Ascoli-Carpi 2-0, la voce di Monachello post gara

di Redazione Picenotime

sabato 07 aprile 2018

L'attaccante dell'Ascoli Picchio Gaetano Monachello, autore del quarto gol in maglia bianconera, ha parlato al nostro microfono nella zona mista del "Del Duca" al termine del match vinto contro il Carpi nella 34esima giornata del campionato di Serie B.



Ecco le altre dichiarazioni di Monachello in sala stampa riportate dal sito ufficiale dell'Ascoli Picchio: "Siamo partiti aggressivi, portando il loro terzino a sbagliare il passaggio e abbiamo trovato subito il gol con un mio diagonale; più tardi ci ho riprovato, ma ero un po' largo e la palla di Addae mi è arrivata un po' in ritardo. Sono stanchissimo e non vedo l'ora di andare a casa a riposare, per me ogni partita è una guerra e do sempre il 100% perché c'è una Società che non ci fa mancare mai niente. E' stata una partita dura, ma ora non dobbiamo fermarci, ci godiamo stasera i tre punti, ma da domani questa vittoria va già in archivio. Il gol è scontato dedicarlo alla mia ragazza che mi sopporta e alla mia famiglia, ma vorrei che fosse principalmente per il gruppo; ci sono ragazzi che vedete meno come De Feo, Parlati, Venditti o lo staff che sono la nostra forza. Vedo come lavorano e come esultano tutti dopo un gol. Sono orgoglioso di avere dei compagni così. Devo ringraziare anche il Mister per la fiducia che mi dà, vuole che allunghi la squadra e lo farò finché avrò fiato. Ora testa a Foggia, andremo lì almeno per il pareggio. Questa vittoria ci carica ancora di più perché siamo ancora in corsa per la salvezza".


Gaetano Monachello

Gaetano Monachello

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Commenti

luca
sabato 07 aprile 2018

Grande Gaità!!! numero di maglia 45 come i km fatti oggi... hai i numeri tirali fuori ogni sabato Avanti così!!!!


Ciccio
sabato 07 aprile 2018

Bellissimo quando parla dei compagni che non giocano, come De Feo. E' segno che i nostri calciatori ci credono tutti. Forza ragazzi!


Lillo
sabato 07 aprile 2018

Bellissime parole che spiegano molto bene la bellezza di uno sport che oltre a far risaltare le doti tecniche individuali mostra sempre l'importanza del gruppo che in un intero campionato gioco un ruolo determinante. Le sue parole sono una risposta a tutti quei "capiscioni" di calcio che si limitano solo a valutare le singole giocate. Mi chiedo solo perché questo spirito di squadra sia nato solo ora....prima che succedeva? L'aspetto che mi meritava di più era proprio la mancanza di grinta e soprattutto di collaborazione fra giocatori


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