tutela del territorio e la prevenzione del rischio idrogeologico una priorità a cui abbiamo destinato ingenti risorse – ha affermato il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli – voglio ringraziare il Governo e il Ministero per l’Ambiente perché, condividendo questo piano, ci permettono di intervenire su numerose situazioni sul nostro territorio che richiedevano attenzione e investimenti. È sempre più necessario agire per la manutenzione del territorio anche a causa dei più frequenti eventi calamitosi che stanno avvenendo”.
Gli interventi previsti e gli importi richiesti sono:
1) Consolidamento del versante in frana a Rosora (AN): con un investimento di 1,8 milioni di euro, questo progetto esecutivo mira a mitigare i rischi derivanti da frane nel territorio.
2) Cassa di espansione sul fiume Misa a Ostra Vetere (AN): uno studio preliminare prevede un'opera da 6 milioni di euro, destinata a contenere le esondazioni.
3) Completamento delle casse di espansione del bacino Rio Scaricalasino a Osimo (AN): per un importo di 8 milioni euro, si punta a rafforzare le infrastrutture di contenimento delle acque.
4) Interventi urgenti a Rotella (AP) per consolidare e ripristinare il versante sud del capoluogo, con un budget di 2,3 milioni di euro.
5) Lavori di ripristino officiosità idraulica (capacità di portata attraverso lavori di pulizia) del fiume Chienti a monte del Comune di Tolentino (MC) con risorse per 2,9 milioni al Comune di Belforte del Chienti.
6) Interventi di sistemazione e messa in sicurezza del versante sud di M.te Sassotetto a Bolognola (MC) per 500 mila euro.
7)Interventi di mitigazione del rischio idraulico sul fosso Marganetto alla confluenza con il fiume Aspio nel Comune di Ancona per 10,8 milioni di euro.
8) Intervento di stabilizzazione sul versante della SP 94 Monterolo nel Comune di Pergola (PU) per 700 mila euro.
9) Rinfoltimento delle scogliere sommerse a Ponte Sasso, Fano (PU): un progetto prioritario con un costo di 3,8 milioni di euro, mirato a contrastare l'erosione costiera.
10) Riassetto dell'area del fiume Potenza a Castelraimondo (MC), finanziato con 782.823 euro, che mira a coniugare sicurezza idraulica e valorizzazione territoriale.
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