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Castignano, il racconto del viaggio per donare i viveri agli sfollati ucraini. D'Angeli: ''Esperienza unica''

di Massimiliano Mariotti

giovedì 24 marzo 2022

La grande generosità della compagnia castignanese 'Teatro del Ramino'. Raggiunti telefonicamente nel tardo pomeriggio di ieri i quattro componenti della spedizione stavano rientrando in Italia dopo un viaggio lungo e faticoso, ma di certo in grado di generare emozioni forti. Un'esperienza che Armando D'Angeli, Giuseppe Cicconi, Saturnino Di Buò e Leandro Solverò non dimenticheranno e che potranno portare nel cuore per sempre. Sono stati loro ad incaricaricarsi di consegnare il materiale raccolto a Castignano presso il centro polivalente e condurle fino a Przemysl. ''Abbiamo pensato di riattivare il furgone della nostra compagnia 'Teatro del Ramino' per questa buona causa – ha raccontato Armando D'Angeli -. Dapprima si è provveduto alla raccolta di beni di prima necessità come farmaci e generi alimentari presso il centro polivalente di Castignano. Non avevamo un contatto con quelle zone così ci ha aiutato don Adam Baransky. Dopo aver caricato al massimo il furgone lunedì mattina intorno alle 7 siamo partiti in quattro per il lungo viaggio. Quando siamo arrivati lì siamo stati accolti da una famiglia del posto. Ci hanno ospitato per permetterci di riposare qualche ora. Fatto il trasbordo delle cose donate siamo andati a fare visita ad una scuola polacca situata a pochi chilometri dal confine. Abbiamo indossato i trampoli e siamo andati a fare visita a dei bimbi ucraini fuggiti dalla guerra e in cerca di riparo. Gli abbiamo donato le ultime caramelle rimaste e loro ci hanno ripagato col il loro sorriso. Forse non sarà stato il più bello spettacolo messo in scena, ma forse è stato tra i più emozionanti per noi''.



Prima della ripartenza i quattro, dopo aver contattato la Caritas di Roma, si sono prodigati anche di offrire i posti presenti nel loro furgone per trasportare gli sfollati che avevano intenzione di arrivare in Italia. Dopodiché è ripreso il lungo viaggio verso casa. ''Siamo sulla via del ritorno a casa – ha aggiunto -, stanchi ma felici. Abbiamo dormito poco ma siamo pieni di soddisfazione. Abbiamo visto i volti degli ucraini che aspettavano il nostro arrivo, abbiamo visto nei loro occhi la felicità nel ricevere quello che le persone ci hanno affidato perché andasse nelle loro mani. Il trasbordo è stato effettuato in modo molto celere, poi subito sono andati via verso la loro nazione in guerra. Grazie a tutti coloro che hanno deciso di donare. Lo avete fatto con il cuore e noi ci siamo sentiti responsabili del nostro carico. Ringrazierò con calma tutti coloro che hanno permesso che tutto ciò avvenisse. Lo farò con calma in modo da non dimenticare nessuno, ma permettetemi di fare un'eccezione e ringraziare don Adam Krzysztof Baranski che ci ha seguito come un angelo dalla nostra terra alla sua Polonia, permettendoci di avere un contatto ai confini con l’Ucraina''.



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