Marche, Pd presenta in Consiglio Regionale mozione per introdurre nei regolamenti scolastici il congedo mestruale
di Redazione Picenotime
mercoledì 18 gennaio 2023
Cresce sempre più in Italia il numero
delle scuole secondarie di secondo grado che scelgono di cambiare i
propri regolamenti introducendo il congedo mestruale. Si tratta di
una piccola modifica che consente alle studentesse affette da
patologie legate al ciclo mestruale di ottenere una deroga di massimo
2 giorni al mese dal numero di assenze dal monte orario annuale, al
fine di non pregiudicare la loro scrutinabilità.
A tal fine, il
gruppo assembleare del Partito Democratico ha presentato in consiglio
regionale una mozione che impegna la giunta Acquaroli ad attivarsi
nei confronti del direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale
affinché solleciti formalmente i dirigenti delle scuole marchigiane
l’inserimento in tempi brevi del congedo mestruale nei rispettivi
Regolamenti d’istituto.
“Molte studentesse ma anche tanti
studenti maschi – affermano il capogruppo Maurizio Mangialardi e la
consigliera Manuela Bora – ci hanno posto questo tema che, a loro
parere, permetterebbe di vivere in maniera positiva l’ambiente
scolastico e aiuterebbe ad abbattere i tabù ancora presenti riguardo
il tema delle mestruazioni. Al di là della totale condivisione di
queste riflessioni, abbiamo particolarmente apprezzato il grande
senso di solidarietà che ha unito ragazze e ragazzi nell’avanzare
la proposta, a dimostrazione che mentre il mondo degli adulti
continua a essere inquinato da sciocchi stereotipi, le giovani
generazioni riconoscono la parità di genere come il presupposto di
una società equa e libera. Una presa di coscienza che si dimostra
anche con iniziative dal basso come questa, capaci di produrre
piccoli grandi cambiamenti”.
La proposta dei dem si articola in
due punti. Il primo prevede il riconoscimento alle studentesse
affette da dismenorrea, vulvodinia o endometriosi certificata la
possibilità di produrre un solo certificato medico, presentabile
all'inizio dell'anno, al fine di garantire loro fino a 2 giorni al
mese in deroga al vincolo di frequenza di almeno tre quarti
dell’orario annuale. Il secondo, invece, intende garantire alle
studentesse che soffrono di dolori acuti durante le mestruazioni la
possibilità di produrre un certificato medico ogni qualvolta questi
non permettano loro di essere presenti a scuola, ovviamente sempre in
deroga al vincolo del monte orario annuale.
“Già oggi questa modifica potrebbe essere introdotta
autonomamente da ciascuna scuola. Tuttavia, vorremmo evitare che il
congedo mestruale sia adottato a macchia di leopardo. Per questo la
mozione che abbiamo depositato chiede alla giunta di impegnarsi,
attraverso l’Ufficio Scolastico Regionale, per far sì che
l’applicazione di questa misura di civiltà sia il più omogenea
possibile nei nostri territori”.
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