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Cia Ascoli-Fermo-Macerata: seminario su tecnologie verdi e soluzioni digitali per cambiamenti climatici

di Redazione Picenotime

giovedì 14 luglio 2022

“L’innovazione, l’information tecnology, le tecnologie verdi, soluzioni digitali per i cambiamenti climatici” è il titolo del seminario online organizzato dalla Cia Service Group. L’apertura dei lavori del simposio, in programma venerdì 15 luglio dalle 15 alle 17.30, sarà a cura del dottor agronomo Massimo Sandroni, direttore Confederazione Italiana Agricoltori di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, relatore Fabio Fabiani Ceo Eggchain srl. E’ possibile seguire il seminario accedendo alla piattaforma Google meet https://meet.google.com/zrw-xciv-m.

«Le preoccupazioni destate dalle emergenze climatiche, indubbiamente legate anche alla sottovalutazione dell’impatto che le attività antropiche generano sulla natura e sull’ambiente, favoriscono una maggiore attenzione verso uno sviluppo tecnologico ecosostenibile – fanno sapere dalla Cia Agricoltori provinciale -. Attività antropiche come il consumo di combustibili fossili, la deforestazione e l’allevamento di bestiame sono il fattore dominante nel determinare problematiche ambientali legate al degrado dei beni ambientali primari (acqua, aria, suolo). L’inquinamento ed il consumo delle risorse naturali non sono confinabili all'interno di una specifica area o territorio, ma vengono ad assumere una dimensione sempre più ampia, fino a diventare problematiche globali».

L’innovazione svolge un ruolo chiave anche per la sostenibilità ambientale delle imprese agricole, capace di superare le sfide sul miglioramento della produttività, minimizzando gli sprechi, e sulla riduzione dell’inquinamento, dovuto da fertilizzanti, pesticidi e sostanze organiche. In questo contesto, l’adozione di tecnologie digitali “intelligenti” rappresenta un fattore significativo a vantaggio della crescita sostenibile perché oltre a facilitare la gestione, il processo e lo scambio di molti dati prelevati in più ambienti diversi, consente di acquisire una maggiore consapevolezza di tutte le azioni che vengono messe in atto per l’agricoltura. In particolare, l’integrazione di sensori, telecamere ed attuatori che gestiscono il funzionamento di ogni macchina agricola nell’Internet of Things (IoT) permette la tracciabilità completa delle operazioni  effettuate, l’identificazione tempestiva di eventuali problematiche nel suolo o nelle acque reflue, il monitoraggio dei consumi produttivi e l’individuazione di eventuali attacchi da parte di parassiti al fine di ridurre il consumo di risorse idriche e trattamenti chimici.

Infine rientrano nell’ecosistema dell’Agricoltura 4.0 o Agricoltura smart, tecnologie di integrazione tra sistemi digitali aziendali ed enti esterni, come la blockchain per la tracciabilità delle informazioni alimentari lungo l’intera filiera, che rafforzano la sostenibilità ambientale e sono sollecitate da un trend di consapevolezza dei metodi di agricoltura da parte dei consumatori. Soluzioni basate sulla blockchain possono portare all’acquirente finale del bene prodotto, in maniera del tutto trasparente, il risultato della produzione agricola, i valori aziendali, le azioni migliorative per ridurre l’impatto ambientale.

 «Conciliare l’innovazione tecnologica e la tutela ambientale per progettare società ed economie migliori è sempre stata una sfida difficile da affrontare e, ad oggi, è diventata improrogabile. L’attenzione a livello globale rivolta verso un modello economico che miri a minimizzare i rifiuti e massimizzare l’efficienza produttiva sta generando risposte promettenti ai problemi legati all’inquinamento e ogni agricoltore è chiamato ad attuarle nelle proprie aziende», concludono dalla Cia Agricoltori. 

Attività realizzata con il contributo del PSR Regione Marche 2014-2020 Misura 1.2 A - Progetto ID - 52400.


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