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Francesca Tilio per il progetto ''Metroborgo'' di Montalto delle Marche

di Elisa Mori

sabato 10 settembre 2022

È stato presentato ieri sera, presso il teatro comunale di Montalto delle Marche, alla presenza del sindaco Daniel Matricardi e Alessandra Panzini, amministratore delegato di Marchingegno, il progetto che vede protagonista l’artista Francesca Tilio.

L’iniziativa si inserisce nel percorso di trasformazione di Montalto delle Marche verso il “Metroborgo”, progetto che, nell’ambito del PNRR, vede il piccolo borgo del piceno quale soggetto pilota delle Marche per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono e abbandonati.

Francesca Tilio, nota fotografa marchigiana, classe 1975, ha scelto Montalto delle Marche per la sua residenza artistica, che si svolgerà dal 4 al 10 ottobre 2022, per raccontare, attraverso il medium al lei congeniale, la fotografia, il presente di Montalto e dei suoi abitanti. Si tratta di un vero e proprio progetto di comunità che, attraverso la narrazione fotografica, intende documentare lo stato attuale del piccolo borgo e di coloro che hanno scelto di risiedervi, dando vita ad un reportage da consegnare alle future generazioni quale testimonianza delle loro radici.

Si tratta di una prima e duplice iniziativa, che vede da un lato “MY Song”, un laboratorio di narrazione fotografica dedicato ai più giovani, e dall’altra “Atlante umano”, un censimento fotografico di volti montaltesi da consegnare alle generazioni future per non dimenticare il passaggio del tempo nel suggestivo borgo.

La fotografa jesina non è nuova a questo tipo di ricerca che ha come focus l’indagine dell’essere umano, ne è un esempio Girl from another planet, un viaggio affascinante e poetico attraverso misteriose figure femminili che prendono vita e si muovono in paesaggi naturali surreali. Nuove eroine romantiche, visionarie, pop-psichedeliche, perturbanti, dalla potenza cinematografica. Sono donne che cadono sulla terra, nuove rappresentazioni di una fantascienza femminile e rivoluzionaria, come lo scatto che ritrae due ragazze strette in un abbraccio affettuoso che ha ispirato il murales dello street artist lettone Dainis Rudens, diventando un simbolo virale di pace in relazione al recente conflitto bellico ucraino.

Non meno importante è il progetto fotografico dal titolo Pink Project, che parte proprio dall’esperienza dell’artista e dalla sua rinascita dopo un cancro al seno rinnovandosi attraverso la maternità. Un racconto surreale, attraverso l’autoscatto, un abito e una parrucca rosa, che diventa uno mezzo di sensibilizzazione sul tema della prevenzione e al tempo stesso un inno alla vita.

Lo stesso sindaco Daniel Matricardi sottolinea come “La forza dell’immagine rende immediata la percezione della trasformazione. Anche per questo abbiamo deciso di narrare la nostra evoluzione verso il “Metroborgo” con gli occhi di una fotografa così affermata, insieme alla quale sapremo di posare lo sguardo sugli elementi giusti da ricordare”.




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