Acquasanta Terme, Confagricoltura Marche: “Banca Intesa non aiuta i terremotati, situazione inammissibile”
di Redazione Picenotime
venerdì 15 dicembre 2023
Ha dell’incredibile la situazione incresciosa che si è verificata ad Acquasanta Terme che vede coinvolta la Comunanza Agraria di Montacuto, un soggetto di diritto privato, un uso civico, un diritto reale di godimento su 800 Ha nel Comune di Acquasanta che ha presentato nel 2020 un progetto per l’adeguamento strutturale con finalità turistiche ricreative del proprio centro di ritrovo turistico. La Comunanza Agraria ha infatti un rifugio lungo uno dei sentieri più importanti del Parco Nazionale dei Monti della Laga e Gran Sasso il “Sentiero della Volpara”, che è stato oggetto di un progetto di riqualificazione strutturale “Investimenti in infrastrutture ricreazionali per uso pubblico e per informazioni turistiche” con fondi PSR della Regione Marche Misura 7.5. La Regione con decreto di finanziamento nel gennaio 2021 ha concesso un finanziamento al 100% di 51.000 euro alla Comunanza Agraria collocando la domanda al primo posto in graduatoria con il massimo dei punteggi e concedendo 24 mesi di tempo per la realizzazione dei lavori. Un progetto finanziato, esecutivo, con tutte le autorizzazioni comunali, paesaggistiche e l’approvazione dell’Ente Parco che vede di buon occhio iniziative di questa tipologia. Ecco che accade ciò che non ti aspetti: in due anni la Banca Intesa Filiale di Acquasanta Terme dove la Comunanza è titolare di un conto corrente e tutto il Centrale di Ascoli Piceno, non è riuscita ad erogare un prestito alla Comunanza di importo pari 30.000 euro inferiore al contributo concesso. La banca che ha illuso per due anni la Comunanza Agraria di concedere il prestito ha portato in giro il Presidente della Comunanza Agraria Giorgio Tofani e tutto il Consiglio dell’Amministrazione, ha chiesto al progettista Dott. Agronomo Emiliano Pompei tutta la documentazione a garanzia e necessaria oltre al contratto di incarico con la ditta Rucci autorizzata a lavorare in area sisma ma senza nessun esito. A distanza di due anni arrivati alla scadenza del termine per la rendicontazione dei lavori, la banca che si è dimostrata distante dalla popolazione, poco preparata sul funzionamento degli aiuti pubblici in campo agricolo, completamente fuori dai tempi di gestione delle pratiche regionali e incapaci di dare una risposta al territorio. Un territorio che come sappiamo svantaggiato, penalizzato dal sisma e dalle mille contraddizioni: da una parte lo sforzo e l’impegno politico, dall’altro l’incapacità degli enti di credito di andare incontro alle popolazioni locali rimaste sul territorio. Il progettista e Vice Presidente della Confagricoltura delle Marche Emiliano Pompei afferma che la situazione che si è venuta a creare con la Banca Intesa di Acquasanta è inammissibile, segno di mancanza professionale sul credito agricolo e poca disponibilità alla collaborazione. La banca ha riferito che non sono state erogate le 30.000 euro per mancanza di garanzie, quando la Comunanza Agraria possiede 800 Ha di boschi con piano di gestione e con certificazione PEFC Italia per capirci un patrimonio di quasi 3 milioni euro. La Confagricoltura Marche che si impegna da sempre nella tutela delle aziende agricole in Regione, precisa che il fatto ha arrecato danno alla Comunanza Agraria che dovrà pagare autonomamente i lavori della ditta, al territorio con il mancato investimento in infrastrutture e all’immagine stessa dell’Ente di credito.
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