Appignano del Tronto: parte ''Per Olivia'', campagna di sensibilizzazione nelle scuole
di Redazione Picenotime
martedì 18 marzo 2025
Nell’ambito del progetto La mia scuola a Rifiuti Zero, che si svolge ad Appignano del Tronto ogni anno, ha preso avvio oggi PER OLIVIA, la campagna di sensibilizzazione nelle scuole per la raccolta differenziata degli oli vegetali esausti, che si è conclusa con una piantumazione nel giardino della scuola Secondaria di primo grado.
All’interno del percorso formativo sull’Agenda 2030 e l’economia circolare, i ragazzi hanno appreso che tutti rifiuti devono essere recuperati o riciclati, prendendo esempio da quanto accade in natura, dove gli scarti di un essere vivente diventano cibo o risorsa per altri organismi, vegetali o animali. Questo modello circolare consente alla natura di non produrre i rifiuti e di avere sempre a disposizione tutte le risorse necessarie per garantire il ciclo della vita.
Cosa si può fare a scuola per migliorare l’ambiente? Prima di tutto una corretta raccolta differenziata, ridurre il consumo di carta, diminuire lo spreco alimentare, eliminare gli imballaggi usa e getta attraverso contenitori riutilizzabili e l’uso dell’acqua del rubinetto. Queste buone pratiche possono essere ripetute anche a casa, a partire dal risparmio energetico e idrico.
La scuola è il luogo privilegiato per favorire la comprensione e la riflessione sulla necessità di tutelare l’ambiente e dove sperimentare e incentivare comportamenti più corretti e rispettosi del mondo in cui viviamo, proprio nell’interesse dei più giovani. Grazie ad una collaborazione tra Marche a rifiuti zero e AdriaticaOli, oggi abbiamo approfondito il tema della raccolta differenziata degli oli esausti, a partire da cosa sono, chi li produce e come fare la raccolta nelle singole abitazioni. In particolare, gli esperti di AdriaticaOli hanno mostrato un video che spiega nel dettaglio quali sono i danni ambientali causati da uno smaltimento non corretto del rifiuto, attraverso specifiche schede esplicative.
Inizialmente, alla domanda dove si getta l’olio esausto, i ragazzi hanno risposto che si getta nel lavandino: questo errore comune si è rivelato un ottimo punto di partenza per imparare dagli errori che si fanno inconsapevolmente a casa. Il laboratorio svolto è stata l’occasione per vedere cosa si può ottenere dagli oli vegetali esausti partendo dal rifiuto, come esempio concreto di economia circolare.
Al termine dell’incontro tutti gli studenti hanno partecipato alla piantumazione nel giardino della scuola per testimoniare l’impegno quotidiano per l’ambiente da parte della scuola, del comune e dei cittadini che gestiscono responsabilmente gli oli vegetali esausti e incoraggiare una gestione più consapevole del territorio e delle risorse naturali. La campagna prosegue negli altri Comuni del territorio con incontri a scuola e piantumazioni nei giardini scolastici e comunali.
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