Prosegue il rapporto instauratosi tra il liceo artistico “Osvaldo Licini” e l’Avis comunale di Ascoli. L’ultima preziosa collaborazione in ordine di tempo si è avuta in relazione al progetto concorso “Avis si gira”, che ha visto i ragazzi della scuola ascolana mettersi al lavoro con la realizzazione di foto e di video in grado di mettere in rilievo l’operato della sezione ascolana dell’Avis nel sociale. Un progetto in grado di sottolineare l’impegno costante nel territorio a favore dell’importanza e della promozione del “dono”, a partire ovviamente da ciò che tutti possono fare nei riguardi del prossimo, come la donazione del proprio sangue per salvare la vita degli altri. Un’iniziativa a cui teneva molto l’Avis comunale, da sempre molto protesa anche nella promozione del volontariato e della cittadinanza attiva tra le nuove generazioni.
Nel corso della premiazione, avvenuta nella sala professori dell’istituto ascolano, i ragazzi hanno presentato le opere, seguite dalla docente Cinzia Vagnoni e dagli insegnanti Nicolò Piccioni, Ornella Fiumara della sezione Audiovisivo Multimediale. A partecipare al momento finale del progetto, svolto con modalità PCTO, sono stati gli alunni delle classi 3M, 4 M e 5 M, alla presenza dei vertici dell’Avis, con il presidente comunale Maria Pia Mancini e il presidente provinciale Stefano Felice. Per la sezione fotografia sono stati premiati gli alunni 3M: Reena Vallesi e Daria Castelli; per la sezione video in merito alla classe 4M: Samantha Giachini e Ferramini Alessia, mentre per la classe 5M sono stati insigniti Eleonora Negroni, Tahirih Amadio, Riccardo Bachetti, Nathalie Febi e Gloria Cardi.
Il Presidente Mancini, oltre a complimentarsi con tutti i partecipanti per il lavoro svolto, ha ringraziato in particolare la dirigente Nadia Latini per aver accolto con grande disponibilità i progetti dell’Avis, e Federico Taffora, consigliere della Comunale che è stato il referente del progetto. Ha, inoltre, voluto sottolineare che la commissione che ha giudicato le opere era composta in larga misura dagli alunni rappresentanti d’istituto degli Istituti Superiori cittadini; anche in questo contesto, quindi, l’Avis ha voluto “dare la parola” ai giovani.