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Maltignano, Flamini: “Obiettivi? Riportare i cittadini nelle abitazioni terremotate. No ad accentramenti di potere”

di Davide Ciampini

domenica 30 giugno 2024

Con la recente vittoria elettorale, il comune di Maltignano ha espresso il desiderio di cambiamento, chiedendo una discontinuità rispetto al recente passato. La lista "Visione comune", capitanata dal sindaco Claudio Flamini, ha infatti incassato il 54,54% dei consensi. Abbiamo quindi chiesto un commento in merito al nuovo primo cittadino.                  

Cosa è mancato nella scorsa amministrazione e cosa porterà, di nuovo, la vostra?

"A mio avviso vi è stato un grande immobilismo, in quanto non è stato fatto nulla di nuovo. Tutto è infatti rimasto com'era prima. Non solo: insufficiente è stato anche il contatto con le persone, dove chi ci ha preceduto ha preferito il palazzo al dialogo con i cittadini. Da parte nostra, abbiamo già indetto una riunione affinché si possa stilare un piano per riportare i maltignanesi nelle loro case terremotate. Per usare una metafora, il nostro comune sarà come un palazzo di vetro: forte ma trasparente. Collaboreremo pertanto con i cittadini e chiederemo loro consiglio nelle riunioni. Inoltre, il nostro mandato sarà gestito da dieci persone e non ci saranno accentramenti di potere".

Nel programma elettorale è evidente l'attenzione nei confronti dell'ambiente. Quali le principali proposte a riguardo?

"All'interno dell'amministrazione vi saranno delle persone preposte che gestiranno la questione ambientale. Ad ogni modo, la nostra volontà è di interfacciarci con PicenAmbiente, sia per quanto concerne il discorso rifiuti che per altre problematiche. Attueremo progetti di educazione ambientale in collaborazione con le associazioni del territorio; successivamente, predisporremo una rete sentieristica finalizzata alla riscoperta di vecchi sentieri. Grande attenzione sarà infine posta sulla questione energetica, grazie all'utilizzo del fotovoltaico".

Durante la campagna elettorale è stata posta una grande attenzione sulla ricostruzione delle Chiesa della Madonna della Redenzione: cosa rappresenta per la città?

"Questo edificio ha un grande valore simbolico per i maltignanesi. Trattasi infatti di una chiesa attaccata al cimitero e che, da dieci anni, è oramai inagibile. Chiederemo pertanto al commissario Castelli un aiuto affinché possa essere riaperta. L'obiettivo è quindi quello di renderla agibile, affinchè sia maltignanesi che gli abitanti di Caselle possano recarsi in questo luogo di culto".

Quale promessa si sente di fare a chi le ha dato fiducia?

"Ciò che posso garantire ai cittadini è che vi sarà un cambiamento. Per quanto mi riguarda, farò il masssimo per raggiungere i traguardi che ci siamo prefissati in campagna elettorale. Particolare attenzione sarà rivolta inoltre alla ricostruzione del centro storico, punto nevralgico della città. Gli impianti sportivi avranno invece bisogno di una profonda riqualificazione. Di più: sarò presente tra le gente e chiunque, nel caso ne sentisse il bisogno, potrà chiedermi aiuto e delucidazioni".


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