Agriturismi, Coldiretti Marche: “Arma per destagionalizzare, creare reddito rurale e prevenire abbandono aree interne”
di Redazione Picenotime
venerdì 07 marzo 2025
La più alta forma di multifunzionalità in agricoltura. Con quasi 13mila posti letto, 651 piazzole di sosta per tende o camper e 18mila posti tavola. Sono gli agriturismi delle Marche, 1.130 realtà, celebrate da Coldiretti Marche nel corso del convegno inaugurale di Tipicità che si è tenuto questa mattina al Fermo Forum alla presenza di Dominga Cotarella, presidente nazionale di Terranostra, l’associazione degli agriturismi legati a Coldiretti, e del governatore della Regione Marche, Francesco Acquaroli. Al loro fianco la presidente di Coldiretti Marche, Maria Letizia Gardoni, il presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini, Augusto Cancellieri, presidente di Terranostra Marche, e la travel blogger Nadia Stacchiotti.
È intervenuto inoltre, in streaming, il presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Mirco Carloni. Obiettivo dell’incontro, dal titolo Marche, terra di accoglienza tradizione, innovazione e sviluppo territoriale: valorizzare al massimo le strutture incentivando le possibilità di azione, ampliando le gamma di attività che gli agriturismi possono proporre e trovare azioni congiunte di promozione. Per il governatore Francesco Acquaroli l’agriturismo “è un settore che sostiene la destagionalizzazione del turismo nella nostra regione. In questo senso il lavoro che svolgono Terranostra, Coldiretti e tutto il mondo dell'agricoltura è enorme perché riesce a valorizzare un settore che tradizionalmente ha tanto da raccontare ma che in passato è stato considerato marginale. Per il tramite della valorizzazione dei prodotti enogastronomici, delle nostre identità, le nostre autenticità, riusciamo a caratterizzarci in un mercato, a diventare appetibili, a far crescere le presenze turistiche e innalzare il valore della nostra regione”.
Una regione, le Marche, all'avanguardia dal punto di vista normativo con leggi che, sostenute dall'azione politico sindacale di Coldiretti, nel tempo hanno dato maggiori possibilità alle strutture e aperto anche all’enoturismo e all’oleoturismo. “Coldiretti – ha detto la presidente Gardoni - ha lavorato molto in questi ultimi anni affinché da un punto di vista legislativo si potessero dare agli imprenditori le possibilità di poter affrontare questi nuovi forme di multifunzionalità, non solo abbiamo lavorato sul piano delle risorse e oggi questo è un settore che sta accogliendo appunto molti giovani soprattutto ma anche molte donne imprenditrici che hanno la volontà di continuare a costruire una filiera agricola e agroalimentare marchigiana basata anche e soprattutto su il turismo rurale”.
Plauso della presidente Cotarella. “Questa regione – ha detto - sta facendo per raccontare la bellezza e la centralità delle aree interne, quando l'agricoltore è sempre più protagonista, non soltanto nel creare, ma anche nel custodire questa bellezza”. E Cancellieri, dietro, “facciamo aggregazione, economia anche sociale, promozione del prodotto e del territorio – ha evidenziato Cancellieri –. Le nostre aziende hanno investito tanto in aree marginali, che erano state abbandonate. Ecco perché il nostro lavoro dà una forza importante all’intera regione”, ha concluso. Al termine dei lavori, proprio nel segno degli agriturismi, Coldiretti ha dato vita al primo show cooking della kermesse fermana con quattro cuochi contadini al lavoro nella cucina dell'Accademia di Tipicità.
I Sigilli di Campagna Amica e quattro cuochi contadini pronti a esaltare sapori e diffondere saperi. L’area Accademia di Tipicità ha ospitato un evento, il primo della tre giorni fermana, imperdibile per gli amanti della cucina tradizionale e dei prodotti del territorio. In scena uno show cooking che unisce sapori autentici e racconti di tradizione, grazie all’abilità e alla passione dei cuochi contadini di Terranostra, l’associazione che riunisce gli agriturismi legati a Coldiretti. Il menù è stato un vero e proprio viaggio attraverso i Sigilli di Campagna Amica, riconoscimento attribuito a quei presidi di biodiversità che si sono salvati dall’estinzione grazie al lavoro degli agricoltori custodi: una gustosa zuppa di roveja e cipolla accompagnata da una focaccina di ciauscolo, lo spezzatino di Marchigiana con carciofi di Montelupone e una crostata di ricotta e pere. Piatti abbinati, rispettivamente, al Marche Bianco Igt “Galletto di Rocca” della Cantina Valdaso, ottenuto con uve pecorino e chardonnay, al Rosso Piceno bio “Baruk” della Cantina Ortenzi e al Giuggiolone (Sigi) una bevanda a base di vino e giuggiole dell’azienda agricola Sigi. Tutti prodotti selezionati dalle cantine presenti nell’area mercato, per esaltare al meglio i sapori di ogni piatto e offrire un’esperienza di degustazione completa. Ai fornelli si sono alternati quattro “moschettieri” delle tradizioni culinarie marchigiane: Giorgio Ghiotti dell’agriturismo “Il Gallo Bianco” (Ancona), Devid Bordoni dell’agriturismo “La Pieve” (Fermo), Michela Paniccià dell’agriturismo “Il Vecchio Pioppo” (Fermo) e Giuliana Smerilli dell’agriturismo “Oasi di Pierino” (Fermo). Grazie alla loro esperienza e conoscenza delle materie prime locali hanno saputo valorizzare ogni ingrediente, raccontando la storia e il legame con il territorio. A illustrare i piatti e le preparazioni, servite poi dagli alunni degli istituti alberghieri di Cingoli, Loreto, Sant’Elpidio a Mare e Porto Sant’Elpidio, c’era coordinatore dell’Accademia di Tipicità, Luca Facchini. L’evento è stato organizzato insieme al convegno inaugurale di Tipicità per promuovere e valorizzare gli agriturismi e la multifunzionalità in agricoltura. Il settore agrituristico, che nelle Marche conta 1.130 realtà con quasi 13mila posti letto, 651 piazzole di sosta per tende o camper e 18mila posti tavola, rappresenta la più alta forma di multifunzionalità dell’azienda agricola, capace di superare il semplice concetto di arrivi e presenze e ampliare le attività a innumerevoli servizi come quelli didattici, quelli sociali e di welfare, eventi e degustazioni. Le Marche sono una regione all'avanguardia dal punto di vista normativo con leggi che, sostenute dall'azione politico sindacale di Coldiretti, nel tempo hanno dato maggiori possibilità alle strutture e aperto anche all’enoturismo e all’oleoturismo. A completare l’esperienza di Coldiretti Marche in Tipicità, un’ampia area mercato con 15 aziende agricole a proporre le proprie produzioni, dal campo alla tavola: vino, miele, tartufo, lumache, formaggi, piante, cosmetici a base di lavanda. Un’opportunità unica per assaporare e portare a casa un pezzo di Marche autentiche, fatte di sapori genuini e di storie che parlano di passione e territorio.
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