Cna Picena: una proposta di legge per le ristrutturazioni edilizie

di Redazione Picenotime

martedì 12 luglio 2016

Ristrutturazioni edilizie “pagate”, in parte, cedendo il credito d’imposta alle banche che a loro volta avranno più liquidità da stornare alle piccole imprese. Il Piceno, con il suo tessuto storico e di borghi antichi e con il suo assetto prevalente di piccola e micro impresa, si appresta a ricevere una davvero significativa boccata di ossigeno da una nuova norma allo studio a Roma.

“Ci riferiamo all’Ecobonus previsto dalla Legge di Stabilità – precisa Francesco Balloni, direttore della Cna di Ascoli – ma con una variante molto significativa sia per i cittadini a reddito basso e pensionati, sia per le piccole imprese. Come Cna Picena siamo impegnati, con le nostre strutture nazionali, affinché questi aggiustamenti alla Legge siano reali. Se così fosse sarebbe una boccata di ossigeno veramente grande per il nostro tessuto economico e sociale”.

La modifica a cui sta lavorando il Parlamento, infatti, sarebbe la chiave di volta sia per le famiglie che per le piccole imprese. Se la proposta diventerà legge, infatti, non saranno più le piccole imprese a dover fare da banca per i crediti d’imposta maturati dai cittadini perché questi stessi crediti potranno essere ceduti alle banche vere e proprie. “Sarebbe questo un modo significativo per muovere mercato ed economia – aggiunge Giuseppe Castelli, presidente provinciale di Cna Costruzioni – consentendo a famiglie a basso reddito di avviare lavori di ristrutturazione e di riqualificazione energetica che altrimenti non si sarebbero mai potuti permettere”.

D’altra parte nel Piceno c’è una sfida da giocare sulla sostenibilità e sulla  riqualificazione. “Nel nostro territorio – spiega Antonio Vinciguerra, responsabile Cna per le Costruzioni – il 20,5 per cento degli edifici risultano costruiti prima del 1919”. “ Come sistema Cna siamo consapevoli – aggiunge il presidente Luigi Passaretti - che sia per l’edilizia abitativa che per quella storica il lavoro di valorizzazione e riqualificazione è un poderoso valore aggiunto sia per l’attrattività del territorio che per le potenzialità di commesse ottenibili dalle imprese”.

E non è tutto. Secondo uno studio della Cna di Ascoli e del Centro studi della Cna Regionale delle Marche, questo esercito in grado – proprio grazie alla possibilità di cedere l’importo del credito d’imposta alle banche – di avviare lavori di ristrutturazione, sarebbero (nel Piceno) circa il 40 per cento dei pensionati e oltre il 20 per cento dei lavoratori dipendenti. La portata del provvedimento allo studio si comprende ancora meglio con un semplice esempio: per ogni mille Euro di spesa per le ristrutturazioni effettuati da questa fascia di popolazione (definita non nella tax area) 580 Euro saranno pagati dalla famiglia che effettua i lavori, i restanti 420 Euro saranno finanziati dalla banca. Mentre per ogni mille Euro di spesa per la riqualificazione energetica di un edificio, 450 Euro saranno pagati dalla famiglia o dall’impresa, i restanti 550 Euro saranno finanziati dalla banca.


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